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Come coltivare l’albero di Neem in maniera biologica

Come coltivare l’albero di Neem in maniera biologica

Il Neem, termine derivato da nīm (Hindi: नीम, nīm) ed il cui nome scientifico è (Azadirachta indica A. Juss., 1830), è una pianta dalle molteplici applicazioni: da quelle medicamentose all’uso come insetticida naturale. Questa pianta originaria dei climi caldi e secchi non sopporta temperature sotto i 5 °C, per cui in Italia, può vivere solo in alcuni microclimi del sud e delle aree costiere.
Il seme del Neem non è facile da trovare anche perché perde subito la germinabilità ma se riuscite a reperirlo il periodo ideale per la sua va da metà aprile alla seconda metà di maggio. I semi freschi (in gruppi di due-tre) devono essere posti direttamente nel terreno a circa un centimetro di profondità.

La germinazione avviene tra le due e le tre settimane. Per la scelta del terreno si fa presente che il Neem, anche se cresce su quasi tutti i tipi di suolo, compresi quelli argillosi, salini o alcalini ed anche su terreni aridi, sassosi e calcarei, si avvantaggia notevolmente di una buona fertilità del suolo e soprattutto di un buon drenaggio. Per quanto riguarda gli apporti irrigui si sottolinea che non ha bisogno di molta acqua ma invece si avvantaggia di zone molto soleggiate.
La crescita di questa pianta è lenta nel primo anno di vita ed in questo periodo sono più intolleranti all’ombra e al clima freddo. La fruttificazione si ha mediamente dopo il quarto anno di vita e il pieno della fruttificazione si raggiunge verso il decimo anno. È un albero centenario. Annualmente devono essere apportati quantitativi di sostanza organica e Sali minerali da interrare nel terreno; per quest’ultime consiglio l’utilizzo della cenere dei residui vegetali e delle potature (soprattutto in aziende con piantagioni arboree). La sostanza organica va apportata nel periodo invernale mentre la cenere prima degli apporti irrigui. Evitare assolutamente apporti di nitrati o altri Sali di provenienza chimica.
Per quanto riguarda la potatura questa va effettuata in primavera e poi a fine estate per permettere alla luce solare di illuminare tutta la pianta. i residui della potatura possono essere sparsi vino alle vostre piante ed ai vostri ortaggi dove esplicheranno una fenomenale azione pacciamante, fungicida ed insetticida (repellente).
Dai semi di Neem si estrae il famoso olio che ha proprietà insetticida e medicamentose.
Per quanto riguarda gli attacchi parassitari, le piante di Neem sono totalmente immuni da questo tipo di pericoli, per questo motivo un’idea interessante è quella di poterle inserire nelle vostre aziende  in maniera da svolgere una interessante azione di repulsione degli insetti dannosi. Si ricorda a tal proposito che si tratta di piante che raggiungono dimensioni imponenti (della stessa famiglia del mogano) fino a 30 metri di altezza, per cui il loro posizionamento non deve disturbare le colture agrarie.




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