Un Mondo Ecosostenibile
PesciSpecie Animali

Tetrapturus belone

Tetrapturus belone

L’aguglia imperiale (Tetrapturus belone Rafinesque, 1810) è un pesce di mare di grossa taglia appartenente alla famiglia degli Istiophoridae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Phylum Chordata,
Classe Actinopterygii,
Ordine Perciformes,
Famiglia Istiophoridae,
Genere Tetrapturus,
Specie T. belone.
Sono sinonimi i termini:
– Histiophorus belone;
– Makaira belone;
– Scheponopodus prototypus;
– Skeponopodus typus.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’aguglia imperiale è un pesce endemico del mar Mediterraneo, maggiormente presente nella regione centrale. Questo areale è singolare dato che in genere i pesci endemici del Mediterraneo sono piccole specie costiere e bentoniche e non grandi animali pelagici. È da sempre ben conosciuto nella regione dello stretto di Messina mentre era molto meno comune negli altri mari italiani.
Da qualche anno, forse a causa del riscaldamento globale, ha ampliato verso nord il suo areale; è presente nel Mediterraneo, nello Jonio, nel Tirreno e nell’Adriatico meridionale.
Si tratta di una specie migratoria che compare negli stessi luoghi sempre nello stesso periodo, con un’abitudine di vita pelagica; vive al largo in acque aperte senza nessun rapporto con il fondo e si trova solo occasionalmente vicino alla costa.
È una specie epipelagica che è in grado di spingersi sino a 200 m di profondità, ma preferisce restare tra il termoclinio e la superficie.

Descrizione –
Il Tetrapturus belone, ha un corpo con forma di cilindro (i giovani individui sono più compressi lateralmente) che si restringe verso la pinna codale.
Le squame sono piccolissime e incapsulate nell’epidermide. Alla base della codale vi sono due modeste chiglie laterali, contro una sola per il pescespada, da cui differisce anche per la presenza delle pinne ventrali. Il rostro è robusto e non schiacciato.
Le mascelle non hanno denti. Sui palatini; vi sono delle placche munite di piccoli denti.
La prima pinna dorsale ha i primi 4 raggi alti e gli altri decrescenti; la seconda, con sei raggi, è separata dalla prima ed alla stessa altezza dell’anale. La codale è grande, falcata e semilunare con i lobi stretti. Le pettorali sono corte e falcate. Le ventrali sono filiformi e composte da 1 raggio spinoso e quattro molli saldati fra di loro.
È molto simile al marlin bianco, raro nel Mediterraneo ma ha il lobo della pinna dorsale appuntito anziché arrotondato, pinne pettorali molto più corte, rostro più corto.
La livrea è grigio-blu scuro, talvolta quasi nero sul dorso e bianco sul ventre, con le due colorazioni separate da una linea netta.
Raggiunge, e supera, i 2 metri di lunghezza e i 50 kg di peso.

Biologia –
L’aguglia imperiale è una specie pelagica migratoria con una riproduzione che avviene nel periodo primaverile e estivo.
Le uova e le larve sono pelagiche.
I giovani hanno pinna dorsale unica e molto alta come il pesce vela.

Ruolo Ecologico –
Il Tetrapturus belone è un animale solitario. Quasi tutti gli esemplari sono accompagnati da una o più remore della specie Remora osteochir.
Tra le specie simili si ricorda il marlin atlantico (Tetrapturus georgii (Lowe, 1841), specie tipica dell’Oceano Atlantico orientale che talvolta penetra nel mar Mediterraneo. È molto simile all’aguglia imperiale, da cui si distingue soprattutto per le pinne pettorali molto più lunghe.
Il Tetrapturus belone si nutre di pesci e di cefalopodi pelagici. Le sue prede più frequenti sono costardelle, aguglie e clupeidi.
È un pesce soggetto alla pesca sia di pescatori professionisti che lo catturano sia con le reti che con palamiti o fiocine, utilizzando gli stessi attrezzi utilizzati per il pesce spada. È comprensibilmente apprezzato anche dai pescatori sportivi. Si pesca soprattutto a traina. Le carni sono ottime, simili a quelle del pesce spada.
Nello stretto di Messina da luglio a settembre vengono catturati con le fiocine dalla passerella delle feluche.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Louisy P., 2016. Guida all’identificazione dei pesci marini d’Europa e del Mediterraneo. Il Castello Editore, Milano.
– Nikiforos G., 2008. Fauna del Mediterraneo. Giunti Editore, Firenze.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *