Agaricus pampeanus
Agaricus pampeanus
L’Agaricus pampeanus (Agaricus pampeanus Speg.) è un prataiolo appartenente alla famiglia delle Agaricaceae, piuttosto raro in Italia.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Fungi, Divisione Basidiomycota, Classe Agaricomycetes, Sottoclasse Agaricomycetidae, Ordine Agaricales, Famiglia Agaricaceae e quindi al Genere Agaricus ed alla Specie A. pampeanus.
Etimologia –
Il termine Agaricus proviene dal greco αγαρικόν agarikón agarico, fungo degli Agari, perché secondo il medico, farmacista e botanico greco Dioscoride veniva importato da Agaria, paese dei Sarmati. L’epiteto specifico pampeanus deriva dal latino ‘”pampeanus”, cioè delle Pampas, in quanto fungo abbastanza comune e tipico dell’ambiente delle Pampas in Argentina dove cresce anche nelle praterie incolte e talvolta sotto cipresso.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
In Italia l’Agaricus pampeanus è una specie non molto comune; il suo Habitat è ai margini di boschi di querce con sottobosco di cisto, con fruttificazione nel periodo caldo estiva; cresce gregaria o nei cerchi delle streghe nei prati di montagna, ma è possibile trovarla anche nei parchi cittadini o negli spazi erbosi all’interno dei boschi o al limitare degli stessi con i prati. È invece una specie più frequente in altre parti del mondo e soprattutto delle Pampas Argentine, da cui prende l’epiteto specifico.
Descrizione –
L’Agaricus pampeanus è caratterizzato da un cappello di 4-12 cm, che inizialmente è emisferico, poi convesso, con margine involuto, eccedente, con residui di velo. La cuticola ben presto viene interamente cosparsa di piccole squame quasi fioccose, tondeggianti, scagliose, bianche e poi imbrunenti. Le lamelle sono libere, fitte, con lamellule, rosa pallido, per poi divenire rosa intenso infine brune, con filo concolore. Il gambo è cilindrico con base attenuata di 3-7 x 1-2 cm, cosparso di squamette. L’anello è supero, cosparso di fiocchi e squamette nella faccia inferiore. La carne è tenera, bianca, arrossante all’inserzione del gambo e nelle zone corticali. Le spore sono bruno violetto in massa, lisce, ellittiche, con poro apicale, e parete spessa, 8-10 x 5-6 µm. I basidi sono clavati, bisporici e tetrasporici.
Coltivazione –
Pur se appartenente alla famiglia delle Agaricaceae, e quindi dei prataioli, non si hanno notizie di coltivazioni di questo fungo rispetto ai suoi più noti consimili.
Usi e Tradizioni –
L’Agaricus pampeanus è un fungo commestibile che si distingue per le dimensioni robuste, il cappello quasi sferico ricoperto interamente da squamette bianche fioccose. Tra l’altro è molto simile all’Agaricus campestris e alquanto difficile da distinguerlo macroscopicamente da quest’ultimo. Ha una carne di consistenza tenera, biancastra, che tardivamente diviene rossa al taglio, con sapore mite.
Modalità di Preparazione –
Questo prataiolo può essere consumato e conservato allo stesso modo degli altri agaricus commestibili.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Cetto B., 2008. I funghi dal vero, Saturnia, Trento.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.