Marasmius oreades
Marasmius oreades
Il Marasmius oreades (Bolton) Fr., chiamato volgarmente “Gambesecche”, è un fungo della famiglia delle Marasmiaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Fungi, Divisione Basidiomycota, Classe Basidiomycetes, Ordine Agaricales, Famiglia Marasmiaceae e quindi al Genere Marasmius ed alla Specie M. oreades.
Etimologia –
Il termine Marasmius proviene dal greco μᾰρασμός marasmós deperimento, consunzione: per la caratteristica reviviscenza del carpoforo dopo la pioggia o forte umidità. L’epiteto specifico deriva dal greco Ορειάς Ορειάδος Oreiás Oreiádos Oreadi, nome delle Ninfe dei monti: con riferimento all’ambiente montano di crescita
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Marasmius oreades cresce nei prati in cerchi (i cosiddetti “cerchi delle streghe”) o in file lungo sentieri erbosi nel periodo che va dalla primavera all’autunno.
Descrizione –
Il Marasmius oreades si riconosce per il cappello piccolo, carnoso-coriaceo, liscio, convesso, poi piano e un po’ umbonato di 2-6 cm di diametro, color cuoio o nocciola o ocra-chiaro o biancastro. Le lamelle sono bianche, poi ocra-chiaro, distanti, libere, intercalate da lamellule. Il gambo è di colore bianco-nocciola, tenace, duro, pieno, cilindrico e fistuloso. La carne risulta biancastra che dissecca senza deteriorarsi con odore gradevole di mandorle amare per la presenza di piccolissime quantità di acido cianidrico che, anche se percepibili all’olfatto, non rappresentano un pericolo per la salute. Il sapore è dolce e sa di nocciola. Le spore sono allungate o ellissoidali e bianche in massa.
Coltivazione –
Questo fungo non rientra tra quelli coltivati anche perché molto diffuso in Italia.
Usi e Tradizioni –
Il Marasmius oreades o “Gambesecche” anche se non è tossico, ed anzi, ha anche un buon sapore, rientra tra quelli di cui se ne sconsiglia, per prudenza, la raccolta prevalentemente per due motivi. Il primo è che è molto piccolo, quindi difficile da raccogliere; inoltre, essendo per l’appunto di dimensioni tanto ridotte, spesso cresce insieme ad altre specie velenose (in particolare con piccole Lepiota mortali), con le quali può essere confuso. Inoltre è simile a funghi di piccola taglia, dei generi Marasmius e Collybia ed i meno esperti possono confonderlo con specie velenose o addirittura mortali, appartenenti ai generi Inocybe, Clitocybe, Lepiota e Galerina. In assoluto è comunque molto conosciuto e apprezzato per la sua bontà, in particolare nell’Italia settentrionale. Un buon metodo per riconoscerlo è quello di manipolarne il gambo che risulta piuttosto consistente e pieno.
Modalità di Preparazione –
La commestibilità del Marasmius oreades è ottima. È un fungo che si presta a diversi metodi di cottura e per il suo aroma è un fungo ottimo anche essiccato. Per l’utilizzo si ricordi di eliminare il gambo mentre il cappello può essere fatto essiccare, e poi triturato per ottenere una spezia con cui insaporire i piatti. In alternativa i cappelli freschi si possono usare per preparare salse ed intingoli con cui condire pasta o polenta, preferibilmente senza aggiunta di altri ingredienti, che coprirebbero il loro delicato ed aromatico sapore.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Cetto B., 2008. I funghi dal vero, Saturnia, Trento.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.