Come coltivare la Primula del Capo
Come coltivare la Primula del Capo
Il genere streptocarpus comprende circa un centinaio di specie erbacee o suffruticose della famiglia delle Gesneriaceae; si tratta di piante sempreverdi, caulescenti o acauli, con foglie unite alla base della pianta a formare un piccolo cespo o con un’unica grande foglia orizzontale o ricadente. Queste specie hanno in comune la fitta peluria setosa e la forma tubulosa dei fiori, che si presentano isolati nelle specie acauli e riuniti in mazzetti in quelle caulescenti. Sono utilizzate come piante fiorite da appartamento. Gli streptocarpus sono piante originarie dell’Africa meridionale e del Madagascar, dove vivono nell’habitat del sottobosco. Sono conosciuti col nome comune di Primule del capo.
In questa scheda vedremo come coltivare la Primula del Capo e gli accorgimenti più utili.
Della Primula del Capo esistono numerosi ibridi, con fiori dai colori più vari, spesso con la gola segnata da zonature o striature di colore contrastante con quello dei petali ed esistono anche varietà a fiore profumato.
Per quanto riguarda la tecnica di coltivazione si ricordi che La Primula del Capo va coltivata come pianta perenne da appartamento, in quanto non sopporta temperature inferiori ai 10°C. È opportuno, pertanto, posizionare la pianta in una stanza abbastanza umida e non eccessivamente calda, evitando zone vicine a fonti di calore. La zona dove coltivare le Primule del Capo deve essere luminosa, senza i raggi diretti del sole, che danneggiano le foglie e asciugano eccessivamente il substrato di coltivazione. Tra l’altro la zona dell’appartamento dove vanno coltivate deve essere ben ventilata ma, ovviamente, lontano da correnti di aria fredda.
Per aumentare l’umidità dell’ambiente, se non si hanno regolatori automatici dell’umidità del locale, si opera posizionando il vaso in un contenitore riempito con argilla espansa da mantenere costantemente umida.
La coltivazione va fatta in vasi di dimensioni piccoli o medie, con un terriccio universale con pH leggermente acido, miscelato con pezzetti di corteccia e terriccio di foglie: si può utilizzare lo stesso terriccio che si usa per le orchidee mescolato con del terriccio per piante acidofile.
Per quanto riguarda l’irrigazione, innaffiare spesso, soprattutto nel periodo più caldo e diminuire, senza mai far asciugare completamente il substrato, nel periodo più freddo; nel fare questa operazione evitare di bagnare foglie e fiori.
Se vogliamo una fioritura permanente inoltre nell’acqua di irrigazione, ogni due-tre settimane bisogna aggiungere del fertilizzante liquido per piante fiorite, secondo le dosi prescritte nella confezione.
Visto che le Primule del Capo fioriscono praticamente tutto l’anno, bisogna tenere la pianta in sempre in luogo luminoso, cambiando anche ambiente anche in funzione dell’esposizione durante l’anno.
Per quanto riguarda la propagazione la Primula del Capo producono in genere semi fertili, che possono essere seminati in semenzai, dove porre un miscuglio umido di sabbia e torba, e con i semi appena ricoperti del substrato di coltivazione, irrigando spesso con un vaporizzatore.
Una volta formatasi la giovane piantine, delle dimensioni di 3-5 cm, queste possono essere trapiantate avendo cura di farlo, con il substrato molto umido per non rompere, durante il prelievo, i delicati capillari radicali.
Nei climi più meridionali d’Italia, soprattutto in alcune aree litorali, è possibile coltivare le Primule del Capo anche in giardino, come piante annuali; per fare questo bisogna porle in aiuole ed in zone ombreggiate da altre piante.
Per quanto riguarda gli aspetti legati a malattie, parassiti e avversità si danno i seguenti suggerimenti:
– Comparsa di una muffa grigia sulle foglie: elevata umidità senza ricambio d’aria. Asportare le parti colpite e trattare la pianta con prodotti fungicidi.
– Afidi: attaccano foglie e fiori. Succhiano la linfa e rendono la pianta appiccicosa. Si eliminano lavando la pianta e trattandola con prodotti a base di sapone di Marsiglia.
Tra le varie specie più o meno presenti nei vivai ricordiamo inoltre: Streptocarpus caulescens, Streptocarpus dunnii, Streptocarpus holstii, Streptocarpus x hybridus, Streptocarpus kewensis, Streptocarpus polyanthus, Streptocarpus rexii, Streptocarpus saxorum, Streptocarpus watsonii e Streptocarpus wendlandii, oltre ai loro vari ibridi.
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