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Momordica balsamina

Momordica balsamina

La mela balsamica o cetriolo balsamico o zucca balsamica (Momordica balsamina Linneo, 1753) è una specie erbacea rampicante appartenente alla famiglia delle cucurbitacee.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Ordine Cucurbitales,
Famiglia Cucurbitaceae,
Genere Momordica,
Specie M. balsamina.
Sono sinonimi i termini:
– Momordica garriepensis Arn.;
– Momordica huberi Tod.;
– Momordica involucrata E.Meyer ex Sonder;
– Momordica schinzii Cogn. ex Schinz;
– Nevrosperma cuspidata Raf..

Etimologia –
Il termine Momordica proviene da momordi, passato del verbo mordeo mordere: per i semi a margine eroso come se fossero stati morsicati.
L’epiteto specifico balsamina viene dal greco βάλσαμον bálsamon balsamo (derivato dall’ebraico basam profumo, spezia, collegato all’aramaico busma e all’arabo basham): che produce sostanze balsamiche, con forte odore aromatico.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La mela balsamica è una pianta endemica dell’Africa subsahariana ma viene coltivata anche in India e in Pakistan ed è stata recentemente introdotta anche in Australia e nell’ecozona neotropicale.
Il suo habitat naturale è quello delle aree soleggiate e semiombreggiate delle praterie, savane, boschi, margini di foreste, foreste dunali costiere e nella vegetazione delle sponde dei fiumi, nonché in aree disturbate, dove cresce ad altitudini dal livello del mare fino a 1.465 metri.

Descrizione –
La Momordica balsamina è una pianta erbacea rampicante, da annuale a perenne.
Ha un fusto, lungo fino a 5 metri, sottile, spigoloso e leggermente peloso.
Le foglie sono alterne e hanno un picciolo peloso e corto ed il margine è dentato. La lamina fogliare, morbida e sottile, è lunga anche 12 cm, è palmata e divisa in cinque o sette lobi disposti a raggiera. I viticci sono lunghi, sottili e poco intricati.
È una pianta monoica, di sesso misto con fiori a volte a gambo lungo che appaiono individualmente, fianco a fianco su una brattea. Il calice è finemente peloso e consta di cinque lobi. La corolla è bianca o gialla.
I fiori femminili sono a peduncolo corto, l’ovario è al di sotto e unicamerale e leggermente al di sotto del calice (epiperiginia). Possono essere presenti staminodi.
I fiori maschili hanno un peduncolo più lungo e hanno più stami uniti, fusi tra loro, con antere piumate e nodose. Nella parte inferiore degli stami si possono formare piccole protuberanze che aggettano verso l’interno.
I frutti sono delle bacche “corazzate”, di colore rosso o arancione a maturità avvenuta; hanno una forma appuntita e irregolare, con una lunghezza compresa tra 4,5 a 7 centimetri e uno sviluppo ellissoidale. Quando il frutto matura, i frutti si aprono in tre lobi e rilasciano i numerosi semi. I semi sono ellittici, resistenti e di colore brunastro; sono grandi fino a 1 cm e ciascuno di essi è avvolto da un rivestimento chiamato “polpa” (si tratta di un falso arillo).
L’intera pianta ha un cattivo odore e contiene una linfa pungente.

Coltivazione –
La mela balsamica è una pianta rampicante perenne che viene coltivata su piccola scala in quasi tutte le aree tropicali come pianta vegetale e medicinale.
I frutti maturi, anche se si dice che siano commestibili, è stato riportato che causano vomito e diarrea e possono essere velenosi.
Questa pianta può essere coltivata nelle zone subtropicali e temperate calde fino a 1.465 metri, in zone da secche a umide con precipitazioni di 200 – 1.200 mm all’anno. La pianta sembra essere discretamente resistente al gelo.
Si trova allo stato selvatico in suoli sabbiosi ma anche in terreni argillosi, argillosi, alluvionali, ghiaiosi e calcarei.
Richiede comunque un terreno ricco di sostanza organica se si vogliono ottenere rese ottimali.
La propagazione avviene per seme con semina direttamente in situ.

Usi e Tradizioni –
La Momordica balsamina è una pianta di cui si possono consumare sia i frutti che le foglie previa cottura; si mangia in particolare la “polpa” rossa del frutto.
I frutti, i semi e le foglie sono usati in medicina omeopatica. I frutti e le foglie sono localmente utilizzati per produrre un surrogato del sapone. La linfa della pianta può essere utilizzata in medicina o come detergente per metalli.
I frutti hanno un sapore amaro e raccolti a maturazione e anche acerbi, vengono cotti e utilizzate come verdura.
La frutta può essere messa in salamoia o, dopo un ammollo prolungato, può essere cotta e utilizzata in zuppe, ecc..
Per scopi medicinali si hanno diversi utilizzi di questa pianta. Gli usi più comuni e diffusi sono i seguenti:
– i frutti, i semi e le foglie sono antielmintici;
– le foglie sono usate come cura contro la febbre e l’eccessivo sanguinamento uterino, e per curare la sifilide, i reumatismi, l’epatite e le malattie della pelle;
– l’intera pianta è emetica, purgativa e vermifuga anche se non sono specificate le parti.
I frutti sono usati in Siria per la guarigione delle ferite.
Si dice che la linfa delle foglie sia un efficace detergente per metalli mentre le foglie sono usate per pulire oggetti metallici e per lavare le mani e il corpo; formano una soluzione leggermente saponosa in acqua.

Modalità di Preparazione –
Della Momordica balsamina si utilizzano sia i frutti che le foglie nonché la linfa.
I frutti vanno raccolti quando sono verdi.
Inoltre, sebbene i frutti immaturi e verdi vengano spesso mangiati, è stato riportato che i frutti completamente maturi causano vomito e diarrea e possono essere velenosi.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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