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Acanthus mollis

Acanthus mollis

L’acanto comune (Acanthus mollis L.) è una pianta angiosperma dicotiledone appartenente alla famiglia delle Acanthaceae.

Sistematica –
L’acanto comune appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe         Magnoliopsida, Ordine Lamiales, Famiglia Acanthaceae e quindi al Genere Acanthus ed alla Specie A. mollis.

Etimologia –
Il termine acanto proviene dal latino acanthus, che significa spinoso, mentre l’epiteto mollis, sempre dal latino: molle. I termini con cui è più conosciuto sono: acanto comune, brancalupo, brancaorsina

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Acanthus mollis è diffuso nella regione mediterranea occidentale e centrale; il suo areale si estende dall’Africa nord-occidentale sino Croazia e comprende anche il Portogallo. In Italia è abbastanza comune lungo tutte le coste sia, con maggiore presenza nell’entroterra verso sud. È una specie comune nei Monti Lattari, in penisola Sorrentina e isola di Capri. Descrizione –
L’acanto comune è una specie erbacea perenne che può arrivare fino a 1,5 m di altezza. È caratterizzato da foglie hanno con picciolo lungo e robusto e con lamina di un colore verde brillante; queste sono di forma pennatifida con lobi profondamente inciso-dentati. Si distingue per avere un fusto fiorifero da cui si generano i fiori direttamente che sono raccolti in lunghe spighe terminali di forma vagamente cilindrica (la fioritura è tra marzo e giugno); la corolla è di colore bianco con sfumature rosa pallido mentre il calice è rosso-violaceo. Gli stami sono 4 per ogni fiore, più uno stamidio. I frutti che sono delle capsule loculicide bivalvi si contraddistinguono per avere un’apertura esplosiva. Possiede semi grossi, lisci e di color nero-brunastro.

Coltivazione –
Per la coltivazione vedi la seguente scheda.

Usi e Tradizioni –
L’ Acanthus mollis è una pianta con proprietà astringente, detergente, emolliente e vulneraria; contiene molte sostanze mucillaginose per cui un tempo veniva prescritta contro le infiammazioni dell’intestino, gli eritemi, le punture di insetti e ragni e contro la tubercolosi. Si questa specie si utilizzano le foglie fresche e triturate sotto forma di cataplasmi per curare le infiammazioni della pelle; vengono usate invece sotto forma di infuso come emolliente. L’Acanto comune ha avuto sin da tempi remoti un utilizzo ornamentale soprattutto per decorare le zone ombrose e fresche dei giardini. Per le caratteristiche delle sue foglie la pianta trovò un vasto impiego nell’architettura antica. Malgrado ciò localmente solo pochi usano questa bella pianta come specie ornamentale in parchi e giardini. Lo si trova rappresentato sia nel capitello corinzio che in quello composito ed in molti fregi. Per la religione cristiana l’acanto comune è simbolo della resurrezione ed è spesso riprodotto per adornare i monumenti sepolcrali; anche per questo viene rappresentato nelle colonne delle chiese.

Modalità di Preparazione –
Vengono utilizzate le foglie fresche triturate o in infuso per scopi terapeutici.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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