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Mappa Geografica della Colombia

Mappa Geografica della Colombia

La Colombia, il cui nome ufficiale è: Repubblica di Colombia, è uno Stato situato nella regione nord-occidentale dell’America Meridionale, con una superficie è di 1.141.748 km² e la cui capitale è Bogotà.
La Colombia è delimitata a est da Venezuela e Brasile, a sud da Perù ed Ecuador e a nord-ovest da Panama; affaccia sull’Oceano Atlantico a nord (tramite il suo tributario Mare Caraibico) e sul Pacifico a ovest. Fanno parte della Colombia le isole dell’arcipelago di San Andrés, Providencia e Santa Catalina. La Colombia è il sesto Paese più esteso dell’America e il quarto per popolazione.
Il territorio che comprende l’attuale Colombia fu originariamente abitato da tribù di amerindi che migrarono dall’America Centrale e dai Caraibi. Le tribù principali furono muisca, quimbaya, tairona e zenu, appartenenti alle famiglie delle lingue arawakana, chibcha e caribe. Parte del sud fu abitato dagli Inca. Nel XV secolo i conquistadores spagnoli occuparono e colonizzarono il territorio istituendovi il vicereame della Nuova Granada. Nel 1819, con le campagne di Simón Bolívar, la Colombia ottenne l’indipendenza dalla Spagna insieme alle attuali Panamá, Venezuela ed Ecuador, unite in una repubblica chiamata Gran Colombia. Tuttavia già nel 1830 la Grande Colombia si divise in seguito a guerre intestine che portarono alla separazione delle attuali Venezuela ed Ecuador.
Il nome Colombia deriva dal nome di Cristoforo Colombo e fu formulato dal venezuelano Francisco de Miranda per denominare l’unione delle repubbliche americane dopo l’indipendenza, rendendo omaggio in questo modo allo scopritore del Nuovo Mondo.
Fu il 15 febbraio 1819, durante il Congresso di Angostura, che venne proclamato lo Stato che adottò il nome di Repubblica di Colombia, nota oggi come Grande Colombia, al fine di evitare confusione con l’attuale Colombia, con la sovranità sul territorio del Vicereame di Nuova Granada, Quito e Capitanato Generale del Venezuela. Il nome venne proposto da Simón Bolívar nella Carta di Giamaica.
Nel 1830 venne costituita come una repubblica, sotto il nome di Repubblica della Nuova Granada, e subito dopo divenne uno Stato federale, con il titolo di Confederazione Granadina e con l’adozione della Costituzione del 1858. Prese il nome di Stati Uniti di Colombia nel 1863, che nel 1886 divenne l’attuale nome di Repubblica di Colombia, iniziativa che andò incontro alle proteste del Congresso di Ecuador e Venezuela, considerandola un’usurpazione unilaterale del patrimonio storico comune.
Dal punto di vista geologico al la Colombia fa parte della cintura di fuoco del Pacifico, che rende la regione soggetta a terremoti, tsunami ed eruzioni vulcaniche (è presente e attivo il vulcano Galeras), essendo posizionata presso la convergenza della placca di Nazca, la placca caraibica e la placca sudamericana. Queste placche formano in Colombia due grandi aree territoriali: una sommersa nell’oceano Pacifico e nel Mar dei Caraibi, che copre una superficie di circa 828.660 km², e una seconda formata dalle montagne delle Ande e dalla pianura orientale che spartisce con parte del Venezuela e che copre una superficie di circa 1.143.748 km².
Fanno parte della Colombia anche gli isolotti di Gorgona, Gorgonilla e Malpelo, situati al largo della costa pacifica e tutti di origine vulcanica. Nel Mar dei Caraibi sono situati, invece, gli isolotti e banchi di Roncador, Serrana, Quitasueno, Bajo Nuevo e Serranilla.
Dal punto di vista geografico il territorio colombiano è diviso in una regione montuosa a occidente e una regione pianeggiante a oriente. Allo stesso modo è attraversata dalla Cordigliera delle Ande, ramificata in tre distinte catene montuose denominate a seconda della loro posizione geografica relativa: Cordillera Occidental, Cordillera Central e Cordillera Oriental. La superficie del territorio colombiano presenta rilievi nel cosiddetto Nudo de los Pastos e nel Massiccio Colombiano nella regione andina della Colombia, da dove discendono le tre catene montuose, a nord. A ovest, a partire dalla costa del Pacifico, si trova una pianura costiera, interrotta solo dalla Serranía del Baudó, una delle più basse e strette catene montuose della Colombia, prossima al confine con Panama e delimitata dal corso del fiume Atrato, che fa parte della zona denominata Chocó biogeográfico e che possiede uno dei climi più piovosi del mondo.
La Cordillera Central presenta numerose vette e vulcani, tra i quali il Puracé, il Nevado del Huila, che con i suoi 5.700 metri sul livello del mare e la vetta più elevata delle Ande in Colombia), il Nevado del Ruiz (5.321 m), il Nevado del Tolima (5.200 m), il Nevado de Santa Isabel (5150 m), il Nevado del Cisne, il Nevado del Quindío e la Serranía San Lucas; tra queste montagne si trova la Valle d’Aburrá.
Il punto più elevato della Colombia è il Pico Cristóbal Colón, nella Sierra Nevada de Santa Marta, con un’altezza di 5.775 m. s. l. m. La Sierra Nevada è divisa dalla catena andina dalla Sierra di Macuira che si trova nella penisola de la Guajira.
Le montagne più alte della Colombia si segnalano per due curiosità: il Picco Cristoforo Colombo e il Picco Simón Bolívar sono entrambe a 5.575 m s.l.m. e tutte e due sono le più alte cime della Terra le cui pendici danno direttamente sul mare (litoranee).
Dal punto di vista idrografico la Colombia è uno dei paesi con le maggiori risorse idriche, e sul suo territorio si trovano cinque grandi bacini idrografici che svuotano le loro acque rispettivamente nel Mar dei Caraibi, nell’Orinoco, nel Rio delle Amazzoni, nell’oceano Pacifico e nel fiume Catatumbo, quest’ultimo formato dai fiumi che discendono verso il Lago di Maracaibo. I principali fiumi della Colombia sono Caquetá, Magdalena, Cauca e Atrato.
Il clima della Colombia, anche per via delle differenze altimetriche e latitudinali, varia dalle condizioni estreme di freddo, presenti nei ghiacciai andini, ai climi più caldi presenti sul livello del mare, con due stagioni asciutte e due di pioggia influenzate dai venti alisei e dalla zona di convergenza intertropicale, a loro volta influenzati dagli effetti di El Niño e La Niña.

Dal punto di vista ambientale la Colombia è una nazione con gravi problemi di inquinamento e di degrado ambientale.
Il 9% del territorio è protetto. Trattati ambientali a cui la Colombia ha aderito: Ramsar (protezione aree umide), CITES, Basilea (rifiuti tossici), protocollo di Montréal (emissione di CFC), CBD (biodiversità).
Secondo un rapporto del WWF, quasi la metà degli ecosistemi colombiani sono in condizioni critiche o in pericolo. Inoltre, delle 1.853 specie vegetali valutate, 665 (36%) sono a rischio di estinzione, mentre delle 284 specie animali terrestri valutate, 41 sono in grave pericolo, 112 sono a rischio e 131 sono vulnerabili. Secondo il WWF, il degrado ambientale in Colombia è dovuto all’estrazione di petrolio e minerali e molte aziende responsabili sono straniere.

Flora –
Tra i fiori della Colombia figurano le orchidee, i “fiori nazionali”. Esse crescono praticamente in tutte le regioni e zone climatiche del territorio, dalle dune sabbiose affacciate sul mare, alle ventose regioni montane sopra il limite della vegetazione arborea ma la zona che offre la maggior varietà di orchidee è Antioquia. Per quanto riguarda le piante, una delle più incredibili dell’Amazzonia è la Victoria amazzonica, una specie di ninfea dalle foglie rotonde che è abbastanza forte da sostenere addirittura un bambino. Esiste anche la frailejones, una pianta dalle foglie larghe, di un colore che va dall’argento all’oro, sistemate a forma di rosetta. La flora della Colombia è estremamente ricca, vi sono 34 parchi nazionali, 8 zone di dimensioni più ridotte chiamate Santuarios de fauna y flora, 2 riserve ed 1 zona naturale; il tutto protetto da un organismo nazionale chiamato Inderena (Istituto Nazionale delle Risorse Naturali Rinnovabili e dell’Ambiente), un ramo del Ministero dell’Agricoltura. Il ministero dell’Ambiente, creato nel 1994, ha preso a sé la gestione dei parchi nazionali attraverso il dipartimento dell’Unità Amministrativa speciale del Sistema dei parchi nazionali, che lavora in collaborazione con le organizzazioni locali. La prima riserva naturale fu quella della Cueva de los Guàcharos, del 1960.

Fauna –
La Colombia occupa il primato mondiale per la sua varietà di uccelli, che vanno dall’enorme condor andino al minuscolo colibrì. Vi si trova una gran varietà di macachi, pappagalli e tucani. Si ha inoltre notizia di una moltitudine di specie acquatiche come gli ibis, gli aironi, i pellicani e i fenicotteri ma anche, tra i pesci, il famoso piranha e l’anguilla elettrica. Per di più possiede una varietà enorme di anfibi, rettili, pipistrelli, roditori e insetti, fra questi ultimi risaltano le farfalle e gli scarabei. Infine il territorio ospita la tipica fauna delle foreste pluviali: giaguari, armadilli, ocelot, pecari, cervi, scimmie, serpenti, orsi. Tipico il formichiere e l’orso dagli occhiali.

Guido Bissanti




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