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Rheum officinale

Rheum officinale

Il Rabarbaro officinale o Rabarbaro cinese (Rheum officinale L.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Polygonaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Caryophyllidae,
Superordine Polygonanae,
Ordine Polygonales,
Famiglia Polygonaceae,
Sottofamiglia Polygonoideae,
Tribù Rheeae,
Genere Rheum,
Specie R. officinale.
È sinonimo il termine:
– Rheum baillonii F.Heim;
– Rheum officinale Baill..

Etimologia –
Il termine Rheum proviene da rheu radice; per antonomasia rheu barbarum radice dei barbari, da cui rabarbaro.
L’epiteto specifico officinale viene da offícina laboratorio medioevale: piante usabili in farmaceutica, erboristeria, liquoristica, profumeria e simili.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Rabarbaro officinale è una pianta endemica della Cina sudorientale, dove si trova nelle province di Guizhou, Henan sudoccidentale, Hubei occidentale, Shaanxi, Sichuan, Yunnan e forse Fujian.
Il suo habitat è quello delle aree di sottobosco di colline e foreste ad altitudini di 1200 – 4000 metri nella Cina occidentale.

Descrizione –
Il Rheum officinale è una pianta perenne con un robusto rizoma carnoso da cui viene emesso ogni anno un nuovo apparato vegetativo che può raggiungere altezze anche superiori ai 200 cm.
Le foglie sono di grandi dimensioni, in gran parte riunite in una rosetta basale, disposte con fillotassi alternata, con piccioli lunghi cilindrici e carnosi e lembo variabile da ovato-cordato a reniforme, semplice o palmato-lobato. Il margine è intero o dentato, più o meno ondulato.
I fiori sono bisessuali, riuniti in pannocchie terminali lungamente peduncolate che possono raggiungere alcuni decimetri di lunghezza. I singoli fiori hanno simmetria raggiata, con perigonio composto da sei tepali di colore bianco o giallastro. Stami in numero di 6 o 9. L’ovario è supero, contenente un solo ovulo.
Il frutto è una noce trigona con spigoli prolungati in un’ala membranosa.

Coltivazione –
Il Rheum officinale è una pianta che viene raccolta in natura, da secoli, per uso locale come cibo, medicina e fonte di materiali.
Si presta facilmente alla coltivazione ma preferisce un terreno profondo, fertile, moderatamente pesante, ricco di humus, che trattiene l’umidità, ben drenato, al sole o in mezz’ombra; cresce bene anche in terreni argillosi pesanti.
Resiste a temperature fino a circa -20 °C.
Le piante possono essere coltivate distanziate di circa 1,8 metri l’una dall’altra in ogni direzione.
La pianta si ibrida facilmente con altri membri di questo genere.
Viene coltivata come pianta medicinale in Cina.
La propagazione avviene per seme. La semina va effettuata anche in primavera in semenzai non riscaldai.
Le piantine, in zone fredde, vanno fatte crescere in vasi e trapiantati l’anno successivo.
Si può propagare anche per divisione all’inizio della primavera o dell’autunno. Il portainnesto deve contenere almeno un germoglio su ogni divisione. Le divisioni più grandi possono essere piantate direttamente nelle loro posizioni permanenti.

Usi e Tradizioni –
Il Rheum officinale, in cinese è chiamato yào yòng dà huáng (cinese:药用大黄), che letteralmente significa rabarbaro medicinale. È una pianta che è utilizzata nella medicina tradizionale cinese. Viene considerata come una specie di erba “fredda”, usateacome lassativo nei pazienti con stitichezza, talvolta accompagnate da febbre e persino delirio. Si pensa che i rabarbari possano migliorare la cattiva circolazione, essendo particolarmente utili per rimuovere gli aggregati corporei derivanti da una cattiva circolazione.
Inoltre nella medicina tradizionale cinese, R. officinale, in combinazione con una grande varietà di altre erbe, è stato utilizzato per il trattamento dell’epatite B, sebbene i risultati siano risultati inconcludenti.
Questa pianta ha una lunga e comprovata storia di utilizzo come erba; il suo effetto principale è un effetto positivo e riequilibrante sull’intero sistema digestivo. È una delle erbe più utilizzate nella medicina cinese.
La radice è anticolesterolemica, antisettica, antispasmodica, antitumorale, aperiente, astringente, colagoga, emolliente, diuretica, lassativa, purgativa, stomachica e tonica.
Le radici contengono antrachinoni, che hanno un effetto purgante, e anche tannini e sostanze amare che hanno un effetto astringente opposto.
Secondo un rapporto la pianta contiene l’1,3% di rutina; questo non specifica quale parte della pianta, anche se è probabile che siano le foglie.
Se assunto a piccole dosi, agisce come tonico astringente per l’apparato digerente, mentre dosi maggiori agiscono come un blando lassativo.

Modalità di Preparazione –
Il Rheum officinale è una pianta di cui si fa impiego sia in campo alimentare ma soprattutto medicinale.
Il picciolo fogliare è commestibile sia crudo che cotto. In Indonesia, specialmente a Giava, dove è noto come klembak, di solito viene essiccato e mescolato con tabacco e incenso per creare una rokok klembak menyan, una tradizionale sigaretta di incenso giavanese.
Per uso medicinale si utilizza la radice. Questa viene assunta internamente nel trattamento di costipazione cronica, diarrea, disturbi al fegato e alla cistifellea, emorroidi, problemi mestruali ed eruzioni cutanee dovute ad un accumulo di tossine.
Questo rimedio non è prescritto alle donne in gravidanza o in allattamento, né ai pazienti con ostruzione intestinale.
Per via esterna la radice viene usata nel trattamento delle ustioni.
Le radici vengono raccolte in ottobre da piante che hanno almeno sei anni, quindi vengono essiccate per un uso successivo.
Dalla radice essiccata si prepara un rimedio omeopatico che è usato soprattutto nel trattamento della diarrea nei bambini in fase di dentizione.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
http://dryades.units.it/dryades/plants/foto/TS137570.jpg

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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