Parco Nazionale dell’Aspromonte
Parco Nazionale dell’Aspromonte
Il Parco Nazionale d’Aspromonte, individuato con i codici: WDPA 64512 ed EUAP0011, è stato istituito nel 1989 con l’obiettivo della tutela e la salvaguardia ambientale dei territori della sezione aspromontana dell’ex Parco Nazionale della Calabria, che è esistito fino al 2002. Il territorio del Parco Nazionale dell’Aspromonte si sviluppa all’interno della provincia di Reggio Calabria e prende il nome dal Massiccio dell’Aspromonte che significa candido, bianco e risale alle popolazioni greche della costa ionica che ammiravano le candide formazioni montuose del massiccio. All’interno del Parco la cima più alta è Montalto che con i suoi 1955 m. s.l.m. offre un panorama unico della Calabria e della costa siciliana.
La superficie del Parco Nazionale dell’Aspromonte è di 65.647,46 ettari e comprende ben 37 comuni della provincia di Reggio Calabria; questo Comuni sono: Africo, Antonimina, Bagaladi, Bova, Bruzzano Zeffirio, Canolo, Cardeto, Careri, Ciminà, Cinquefrondi, Cittanova, Condofuri, Cosoleto, Delianuova, Gerace, Mammola, Molochio, Oppido Mamertina, Palizzi, Platì, Reggio Calabria, Roccaforte del Greco, Roghudi, Samo, Sant’Agata del Bianco, Santa Cristina d’Aspromonte, Sant’Eufemia d’Aspromonte, San Giorgio Morgeto, San Lorenzo, San Luca, San Roberto, S.Stefano in Aspromonte, Scido, Scilla, Sinopoli, Staiti, Varapodio.
Il territorio del Parco Nazionale dell’Aspromonte rappresenta un lembo meridionale della catena appenninica, di origine granitico-cristallina, che somiglia ad una gigantesca piramide, prossima al mare e che s’inerpica fino a quasi 2000 m. s.l.m., con numerose cime e diversi altopiani di origine sedimentaria marina; segnata profondamente da molti corsi d’acqua (fiumare).
Per la sua dislocazione al centro del mediterraneo, vanta notevoli presenze storiche, artistiche e archeologiche, testimonianze della cultura arcaica, classica, grecanica, medievale e moderna.
Il territorio del Parco Nazionale dell’Aspromonte presenta inoltre una grande varietà di specie vegetali e animali e gode di particolari condizioni climatiche che favoriscono un ambiente particolarmente ricco di biodiversità.
La flora, all’interno del Parco, è caratterizzata da una spiccata eterogeneità come risultante della bassa latitudine, della prossimità del mare e del gradiente di altitudine. Inoltre i due versanti, tirrenico e ionico, si differenziano per la presenza di una ulteriore diversificazione della vegetazione.
In questo territorio, lungo la fascia costiera ed a bassa quota, troviamo la flora tipica della sottozona calda del Lauretum, i cui tipici rappresentanti sono la macchia mediterranea xerofila (Pistacia lentiscus, Myrtus communis, Arbutus unedo, Euphorbia dendroides, Erica arborea, ecc.) e, nelle aree coltivate, gli agrumi e l’olivo. A valle, soprattutto, lungo le fiumare, si insedia la vegetazione ripariale, le cui essenze più rappresentative sono rappresentate da: Alnus glutinosa (ontano nero), Populus nigra (pioppo nero), Salix sp. (salici), Nerium oleander (oleandro) e Tamarix (Tamerici).
Salendo a quote maggiori, nelle aree più interne, alla vegetazione termoxerofila subentra gradualmente quella boschiva, che si estende su circa 40.000 ha. In quest’area, nelle quote più basse, l’essenza forestale maggiormente presente è il leccio, mentre nelle quote più alte, a partire dai 600 metri in su, sono sempre più presenti le specie caducifoglie e le conifere.
Andando sul versante tirrenico si incontrano invece, più di frequente i castagneti, fino ai 1000 metri di altitudine, mentre in quello ionico prevalgono le querce caducifoglie, rappresentate da specie quali: roverella, rovere e farnetto.
Nella fascia altimetrica tra gli 800 e i 1700 metri è rappresentativo il pino nero calabro o pino larìcio (Pinus nigra laricio) e, dai 1200 metri fino alle quote più alte si sviluppa il Fagetum, le cui essenze più rappresentative sono il faggio e l’abete bianco.
Importante è anche la fauna che, con l’istituzione del Parco Nazionale dell’Aspromonte, sta rivivendo gradualmente un graduale incremento e riequilibrio.
Fra i mammiferi presenti nel parco si segnalano il lupo (Canis lupus italicus), che è presente nella parte centro-orientale del massiccio, il cinghiale (Sus scrofa), il gatto selvatico (Felis silvestris), la martora (Martes martes), il tasso (Meles meles), la volpe (Vulpes vulpes), la faina (Martes foina), la donnola (Mustela nivalis), la lontra (Lutra lutra), che si trova soprattutto nelle valli fluviali, il ghiro (Glis glis), il driomio (Dryomys nitedula), e lo scoiattolo nero (Sciurus meridionalis), che è una sottospecie delle popolazioni settentrionali che si differenzia per la colorazione della pelliccia che è nera anziché rossa o marrone. Inoltre, al fine di ripopolare e riequilibrare la fauna del parco, alla fine del 2011, sono stati reintrodotti 75 esemplari della sottospecie italica di capriolo, una specie che era scomparsa da questo territorio da circa un secolo.
All’interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte notevole è la presenza dell’avifauna, rappresentata da numerose specie di uccelli rapaci tra cui l’aquila del Bonelli (Hieraaetus fasciatus), quasi estinta nel resto d’Italia e presente nel parco con due coppie, l’aquila reale (Aquila chrysaetos), che è ritornata a nidificare nel parco, e altre specie più comuni quali lo sparviero (Accipiter nisus), l’astore (Accipiter gentilis), il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), il falco pellegrino (Falco peregrinus), la poiana (Buteo buteo) e il biancone (Circaetus gallicus). Sono presenti anche dei rapaci notturni quali il gufo reale (Bubo bubo), il più grande rapace notturno europeo, l’allocco (Strix aluco) e il barbagianni (Tyto alba). Altri uccelli presenti sono la rara coturnice (Alectoris graeca) ed il picchio nero (Dryocopus martius).
In questo territorio ricchissimo per ecosistemi e caratteristiche climatiche troviamo anche numerosi rettili, tra cui la vipera dell’Hugyi (Vipera aspis hugyi), sottospecie che si caratterizza per la livrea grigia percorsa da una fascia bruna disposta a zig-zag, il cervone (Elaphe quatuorlineata) e la biscia d’acqua o natrice dal collare (Natrix natrix), che vive lungo i corsi d’acqua. Sono presenti anche alcuni anfibi: la salamandra pezzata (Salamandra salamandra), l’endemica salamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigitata ), l’ululone dal ventre giallo (Bombina variegata) e la raganella (Hyla arborea). Nei corsi d’acqua del parco vive inoltre la trota fario (Salmo trutta fario).
Anche l’entomofauna sta ricevendo un notevole impulso qualitativo e quantitativo, dal momento dell’istituzione del Parco e all’interno di questa vale la pena di ricordare le specie più significative, e cioè il cerambice delle querce (Cerambyx cerdo), la rosalia delle Alpi (Rosalia alpina) e lo scarabeo rinoceronte (Oryctes nasicornis).
Guido Bissanti