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Phyllanthus acidus

Phyllanthus acidus

L’albero di uva spina (Phyllanthus acidus (L.) Skeels) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Phyllanthaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
(clade) Angiosperme,
(clade) Mesangiosperme,
(clade) Eudicotiledoni,
(clade) Eudicotiledoni centrali,
(clade) Superrosidi,
(clade) Rosidi,
(clade) Eurosidi,
(clade) COM,
Ordine Malpighiales,
Famiglia Phyllanthaceae,
Genere Phyllanthus,
Specie P. acidus.
È basionimo il termine:
– Averrhoa acida L.
Sono sinonimi i termini:
– Averrhoa frondosa Salisb.;
– Cicca acida (L.) Merr.;
– Cicca acidissima Blanco;
– Cicca acidua (L.) Merr.;
– Cicca disticha L.;
– Cicca nodiflora Lam.;
– Cicca racemosa Lour.;
– Diasperus acidissimus (Blanco) Kuntze;
– Phyllanthus acidissimus (Blanco) Müll.Arg.;
– Phyllanthus cicca Müll.Arg.;
– Phyllanthus cicca subsp. bracteosa Müll.Arg.;
– Phyllanthus cicca var. bracteosa Müll.Arg.;
– Phyllanthus cochinchinensis (Lour.) Müll.Arg.;
– Phyllanthus distichus (L.) Müll.Arg.;
– Phyllanthus distichus f. nodiflorus (Lam.) Müll.Arg.;
– Phyllanthus distichus subsp. nodiflorus (Lam.) Müll.Arg.;
– Phyllanthus longifolius Jacq.;
– Tricarium cochinchinense Lour..

Etimologia –
Il termine Phyllanthus proviene dai termini greci “phyllon”, cioè foglia e “anthos”, cioè fiore, in riferimento ai fiori che in alcune specie appartenenti al genere nascono sui fusti piatti (cladodi) simili a foglie.
L’epiteto specifico acidus proviene latino “acidus”, cioè acido in riferimento al sapore decisamente acido dei frutti.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Phyllanthus acidus è una pianta la cui origine è incerta, tuttavia potrebbe aver avuto origine in Madagascar. È stato trovato presto in altre parti dell’Asia meridionale; secondo Eduardo Quisumbing fu portato nelle Filippine in epoca preistorica. Si diffuse attraverso l’Oceano Indiano fino all’isola di Riunione e alle Mauritius e attraversò il Pacifico fino alle Hawaii. Si espanse fino ai Caraibi nel 1793, quando William Bligh portò la pianta da Timor alla Giamaica.
Questa specie tropicale o subtropicale si trova in tutta l’Asia e anche nella regione dei Caraibi, nell’America centrale e meridionale.
Nel dettaglio l’albero è comune a Guam, Micronesia, Vietnam del Sud, Laos, Malesia peninsulare settentrionale, India, nel Bengala occidentale e Bangladesh e in Marathi. Si trova ancora nelle Filippine e, se non ampiamente, in Cambogia e Tailandia.
Negli Stati Uniti, si trova alle Hawaii e, occasionalmente, nelle parti meridionali del Texas, della Florida. Si trova anche a Porto Rico, Ecuador, El Salvador, Nicaragua, Messico, Colombia, Venezuela, Guyana, Suriname, Isole Vergini americane, Perù e Brasile.
Il suo habitat è quello delle formazioni forestali costiere, boschi aridi e su suoli calcarei.

Descrizione –
Il Phyllanthus acidus è una pianta che cresce in forma di arbusto o piccolo albero deciduo alto fino a circa 8 m.
Il tronco alla base misura da 15 a 18 cm di diametro, con corteccia grigio-verdastra, fessurata.
La chioma è densa, formata da rami nodosi spogli con all’apice gruppi di rami piuttosto sottili, lunghi fino a 30 cm, portanti foglie alterne ellittiche con apice appuntito, di colore verde leggermente lucido superiormente, verde bluastro inferiormente.
Le foglie sono lunghe fino a 7 cm, sono poste su un corto picciolo, e disposte su due file dando l’impressione di un’unica foglia composta.
I fiori, maschili, femminili e a volte ermafroditi, sono riuniti insieme in racemi composti, lunghi 6-12 cm, che nascono nella parte terminale dei rami privi di foglie, raramente all’ascella delle foglie, sono piccoli, 3-5 mm di diametro, e rossastri.
I frutti sono numerosi e compatti, molto appariscenti nell’insieme, sono cerosi, tondeggianti, con un diametro di 1-2,5 cm, leggermente appiattiti superiormente e inferiormente, di colore verde o giallo pallido a maturità, e presentano 6-8 prominenze longitudinali; la polpa (mesocarpo) è acquosa e decisamente acida, l’endocarpo è duro con all’interno tre celle contenenti generalmente due semi ciascuna.

Coltivazione –
Il Phyllanthus acidus è una pianta che viene occasionalmente coltivata come specie da giardino nelle zone tropicali per i suoi frutti e come pianta ornamentale.
Cresce bene ai tropici a basse e medie altitudini in luoghi con una stagione secca breve o prolungata. Predilige le pianure tropicali calde e umide. Fiorisce dal livello del mare fino a quota 1.500 – 1.800 metri.
Si segnala che l’intervallo di temperatura per la crescita è compreso tra 14 e 35 °C, con un valore ottimale compreso tra 20 e 29 °C.
Si stima che l’intervallo annuale delle precipitazioni per la crescita sia compreso tra 700 e 4.200 mm, con un valore ottimale compreso tra 1.500 e 2.500 mm.
Richiede una posizione in pieno sole o in ombra parziale, ma non è esigente per quanto riguarda le esigenze del suolo. Cresce bene nelle zone aride ma preferisce crescere in un sito umido, sebbene le piante consolidate siano resistenti alla siccità.
È una pianta da frutto e ornamentale ampiamente coltivata, la pianta talvolta sfugge alla coltivazione e si naturalizza. Secondo alcuni rapporti può diventare invasiva.
Le piantine crescono rapidamente e possono dare frutti già a 2 – 3 anni.
La pianta può fiorire e produrre frutti per gran parte dell’anno, anche se generalmente ci sono due periodi all’anno in cui i frutti vengono prodotti in abbondanza.
I fiori sono portati in grappoli composti da fiori maschili, femminili o ermafroditi.
I frutti spesso si aprono in modo esplosivo disperdendo i loro semi.
Inoltre, siccome il frutto non si ammorbidisce a maturazione, viene raccolto quando comincia a cadere.
Il frutto viene talvolta venduto nei mercati locali.
La pianta si riproduce generalmente per seme, che germina da uno a quattro mesi, con la prima fruttificazione che avviene tra il secondo e il quarto anno di età, ma anche per talea non lignificata, con radicamento piuttosto lento, e margotta.

Usi e Tradizioni –
Il Phyllanthus acidus è una pianta conosciuta con molti nomi locali; tra questi si riportano: country gooseberry, damsel, gooseberry tree, indian goose- berry, malay gooseberry, otaeithe gooseberry, sour cherry, star goose- berry, tahitian gooseberry (inglese); cerisier de Tahiti, cherimbillier, pomme-surelle, surelle, surette (francese); cerejeira-do-Tahiti (portoghese); cereza amarilla, cerezo agrio, ciruela corteña, grosella, grosellero, guinda, manzana-estrella (spagnolo); stachelbeerbaum (tedesco).
Diverse parti della pianta vengono utilizzate per il cibo. In Bangladesh, India e Indonesia si mangiano le foglie cotte. Anche se il frutto viene consumato fresco e talvolta viene utilizzato come condimento per altri piatti in Indonesia, è generalmente considerato troppo acido per essere mangiato da solo nella sua forma naturale e viene ulteriormente lavorato. È candito nello zucchero o marinato sotto sale, utilizzato nel chutney, nel condimento o nelle conserve. Nelle Filippine viene utilizzato per produrre aceto e consumato crudo, imbevuto di sale o soluzione di sale e aceto e venduto lungo la strada. Viene anche candito, solitamente conservato in barattoli con sciroppo. In Malesia li trasformano in uno sciroppo. Liberamente zuccherato, viene utilizzato anche per preparare succhi di frutta. In Thailandia viene utilizzato come ingrediente per preparare il Som tam, per preparare i sottaceti, farli bollire nello sciroppo (Ma-Yom Chuam).
Inoltre la pianta viene utilizzata anche in medicina. Le foglie pepate vengono utilizzate per preparare un impiastro per curare sciatica, lombalgia e reumatismi (ma è stato osservato che causano abbassamento della pressione sanguigna se combinate con nitrati), mentre i semi vengono utilizzati come catartico e la radice, se preparata con cura, come un purgante. Lo sciroppo viene utilizzato per medicare lo stomaco e in India il frutto viene consumato come potenziatore del sangue per il fegato; un lehyam, nellikai lekiyam, per il quale l’ingrediente saliente è il frutto dell’uva spina, viene offerto ai bambini per potenziare la loro immunità.
Tra gli altri usi si ricorda che sebbene il legno sia forte e durevole se trattato adeguatamente, l’albero non è grande e viene raramente raccolto per produrre legname. Se raccolto viene utilizzato per piccoli oggetti come utensili. In India, la corteccia della radice viene talvolta utilizzata come agente conciante.
Inoltre il succo della corteccia della radice è debolmente velenoso.
La pianta, da un punto di vista fitochimico, contiene acido 4-idrossibenzoico, acido caffeico, adenosina, kaempferolo e acido ipogallico.

Modalità di Preparazione –
Il Phyllanthus acidus è una pianta che trova impiego soprattutto in campo alimentare che medicinale.
I frutti si consumano crudi o cotti.
I frutti maturi possono essere consumati freschi ma solitamente vengono cosparsi di sale per neutralizzare l’acidità. Sono ricchi di vitamina C dal sapore molto acido, è più spesso utilizzati nei condimenti o nei chutney, oppure cotti come condimento nei dolci.
Il frutto è talvolta usato come sostituto del tamarindo.
Le foglie vengono cotte come verdura ed hanno un sapore neutro o delicato, ma alquanto fibroso.
In campo medicinale la radice viene utilizzata come purgante attivo.
Si prende un infuso della radice per alleviare l’asma.
Un estratto della radice viene utilizzato per curare le malattie della pelle, soprattutto per alleviare il prurito.
Le foglie sono usate come uno degli ingredienti in un rimedio tailandese per controllare la febbre.
Sull’orticaria si applica un decotto di foglie.
Un infuso di foglie viene utilizzato come aiuto dietetico per le persone che sono a dieta e desiderano rimanere magre.
Al lattice vengono attribuite attività emetiche e purgative.
La corteccia viene riscaldata con olio di cocco e spalmata sulle eruzioni su piedi e mani.
Un decotto della corteccia viene utilizzato per curare il catarro bronchiale.
I frutti vengono utilizzati come lassativi e vengono anche assunti come tonico epatico per arricchire il sangue.
Il succo del frutto viene instillato negli occhi per curare i disturbi oculari.
I semi sono catartici.
Tra gli altri usi si riporta che la corteccia viene utilizzata in India come agente conciante.
Un estratto della pianta ha mostrato attività nematocida contro il nematode del legno di pino, Bursaphelenchus xylophilus.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/134249305/original.jpeg
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/ed/Phyllanthus_acidus_Blanco2.303-cropped.jpg

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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