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Nezara viridula

Nezara viridula

La cimice verde (Nezara viridula Linnaeus, 1758) è un insetto fitofago della famiglia dei Pentatomidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Phylum Arthropoda, Classe Insecta, Ordine Rhynchota, Sottordine Heteroptera, Infraordine Pentatomomorpha, Superfamiglia Pentatomoidea, Famiglia Pentatomidae e quindi al Genere Nezara ed alla Specie N. viridula.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Nezara viridula probabilmente è originaria dell’Etiopia, ma oramai diffusa in tutto il mondo. Si tratta di una cimice molto polifaga e diffusa praticamente in tutto il territorio nazionale.

Morfologia –
Le neanidi della Nezara viridula sono quasi nere, punteggiate di bianco; le ninfe, in funzione all’età, possono avere il pronoto nerastro o verdastro; il resto del corpo è di colore verde esclusa una zona dorsale al centro dell’addome che si presenta maculata di bianco e nerastro. La livrea di questo insetto è completata da tipiche macchie bianche poste in file longitudinali ai bordi del corpo; spesso si può presentare una punteggiatura marginale rossastra. Questo insetto, come molti Eterotteri, possiede ghiandole odorifere che emettono un odore abbastanza fastidioso. Queste ghiandole, hanno un’azione repellente, così che i predatori, non le infastidiscano. Proprio per questo motivo la cimice verde non ha molti nemici naturali, e i pochi che ha predano le sue uova anziché l’esemplare adulto. Può essere confusa con la Palomena prasina ma se ne distingue per le callosità biancastre alla base dello scutello che sono assenti in P. prasina.

Attitudine e Ciclo biologico –
La Nezara viridula possiede una elevata polifagia, su specie vegetali appartenenti a oltre 30 famiglie, sia monocotiledoni sia dicotiledoni. Tra i principali fattori limitanti alla sua diffusione in zone temperate è il freddo dell’inverno (con maggiore resistenza al freddo delle femmine). Negli ultimi decenni, la specie ha esteso il suo areale (forse a causa dei cambiamenti climatici) più a Nord, ed è ben rappresentata nel Nord-Ovest italiano in zone di pianura dove la temperatura media di gennaio non supera 1,5 °C. la Nezara viridula trascorre l’inverno tra le foglie secche, tra le siepi, aspettando che il clima primaverile consenta loro di iniziare le attività. La loro riproduzione inizia con la deposizione delle uova, causando danni per le punture sulle piante ospiti. Le uova si schiudono (in base alla temperatura) tra i 5 e i 21 giorni. Per il controllo di questo insetto si possono adottare alcuni criteri di agroecologia come descritti nella scheda seguente.

Ruolo Ecologico –
Gli adulti della Nezara viridula, insieme alle forme giovanili della seconda generazione, sono i maggiori responsabili delle infestazioni, soprattutto sul pomodoro (per questo viene chiamata anche cimice del pomodoro). I danni sono causati soprattutto alle coltivazioni intensive, in quanto la monocoltura del pomodoro genera delle ottime condizioni per la prolificazione della cimice. Il danno è sia sulle foglie che sui frutti; questo è causato dalle punture di nutrizione di tutte le forme mobili del fitofago. Sulle foglie, a causa delle punture trofiche, si evidenziano delle necrosi localizzate e disseccamenti di diverso grado. Sui frutti di Pomodoro in fase di maturazione si generano delle tipiche punteggiature clorotiche che, in seguito, divengono necrosi localizzate molto sfumate. Le punture, a causa del secreto delle ghiandole repugnatorie, conferiscono uno sgradevole sapore ai frutti che non possono essere commercializzati. Per di più la cimice verde è responsabile, con le sue punture, di alcune malattie secondarie (in modo particolare delle Batteriosi). Altre piante su cui si hanno danni sui frutti sono: le Nocciole, in cui provocano, insieme ad altri Pentatomidi, il cosiddetto “cimiciato”, cioè una alterazione della forma e del sapore della parte edule del frutto che diviene striminzita e sgradevole; le Leguminose dove si manifestano alterazioni necrotiche al baccello, con alterazione quali-quantitative dei semi.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Russo G., 1976. Entomologia Agraria. Parte Speciale. Liguori Editore, Napoli.
– Tremblay E., 1997. Entomologia applicata. Liguori Editore, Napoli.




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