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Lyristes plebejus

Lyristes plebejus

La Cicala italiana (Lyristes plebejus Scopoli, 1763) è un insetto appartenente alla famiglia dei Cicadidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Sottoregno Eumetazoa,
Ramo Bilateria,
Phylum Arthropoda,
Subphylum Hexapoda,
Classe Insecta,
Sottoclasse Pterygota,
Coorte Exopterygota,
Subcoorte Neoptera,
Superordine Paraneoptera,
Sezione Rhynchotoidea,
Ordine Rhynchota,
Sottordine Homoptera,
Sezione Auchenorrhyncha,
Infraordine Cicadomorpha,
Famiglia Cicadidae,
Sottofamiglia Cicadinae,
Genere Lyristes,
Specie L. plebejus.
Sono sinonimi i termini:
– Cicada fraxini (Fabricius, 1803);
– Cicada pelebeja Scopoli, 1763;
– Cicada plebeja Scopoli, 1763;
– Cicada plebeja Scopoli, 1763;
– Cicada plebeja subsp. obscura (Fabricius, 1803);
– Cicada plebeja var. martorellii Martorell y Pena, 1879;
– Cicada plebejae Scopoli, 1763;
– Cicada plebia Scopoli, 1763;
– Cicada plebja Scopoli, 1763;
– Fidicina plebeja (Scopoli, 1763);
– Lyristes plebeius subsp. castanea Boulard, 1982;
– Lyristes plebejus (Scopoli, 1763);
– Lyristes plebejus var. castanea Boulard, 1982;
– Psaltoda plebeia (Scopoli, 1763);
– Rihana plebeja (Scopoli, 1763);
– Tettigonia fraxini Fabricius, 1803;
– Tettigonia fraxini Fabricius, 1803;
– Tettigonia obscura Fabricius, 1803;
– Tettigonia plebeja (Scopoli, 1763);
– Tibicen pelbeia Scopoli, 1763;
– Tibicen plebeius Scopoli, 1763;
– Tibicen plebejus (Scopoli, 1763);
– Tibicen plebejus subsp. martorellii Martorell y Pena, 1879;
– Tibicina plebeja (Scopoli, 1763).

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Lyristes plebejus è una cicala che vive e si riproduce nei paesi dell’Europa meridionale e dell’Asia. In Europa si trovano, normalmente, fino all’altezza del sud della Francia ed oltre.
Il suo habitat è tipicamente associato alla macchia mediterranea, con presenza di olivi, carrubi ed altre piante ricche di fronde ed in areali più secchi ma con presenza di vegetazione soprattutto arborea.
In generale è una specie che predilige boschi aperti e fregane, anche se a volte può comparire anche in zone agricole, come uliveti, campi di grano e vigneti. Tende a preferire alcuni tipi di alberi, vale a dire l’olivo, il pino e il leccio.

Morfologia –
La Lyristes plebejus è una cicala robusta, con ali trasparenti (ripiegate a forma di tetto), con apertura alare fino a 100 mm, e che può raggiungere fino a 35 millimetri di lunghezza.
Gli occhi sono particolarmente grandi e ben distanziati; sono complessi (occhi composti) di colore verdi negli animali giovani, blu o marrone scuro negli animali adulti.
Presenta, inoltre, un collare arancione e spigoloso, che delimita il torace della testa. Caratteristico è il disegno bianco a forma di X sotto il torace.
Le cicale sono note per il loro “canto” che risuona d’estate.
Il canto è rumoroso e riesce a emettere volumi fino a ben 100 decibel alla frequenza di 4,3 kHz; dato che le femmine sono tutt’altro che sorde, e riescono a percepire suoni al di sopra dei 30 decibel, varie altre spiegazioni sono state addotte per giustificare questi suoni: è possibile che la femmina scelga il maschio in base anche alla intensità del suono, oppure che lo scopo sia quello di spaventare o stordire gli eventuali predatori, o invece che il territorio da coprire sia in effetti molto ampio.
I due muscoli che con la loro contrazione iniziano la catena di eventi che produce l’impulso acustico, realizzano un suono avente una modulazione di 240 Hz. L’energia elastica rilasciata durante questi movimenti genera uno schiocco acustico, ma data la rapidità dei movimenti, lo schiocco si accoda ad un impulso di vibrazioni caratterizzate da una frequenza di 4,3 kHz. Lo schiocco realizza pressioni notevolissime, potendo sfiorare i 160 decibel. La regione addominale, abitualmente, contiene una sacca aerea, oltre ad una coppia di timpani che fungono da casse armoniche, che collegano la sacca con l’esterno e riescono ad amplificare il suono di circa 20 volte. L’apparato addominale è adibito a correggere il sistema acustico per ottimizzare la qualità del suono.

Attitudine e Ciclo biologico –
La Lyristes plebejus è un insetto emimetabolo che attraversa cinque stadi larvali separati da mute, durante i quali diventa gradualmente sempre più simili all’animale adulto. Diventano gradualmente più grandi e, con l’età, formano e allargano gli attacchi per le ali e l’armatura genitale.
Le larve sotterranee della cicalina succhiano la linfa dalle radici delle piante. Per potersi muovere meglio sottoterra, le loro zampe anteriori sono state trasformate in zampe scavatrici.
Quando il tempo è favorevole, in genere all’inizio di agosto, si staccano dal terreno facendo una buca e cercano punti adatti nella vegetazione circostante. Lì mutano un’ultima volta per diventare un insetto completo.
Gli animali adulti appena nati sono inizialmente morbidi e verdastri. Hanno bisogno di circa quattro o cinque giorni prima che siano completamente colorati e il guscio di chitina sia completamente indurito.
Si stima che il ciclo di vita di questa specie duri circa tre anni.
Come detto, sono solo i maschi adulti che producono segnali acustici, che utilizzano per attirare le femmine durante la stagione degli amori, che generalmente va da giugno a fine agosto.

Ruolo Ecologico –
La Lyristes plebejus è un insetto che caratterizza, nel periodo estivo, interi territori tanto da appartenere anche ad alcuni eventi folkloristici come quello provenzale del sud della Francia.
Questi insetti quando sono minacciati volano via; espellono una secrezione dall’addome, che può consistere in succhi vegetali aspirati e ha lo scopo di spaventare il nemico.
Come tutte le cicale vivono come delle ventose sullo xilema. Con l’aiuto dei loro tronchi, gli animali adulti perforano il legno di vari alberi e succhiano la linfa delle piante, ricca di sali nutritivi e acqua. Le larve sotterranee succhiano la linfa vegetale ricca di zucchero dalle radici.
Dal punto di vista ecologico questa cicala era particolarmente abbondante negli anni ’60 e ’70, un po’ in tutta Europa, ma negli ultimi decenni si è registrato un calo molto netto, molto probabilmente per l’uso di vari pesticidi e per il cambio dei sistemi agricoli che da estensivi sono divenuti specializzati e monocolturali.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Russo G., 1976. Entomologia Agraria. Parte Speciale. Liguori Editore, Napoli.
– Pollini A., 2002. Manuale di entomologia applicata. Edagricole, Bologna.
– Tremblay E., 1997. Entomologia applicata. Liguori Editore, Napoli.

Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/296165227/original.jpeg



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