Phytolacca dioica
Phytolacca dioica
La fitolacca dioica o cremesina arborea o ancora uva turca arborea (Phytolacca dioica L.) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Phytolaccaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Sottoregno Tracheobionta, Superdivisione Spermatophyta, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Sottoclasse Caryophyllidae, Ordine Caryophyllales, Famiglia Phytolaccaceae e quindi al Genere Phytolacca ed alla Specie P. dioica.
Etimologia –
Il termine Phytolacca proviene dal greco φυτόν phytόn, pianta e dall’indi lakh, un colorante estratto da un insetto che fornisce una tinta simile a quella violacea del succo contenuto nelle bacche. L’epiteto specifico dioica deriva dal greco δις dis, due volte e οἰκία oikía, abitazione: dioico, perchè fiori maschili e femminili sono portati da piante diverse.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La fitolacca dioica è un albero originario delle praterie del Sud America, con un areale tra il Brasile meridionale e l’Argentina. È stata importata in Europa dove viene impiegata come pianta ornamentale nelle zone a clima mediterraneo ed è arrivata in Italia alla metà dell’Ottocento.
Descrizione –
Phytolacca dioica è una specie arborea che può raggiungere i 20 metri di altezza nelle aree di origine mentre in Europa può raggiungere i 3-4 metri massimo, con un tronco molto allargato alla base, dove presenta emergenze radicali che sviluppano facilmente turioni; la scorza è liscia o poco rugosa e di colore grigio chiaro. Le foglie sono di forma ovale o ellittica, glabre, lucide, cuoiose e di colore verde scuro. La pianta è dioica e quindi fiori maschili e femminili sono portati su esemplari differenti. I fiori sono in racemi peduncolati, spesso penduli; di cui quelli maschili presentano il calice bianco-verdastro e fino a 30 stami; quelli femminili hanno un calice verdognolo, più grande e un vistoso ovario a spicchi. I frutti, dall’aspetto caratteristico, sono piccoli grappoli di bacche nere. In Italia fiorisce tra la primavera e l’estate.
Coltivazione –
La fitolacca dioica è una pianta che si può coltivare solo in zone miti, con minima invernale di 5 °C; occasionali gelate possono disseccare parti della pianta; altrove va allevata in vaso (diametro min 40 cm per pianta alta 80 cm) da ricoverare in inverno in una veranda. Gradisce terreni sciolti, profondi e ben drenati, ma si sviluppa in qualsiasi terreno purché senza ristagni. Preferisce un luogo soleggiato, tollera la mezz’ombra. Dal secondo anno dall’impianto rimangono necessarie solo irrigazioni di soccorso durante lunghi periodi di siccità. In primavera è bene somministrare un concime organico.
Usi e Tradizioni –
La Phytolacca dioica è utilizzata in Europa come pianta ornamentale nei parchi e nelle alberature stradali. Numerose specie del genere Phytolacca sono piante utilizzate a scopi medicinali perché contengono potenti infiammatori e proteine che hanno un azione antivirale. Per ragioni simili, le foglie sono a volte utilizzati come lassativo o purgante.
Bisogna ricordare che i frutti, dall’aspetto caratteristico, sono piccoli grappoli di bacche nere, appetite dagli uccelli ma velenose per l’uomo, come del resto tutte le parti della pianta, che è quindi sconsigliata in presenza di bambini o animali domestici. Dal momento che la linfa è velenosa, la cremesina arborea non è inoltre adatta ad essere posta vicino a pascoli di bestiame ed è immune alle cavallette e altri parassiti.
Inoltre essendo una specie strettamente imparentata con le erbacee (da cui deriva), il suo tronco è costituito da un ispessimento anomalo del fusto piuttosto che vero legno. Per questo motivo la Phytolacca dioica cresce velocemente ma il suo legno è piuttosto morbido e spugnoso, tanto da poter essere tagliato con un coltello. Questa qualità permette di utilizzarla nell’arte del bonsai , poiché è facilmente manipolata per creare l’effetto desiderato. È una pianta simbolo di Uruguay e Argentina.
Produce bacche violacee che macchiano molto, le macchie sono difficili da togliere.
Modalità di Preparazione –
La fitolacca dioica viene utilizzata per scopi medicinali soprattutto nei luoghi di origine mentre in Europa viene coltivata di fatto solo per scopi ornamentali.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.