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Swertia japonica

Swertia japonica

Il Senburi (Swertia japonica (Schult.) Makino) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Gentianaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Ordine Gentianales,
Famiglia Gentianaceae,
Genere Swertia,
Specie S. japonica.
È basionimo il termine:
– Gentiana japonica Schult.;
Sono sinonimi i termini:
– Frasera japonica (Schult.) Toyok.;
– Ophelia japonica (Schult.) Griseb.;
– Ophelia japonica f. littoralis (Hid.Takah.) Toyok. & Y.Toyok.;
– Swertia japonica var. littoralis Hid.Takah.;
– Swertia rotata Thunb.;
– Synallodia japonica Raf..
All’interno di questa specie si riconoscono le seguenti varietà:
– Swertia japonica var. japonica;
– Swertia japonica var. latifolia Konta.

Etimologia –
Il termine Swertia è in onore di Emmanuel Swart, un giardiniere olandese autore di un Florilegium nei primi anni del diciassettesimo secolo.
L’epiteto specifico japonica è in riferimento all’areale giapponese e quindi alla sua origine.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Swertia japonica è una pianta di origine giapponese dove cresce allo stato naturale ma presente come coltivata anche in altri piccoli areali, come in Cina o nella costa orientale degli Stati Uniti.
Il suo habitat è quello dei pendii soleggiati e boschetti nelle pianure e nelle colline di tutto il Giappone.

Descrizione –
La Swertia japonica è una pianta erbacea monocarpica, che vive da uno a tre anni prima della fioritura e muore dopo la fioritura.
Raggiunge un’altezza di 0,20 metri.
Il fusto è eretto.
I fiori sono piccoli, numerosi, tetrameri, raccolti in pannocchie con petali larghi, biancastri. Il calice è gamofillo con quattro lobi. Gli stami sono 4, di fronte a lobi della corolla, alla base della corolla. L’ovario è uniloculare e 2 stigma.
Il frutto è una capsula a forma di uovo.
I semi sono numerosi, molto piccoli, di colore marrone scuro.

Coltivazione –
La Swertia japonica è una pianta che viene raccolto in natura per uso locale come alimento e medicinale.
La pianta viene coltivata in Giappone ed in Cina come erba medicinale.
Questa pianta richiede una relazione simbiotica con i batteri del suolo.
Cresce bene in suoli umidi, ricchi di humus, e zone con presenza di acqua.
Inoltre, dal punto di vista climatico, cresce meglio nelle zone con estati fresche.
La propagazione avviene per seme.
La semina va effettuata in primavera a temperature non superiori a 10 °C in un terreno ricco di humus.
Le piantine vanno poi trapiantate in tarda primavera.

Usi e Tradizioni –
La Swertia japonica è una pianta che vanta usi medicinali ma le cui foglie tenere potrebbero essere consumate cotte.
Questa pianta è considerata una delle erbe medicinali più popolari in Giappone ed è l’erba giapponese più amara. Senburi, chiamato anche ‘touyaku’ nella medicina tradizionale, significa letteralmente ‘ancora amaro dopo mille infusioni’. Viene usata per il trattamento di malattie gastrointestinali, diarrea e mal di pancia e anche come stimolante digestivo. I componenti principali del Senburi sono saponine dal sapore amaro come swertiamarina, sweroside, amarogentina, amaroswerina e gentiopicroside. Tra questi, l’amaroswerina è uno dei prodotti naturali più amari.
Il gentiopicroside è contenuto anche nella radice di Gentiana lutea e ha effetti gastroprotettivi. Ha una struttura secoiridoide, che è un costituente comune nei membri della famiglia delle Gentianaceae.
Tutta la pianta è amara e stomachica.

Modalità di Preparazione –
La Swertia japonica è una pianta utilizzata nella medicina tradizionale Giapponese soprattutto per i disturbi digestivi.
Di questa pianta si utilizza sia la radice che l’intera pianta.
Si preparano infusi e decotti a secondo dell’utilizzo che se ne fa.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/57091848/original.jpg
http://n2t.net/ark:/65665/m377fffcc3-4a7b-4c78-a9fd-1fae46d6ad14

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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