Aspidiotus nerii
Aspidiotus nerii
La cocciniglia bianca del limone (Aspidiotus nerii Bouché, 1833) è un insetto appartenente alla famiglia dei Diaspididi.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Sottoregno Eumetazoa, Ramo Bilateria, Phylum Arthropoda, Subphylum Hexapoda, Classe Insecta, Sottoclasse Pterygota, Coorte Exopterygota, Subcoorte Neoptera, Superordine Paraneoptera, Sezione Rhynchotoidea, Ordine Rhynchota, Sottordine Homoptera, Sezione Sternorrhyncha, Superfamiglia Coccoidea, Famiglia Diaspididae e quindi al Genere Aspidiotus ed alla Specie A. nerii.
È sinonimo il termine Aspidiotus hederae Vallot.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Aspidiotus nerii è un insetto presente in tutto il bacino del Mediterraneo, dove vive sulle piante di agrumi e, in particolare il limone, anche se, essendo specie polifaga vive anche su altre piante, sia all’aperto che in serra: olivo, aucuba, edera, oleandro, palma, acacia, agave, carrubo, asparago, ecc.
Morfologia –
La cocciniglia bianca del limone è un Diaspidide che si può riconoscere per il colore e la forma dell’involucro protettivo (follicolo) che protegge le femmine e le neanidi di 2ª; il follicolo è un involucro protettivo costruito con seta, cera, escrementi ed esuvie degli stadi preimmaginali precedenti. Nella femmina il follicolo è rotondeggiante, lungo circa 2 mm, con colorazione nocciola chiaro ed esuvie di colore giallo poste al centro. Nei maschi il follicolo, che interessa solo la neanide di 2ª età, è di dimensioni più piccole di quello femminile, è di un colore bianco netto e di forma leggermente ovale.
Attitudine e Ciclo biologico –
L’ Aspidiotus nerii, in ambiente mediterraneo temperato, svolge 3 o 4 generazioni al’anno. L’insetto trascorre il periodo invernale in vari stadi di sviluppo con prevalenza, però, dello stadio di femmina non fecondata. All’inizio della primavera le femmine vengono fecondate dai maschi ed inizia la deposizione delle uova che varia da 50 a 100 unità. Nel periodo di maggio si ha la nascita delle neanidi di 1ª generazione, dopo un periodo di incubazione di circa 15 giorni; queste lasciano il follicolo materno e, dopo un periodo di mobilità di alcune ore, si fissano sui frutti, sulle foglie o sui giovani rametti, iniziando l’attività trofica ed avviando nel contempo la formazione del follicolo protettivo. Giunte a maturità, le femmine danno inizio alla 2ª generazione, con la comparsa delle neanidi nel periodo del mese di luglio. A sua volta alla maturità delle femmine della seconda generazione seguirà la 3ª generazione, con la nascita delle neanidi in settembre. Con temperature calde autunnali si può arrivare anche alla 4ª generazione.
Per il contenimento di questo insetto si può consultare la seguente scheda.
Ruolo Ecologico –
L’ Aspidiotus nerii, particolarmente attivo sugli agrumi, ed in particolare sul limone, attacca generalmente rami, foglie e frutti, provocando, in caso di infestazioni massicce, un generale deperimento della pianta. questa cocciniglia si trova soprattutto sulla pagina inferiore delle foglie, che può ricoprire per gran parte. A seguito di queste infestazioni si ha sottrazione dei succhi vegetali delle foglie che assumono così una colorazione ingiallita più o meno intensa, disseccamenti e filloptosi.
Dal punto di vista economico gli attacchi più dannosi sono quelli sui frutti. In questo caso i frutti colpiti stentano a crescere e perdono valore commerciale; infatti, soprattutto sui limoni, le zone circostanti i punti di insediamento delle cocciniglie rimangono di colore verde anche dopo la maturazione che spiccano fortemente sul frutto maturo. In queste condizioni si ha un diminuito valore commerciale dei frutti con conseguente deprezzamento.
Per diminuire l’intensità della popolazione di questi insetti per troppo tempo si è ritenuto di poterli limitare con la lotta chimica con trattamenti a base di oli bianchi all’1-2%, alla comparsa delle neanidi mobili, da soli o, in condizioni di massicce infestazioni, con aggiunta di esteri fosforici.
La soluzione è invece di natura agroecologica. I rimedi consistono nella diminuzione soprattutto delle concimazioni a base di nitrati che generano un eccessivo intenerimento dei tessuti delle piante che diventano particolarmente appetite a questi insetti. Anche le corrette potature, con arieggiamento della parte interna della pianta e la densità di impianto svolgono un ruolo fondamentale. Agrumeti o altre piantagioni con sesti stretti ed eccessivamente specializzati pongono le condizioni per un difficile controllo della biocenosi di queste cocciniglie.
Anche gli inerbimenti e la presenza di una biodiversità vegetazionale (siepi, bordure, alberature differenti, ecc., contribuiscono a creare le condizioni per ospitare le popolazioni dei parassitoidi e predatori dell’ Aspidiotus nerii.
Come altri organismi, questo fitofago è limitato da numerosi parassitoidi e predatori tra i quali annoveriamo diversi Coleotteri Coccinellidi, quali: Chilocorus bipustulatus, Exochomus quadripustulatus, Lindorus lophantae e Scymnus spp. Fra i parassitoidi ricordiamo gli Imenotteri Calcidoidei Afelinidi come Encarsia citrina (syn. Aspidiotiphagus citrinus), e Aphytis spp. ectofagi.
Guido Bissanti
Fonti
– Dinamica di Popolazione di Aspidiotus nerii Bouchè (Hom. Diaspididae) su limone in Sicilia; Giovanni Liotta, Guido Bissanti, Alberto Lombardo (1985) – Osservazioni di tre anni sull’andamento della popolazione di Aspidiotus nerii su coltivazione del Limone in Sicilia.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Russo G., 1976. Entomologia Agraria. Parte Speciale. Liguori Editore, Napoli.
– Tremblay E., 1997. Entomologia applicata. Liguori Editore, Napoli.