Come coltivare il falso papiro
Come coltivare il falso papiro
Il falso papiro (Cyperus alternifolius L.) è una pianta palustre, perenne, della famiglia delle Cyperaceae. Si tratta di una specie ampiamente diffusa nelle zone umide dell’Africa sub sahariana e sistematicamente vicina al papiro vero e proprio (Cyperus papyrus).
La pianta è caratterizzata dall’avere fusti alti e sottili che portano foglie a raggiera simili alle bacchette di un ombrello aperto. Al centro, in estate, compaiono le infiorescenze ramificate di colore marrone con un periodo di fioritura tra giugno e settembre. L’altezza della pianta sopra il livello dell’acqua può raggiungere i 180 – 200 cm.
In questa scheda vedremo come coltivare il falso papiro considerando che la pianta può sopravvivere e vegetare in una posizione di mezz’ombra, ma per garantire una corretta crescita è preferibile che venga messa in una posizione molto luminosa (anche soleggiata). Sono inoltre da evitare zone troppo ventilate che potrebbero spezzare gli steli. La pianta ha inoltre una buona resistenza al gelo; resiste fino a temperature di -10 °C, ma le radici temono il ghiaccio, quindi se coltivata in aree più fredde deve essere coltivata ad una profondità di almeno 20 cm per evitare il contatto con il ghiaccio, oppure bisogna provvedere a poter ricoverare in ambienti protetti la pianta nel periodo invernale.
Il falso papiro si moltiplica per via agamica tramite talea ed in maniera molto semplice; si accorcia uno stelo tolto dalla pianta alla lunghezza di 10–20 cm. Questo va capovolto e immerso in un contenitore d’acqua, avendo l’accortezza di dimezzare anche la lunghezza del fogliame. Dall’attaccatura delle foglie cresceranno prima delle radici e poi dei germogli. Più tardi, il tutto potrà essere trapiantato in piena terra. La pianta può essere coltivata sia in terreno umido, sia in acqua fino a -20 cm di profondità.
Per la sua coltivazione si tenga conto che il substrato va mantenuto sempre molto umido, con annaffiature estive giornaliere, in accordo alle temperature ambientali cui è soggetta. Se coltivata in vaso, e se nel caso esso non fosse impermeabile, nel sottovaso deve sempre presente sempre un po’ d’acqua. Essendo comunque una pianta palustre, può anche essere coltivata in idrocoltura o inserita all’interno di acquari o terrari, che in tal caso devono necessariamente essere privi di coperchio.
Si tratta di una pianta che richiede un consumo di acqua notevole: la pianta può contribuire ad aumentare l’umidità dell’aria negli ambienti da appartamento.
Nel caso venga coltivata in vaso bisogna dotarsi di vasi delle seguenti caratteristiche e dimensioni: Cesto quadro microforato di 35 x 35 cm oppure mastello tondo da 45 cm di diametro (questo per facilitare l’eventuale ricovero invernale).