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Inula helenium

Inula helenium

L’Enula campana o Inula elenio (Inula helenium L., 1753) è una specie erbacea, perenne, appartenente alla famiglia delle Asteraceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Asteridae,
Ordine Asterales,
Famiglia Asteraceae,
Sottofamiglia Asteroideae,
Tribù Inuleae,
Genere Inula,
Specie I. helenium.
Sono sinonimi i seguenti termini:
– Aster helenium (L.) Scop. (1772);
– Aster officinalis All.;
– Corvisartia helenium (L.) Mérat. (1812);
– Helenium grandiflorum Gilib.;
– Inula anthelminthica Salisb. (1796);
– Inula grandiflora S.F. Gray (1821), non Willd..

Etimologia –
Il termine Inula è dato ad una pianta citata da Plinio: sembra derivi dal greco ἰνέω/ ἰνάω ineo/ inao purgare, per le proprietà medicinali di alcune piante di questo genere.
L’epiteto specifico helenium proviene dal greco ἑλένιον helénion inula, elenio, piante citate da diversi Autori greci; secondo il Mattioli deriva da Plinio, XXXI libro cap. X: L’helenio si dice, che nacque delle lagrime d’Helena, & perciò è eccellentissimo nell’isola Helena.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Enula campana è una specie originaria delle montagne dell’Europa meridionale e presente in quasi tutte le regioni d’Italia (manca in Lombardia, Trentino-Alto Adige, Calabria e Sicilia).
Non tutti gli Autori sono concordi col tipo corologico di questa pianta: alcuni affermano che sia originaria dell’Asia centrale e che nei nostri territori sia stata coltivata nei tempi passati per scopi medicinali e poi diffusasi spontaneamente nel bacino del Mediterraneo.
In Italia è presente al nord, al centro e in parte nell’Italia meridionale. In particolare sull’arco alpino è possibile trovarla con una certa frequenza nella provincia di Como (in altre aree è considerata rara).
In Europa è diffusa soprattutto nelle zone meridionali. Sui rilievi europei è presente nei Vosgi, Foresta Nera, Pirenei, Massiccio Centrale, Massiccio del Giura, Carpazi e Monti Balcani.
Il suo habitat è quello dei luoghi ruderali e boscaglie umide, ambienti cedui e fossi; ma anche i prati e pascoli igrofili. Il substrato preferito è sia calcareo che siliceo, con terreno a pH neutro e alti valori nutrizionali e mediamente umido. È diffusa in una fascia altimetrica prevalente tra i 500 e i 1200 m s.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare e montano.

Descrizione –
L’ Inula helenium è una pianta perenne con grosso rizoma carnoso ramificato.
Il fusto, molto robusto, è alto 100-200 cm, nella parte inferiore ricoperto di setole patenti, mentre superiormente è solo pubescente.
Le foglie basali sono ovato-spatolate, grandissime, lunghe anche 70 cm, con lungo picciolo, ed apice acuto. Le foglie del caule lanceolate, alterne, spesse, mentre quelle superiori sono sessili e cordato-amplessicauli, tutte acute, dentellate sui bordi, grigio-tomentose nella pagina inferiore.
L’infiorescenza è corimbosa ed è formata da grossi capolini del diametro di 6-7 cm. I capolini sono peduncolati; l’involucro emisferico è composto da più squame, in 3-4 serie embricate e tomentose, le esterne simili a piccole foglie, spatolate, ricurve verso l’esterno; fiori giallo-dorati e ligule raggianti lunghe ca. 3 cm e larghe 1-2 mm.
I frutti sono delle cipsele glabre lunghe 5 mm, con pappo di (40)50-60 setole connate alla base lunghe 6-10 mm.

Coltivazione –
L’Enula campana un tempo veniva coltivata per scopi medicinali, sfuggita alle coltivazioni, la si trova un po’ ovunque.
La diffusa coltivazione, soprattutto in tempi passati, ha portato alcuni autori a mettere in dubbio l’indigenato di questa specie in Italia.
È una pianta facilmente coltivabile, cresce bene in posizioni umide e ombreggiate.
Si può propagare per seme.
Per i dettagli della tecnica di coltivazione si rimanda alla scheda specifica.

Usi e Tradizioni –
L’Enula campana è una pianta officinale che trovava maggiore impiego nell’antichità.
La sua radice è la parte più attiva. Il rizoma essiccato, si utilizza per via orale per la ricchezza di inulina, un principio attivo, che esercita attività fluidificante, soprattutto nel trattamento dei disturbi dell’apparato respiratorio. Calma la tosse, disinfettando l’albero respiratorio, risolvendo le bronchiti da raffreddamento. Altro principio attivo è l’Alantolattone, che oltre ad avere proprietà antifiammatorie ed antisettiche, è utile per bronchiti croniche, asmatiche ed enfisimatose. Ha inoltre azione diuretica, che favorisce l’eliminazione di urea e cloruri, ed è utile per il trattamento delle gotta e di alcune forme reumatiche.
Per uso esterno, di preparano decotti ed unguenti che sono rimedi contro i pruriti conseguenti ad eczema, dermatosi varie ed eruzioni cutanee in genere.
Inoltre, sin dall’antichità, la radice è stata utilizzata per la produzione di liquori. Celebre è il vino d’Enula, un aperitivo, che si ottiene aggiungendo una percentuale di radice essiccata nel vino. In Alsazia si produce ancor oggi il “reps”, una bevanda che si ottiene facendo macerare la radice nel mosto. Viene indicata anche nell’atonia digestiva e nell’inappetenza. Nel passato si impiegava sia per tingere gli abiti di cotone o di lino di colore blu, sia, aggiungendo more di rovo, come mordente nelle tinture.
Recentemente è stata dimostrata anche una certa attività antibatterica.
Oggi la varietà a grandi fiori, viene usata nei giardini per creare ampie macchie di colore.
La pianta, come detto, possiede diversi principi attivi, soprattutto nella radice, e fu coltivata per lungo tempo sia come pianta officinale sia per la produzione di liquori.
Le sostanze presenti sono: piccole quantità di olio etereo insieme con 1 – 3% di sostanza cristallina (che è l’essenza dell’Inula). Sono presenti inoltre alte percentuali (19 – 45%) di inulina. Alcune sostanze di questa pianta (come i lattoni sesquiterpenici) possono causare dermatiti allergiche da contatto; elevate quantità di queste sostanze possono causare vomito e diarrea.
Tra gli altri usi di questa pianta si ricordano quelli per uso ornamentale. L’utilità dell’ Inula helenium si estende anche al giardinaggio e alla ornamentazione tramite fiore reciso. Anche se il loro aspetto è un po’ grossolano sono facili da coltivare ed hanno un forte sviluppo vegetativo.
Infine si ricorda che questa pianta viene usata, in campo industriale, per produrre tinture in blu.

Modalità di Preparazione –
L’Enula campana è una pianta utilizzata sia per scopi medicinali che in campo alimentare.
Le parti usate sono soprattutto le radici dalle quali si ricavavano conserve, estratti e acqua distillata.
Il periodo di raccolta è tra l’autunno o inizio primavera da piante adulte.
Nell’antichità, inoltre, veniva usata per preparare alcuni liquori e bevande a base di vino. In Francia e Svizzera è utilizzata nella fabbricazione dell’assenzio.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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