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Astragalus creticus

Astragalus creticus

L’Astralago cretese (Astragalus creticus Lam.) è una specie arbustiva appartenente alla famiglia delle Fabaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Fabales, Famiglia Fabaceae, Sottofamiglia Faboideae, Tribù Galegeae e quindi al Genere Astragalus ed alla Specie A. creticus.

Etimologia –
Il termine Astragalus proviene da astrágalus, una leguminosa citata da Plinio (forse dal greco ἀστράγαλοϛ astrágalos astragalo, aliosso, tallone, vertebra, un osso utilizzato da greci e romani per ottenere anche dadi da gioco a cui si richiama la forma spigolosa dei semi (secondo A. Gentil e Dave’s Garden) opputre delle radici nodose (secondo D. Gledhill e Flowers in Israel). Secondo A.Neill, il nome deriverebbe invece da ἀστήρ astér astro, stella e da γάλα gála latte, per la forma e colore del fiore e perché si riteneva che incrementasse la produzione di latte delle capre che se ne cibano, come anche il nome comune inglese Milk vetch sembrerebbe confermare).
L’epiteto specifico creticus proviene dall’antico greco Κρήτη Krētē Creta: dell’isola di Creta, cretese.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Astralago cretese è una specie endemica dell’isola di Creta dove è confinato ai tre massicci principali, dove è comune mentre è assente nella zona di Lefka Ori o Madàres, la catena montuosa situata nella parte occidentale di Creta.
Il suo habitat è quello dei pendii rocciosi asciutti dai 700 ai 1400-2300 m. s.l.m., generalmente su suoli calcarei, in consociazione con specie xerofile e spinose.

Descrizione –
L’Astragalus creticus è un arbusto deciduo di bassa statura, spinoso con steli densamente ramificati che forma un cuscino largo e spinoso alto 10-30 cm.
Le foglie sono paripennate ed il rachide termina con una spina acuta.
I fiori sono di colore giallo di 10-12 mm, e disposti a coppie all’ascella delle foglie; la conformazione è quella tipica delle leguminose.
La specie è ermafrodita (ha organi sia maschili che femminili) ed è impollinata da api, lepidotteri (falene e farfalle).
Il periodo di fioritura è tra fine giugno e metà agosto.
I frutti sono dei legumi di circa 5 mm, ovoidi-ellissoidi, coperti di peli lunghi e ispidi.

Coltivazione –
L’astragalo cretese è un arbusto che cresce in aree subaride con una precipitazione annuale non superiore a 500 mm, con un periodo secco pronunciato di circa quattro mesi in estate e la maggior parte delle precipitazioni in inverno. È possibile coltivarlo al di fuori di questo habitat, specialmente nei climi più continentali. Nei climi umidi, anche se è probabile che tolleri le basse temperature, è improbabile che abbia successo se sia l’estate che l’inverno sono eccessivamente piovosi a meno che il terreno non sia molto ben drenato.
Questa specie predilige un terreno ghiaioso con una piccola percentuale di terra fine; il terreno deve essere asciutto ben drenato ed in posizione soleggiata.
La pianta è intollerante al trapianto per cui è meglio collocarla direttamente nella sua posizione definitiva.
Come altre piante dello stesso genere produce una gomma adragante il cui colore e consistenza varia, sia all’interno che tra le specie, dal bianco al marrone giallastro. La gomma della migliore qualità è a nastro e traslucida. Il colore della gomma, la sua quantità e la sua forma dipendono dalla specie, dalle tecniche e dalle condizioni di raccolta.
Le piante vengono generalmente sfruttate dopo il loro secondo anno di crescita e hanno una durata redditizia per la produzione di gomma di circa 7 anni.
Questa specie ha una relazione simbiotica con alcuni batteri del suolo, questi batteri formano noduli sulle radici e fissano l’azoto atmosferico. Parte di questo azoto viene utilizzato dalla pianta in crescita, ma alcuni possono anche essere utilizzati da altre piante che crescono nelle vicinanze.

Usi e Tradizioni –
L’ Astragalus creticus produce, soprattutto dalle sue radici una gomma adragante che viene utilizzata principalmente nell’industria alimentare principalmente come agente addensante, principalmente in gelati, caramelle, sciroppi, gelatine, condimenti per insalata e maionese.
La gomma adragante ha potere mucillaginoso ed emulsionante.
A volte viene usata come rimedio per la tosse e viene comunemente usata nell’industria farmaceutica nella fabbricazione di pillole, compresse e alcuni medicinali. Il suo principale ruolo medicinale è come una mucillagine per sospendere polveri pesanti insolubili in acqua come preparazioni di bismuto o zinco.
La gomma adragante gengivale contiene dal 20-30% di una frazione idrosolubile chiamata tragacantina (composta da acido tragacantico e arabinogalattano). Contiene inoltre dal 60 al 70% di una frazione insolubile in acqua chiamata bassorina.
L’acido tragacantico è composto da acido D-galatturonico, D-xilosio, L-fruttosio, D-galattosio e altri zuccheri.
La tragacantina è composta da acido uronico e arabinosio; si dissolve in acqua per formare una soluzione colloidale viscosa.
Questa gomma viene altresì utilizzata dall’industria tessile in cui la gomma viene utilizzata come addensante nella preparazione di coloranti bolliti per la stampa di calici, nell’applicazione di coloranti tessili, per il dimensionamento di filati e fili e nella vestizione di tessuti di seta e pizzi. È anche usata nel settore della stampa; nella produzione di fiammiferi; la preparazione di materie plastiche; colla e simili; per fornire la lucentezza in colori ad acqua e inchiostro; in profumeria; fabbricazione di matite e nell’industria della carta come agente legante.
Nell’industria cosmetica viene utilizzata in creme da bagno, gelatine, lozioni, creme dentali, ecc. Viene anche utilizzata nella produzione di tipi superiori di sapone.
Può essere usata come sostituta dell’agar nella preparazione di sostanze nutritive.
La gomma adragante può talvolta essere usata come combustibile nelle aree in cui il legno scarseggia.
Come altre piante dello stesso genere questa pianta contiene glicosidi tossici e può accumulare livelli tossici di selenio se coltivata in terreni relativamente ricchi di tale elemento.

Modalità di Preparazione –
L’Astralago cretese è una pianta che viene utilizzata da tempo nella medicina popolare per casi di tosse anche in forma di sciroppi e trova svariati impieghi: da quelli farmaceutici a quelli alimentari.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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