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Hebanthe eriantha

Hebanthe eriantha

La Pfaffia o Suma (Hebanthe eriantha (Poir.) Pedersen) è una specie arbustiva rampicante appartenente alla famiglia delle Amaranthaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Ordine Caryophyllales,
Famiglia Amaranthaceae,
Genere Hebanthe,
Specie H. eriantha.
Sono sinonimi i seguenti termini:
– Celosia eriantha Vahl ex Moq.;
– Gomphrena eriantha (Poir.) Moq.;
– Gomphrena paniculata (Mart.) Moq.;
– Gomphrena paniculata var. glabrata Seub.;
– Gomphrena paniculata f. ovatifolia Heimerl;
– Gomphrena paniculata var. pilosiuscula Moq.;
– Gomphrena eriantha (Poir.) Moq.
– Hebanthe eriantha f. ovatifolia (Heimerl) Pedersen;
– Hebanthe paniculata Mart.;
– Iresine erianthos Poir.;
– Iresine paniculata (Mart.) Spreng. [Illegitimo];
– Iresine tenuis Suess.;
– Iresine tenuis var. discolor Suess.;
– Pfaffia eriantha (Poir.) Kuntze;
– Pfaffia laurifolia Chodat;
– Pfaffia paniculata (Mart.) Kuntze;
– Pfaffia paniculata var. bidentata O.Stützer;
– Pfaffia paniculata f. bidentata O. Stützer;
– Pfaffia paniculata var. coronata O.Stützer;
– Pfaffia paniculata f. coronata O. Stützer;
– Pfaffia paniculata f. lanceolata R.E.Fr.;
– Pfaffia paniculata var. ovatifolia (Heimerl) R.E.Fr.;
– Pfaffia paniculata f. ovatifolia (Heimerl) R.E. Fr.;
– Pfaffia paraguayensis Chodat;
– Pfaffia reticulata var. strigulosa Suess.;
– Xeraea paniculata (Mart.) Kuntze.

Etimologia –
Il termine Hebanthe non chiaro, forse in riferimento al nome vernacolare della specie.
L’epiteto speicifo eriantha proviene dal greco ἔριον érion lana e ἄνϑοϛ ánthos fiore: dal fiore lanoso.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Hebanthe eriantha è una pianta originaria del Sud America, presente nella foresta pluviale amazzonica, dal Brasile all’Ecuador, Panama, Paraguay, Perù e Venezuela.
L’habitat caratteristico è quello della vegetazione dei sistemi forestali naturali del Sud America, nei climi tropicali e sub tropicali ed in condizioni di umidità elevata.

Descrizione –
La Pfaffia è una pianta arbustiva rampicante, di grande sviluppo.
Ha apparato radicale intricato, profondo ed esteso.
Le foglie sono di colore scuro, di forma ovata, opposte, con nervature evidenti.
I fiori sono piccoli, di colore bianco, portati in infiorescenze terminali.

Coltivazione –
L’ Hebanthe eriantha è un’erba medicinale molto importante, che viene raccolta allo stato selvatico ed esportata in molti paesi.
Non si hanno dettagli maggiori sulla sua coltivazione ma può comunque propagarsi per seme in ambienti pedoclimatici simili a quelli di crescita naturale.

Usi e Tradizioni –
L’Hebanthe eriantha, conosciuta con vari nomi come: pfaffia, suma o ginseng brasiliano, è una pianta originaria dalla foresta Amazzonica ben nota in America Centrale e Meridionale dove, nelle regioni tropicali ai confini del fiume Paranà, ne crescono più di cinquanta specie.
È conosciuta tra le popolazioni indigene come “Para todo” (che significa: per tutto) ed è usata diffusamente nella medicina tradizionale per incrementare il livello energetico, ridurre il senso di affaticamento ed aumentare la libido migliorando anche la prestazione sessuale dell’uomo.
I popoli indigeni della regione amazzonica, infatti, hanno usato la radice di questa pianta per generazioni, per un’ampia varietà di scopi sanitari, incluso come tonico generale; come tonico energetico, ringiovanente e sessuale; è un agente calmante; serve a trattare le ulcere e come panacea da almeno 300 anni.
La radice contiene sostanze fitochimiche tra cui saponine (pfaffoside), acido pfaffico, beta-ecdisterone, glicosidi e nortriterpeni.
Nel dettaglio la radice contiene 19 diversi aminoacidi, un gran numero di elettroliti, oligoelementi, ferro, magnesio, zinco, vitamine A, B1, B2, E, K, e acido pantotenico. Il suo alto contenuto di germanio spiega probabilmente le sue proprietà di ossigenatore a livello cellulare; il suo alto contenuto di ferro può spiegare il suo uso tradizionale per l’anemia.
Per quanto riguarda le saponine presenti, queste sono ben note per avere un ampio spettro di attività tra cui l’abbassamento del colesterolo nel sangue; inibendo la crescita delle cellule tumorali; e agendo come agenti antimicotici e antibatterici. Tuttavia sono anche conosciute anche come detergenti naturali e agenti schiumogeni.
Secondo alcuni autori le saponine possono agire legandosi agli acidi biliari e al colesterolo. Si pensa che queste sostanze chimiche “puliscano” o eliminino questi composti grassi dal corpo (abbassando così i livelli di colesterolo nel sangue).
Queste saponine hanno dimostrato clinicamente la capacità di inibire i melanomi delle cellule tumorali e di aiutare a regolare i livelli di zucchero nel sangue.
La radice di Pfaffia è un’erba medicinale molto importante con una storia molto lunga di uso tradizionale tra le popolazioni indigene della regione amazzonica. Viene considerata, come detto, un toccasana generale.
Nella moderna fitoterapia la radice è considerata un adattogeno e un tonico, in grado di aumentare la resistenza del corpo alle influenze avverse da un’ampia gamma di fattori fisici, chimici e biochimici e di avere un effetto normalizzante o riparatore sul corpo nel suo insieme.
Viene assunta per stimolare l’appetito e la circolazione; aumentare la produzione di estrogeni; bilanciare i livelli di zucchero nel sangue; potenziare il sistema immunitario; rafforzare il sistema muscolare; migliorare la memoria; e come tonico generale dopo una malattia.
Viene usata per trattare l’esaurimento e l’affaticamento cronico; impotenza; artrite; anemia; diabete; cancro; alta pressione sanguigna; sindrome premestruale, menopausa e disturbi ormonali; e molti tipi di stress.
Questa pianta ha dimostrato, in vari studi, attività analgesiche e antinfiammatorie.
Oltre a questi impieghi non sono conosciuti altri usi.

Modalità di Preparazione –
Della pfaffia si usa la radice sia intera che in plvere.
Nella moderna fitoterapia si utilizza prevalentemente la polvere come energizzante e tonica, per supportare gli sforzi e nell’attività sportiva, come adattogena, indicata negli stati di affaticamento, per stimolare i processi cognitivi.
Viene, inoltre utilizzata come immunostimolante e per aumentare la libido e nelle prestazioni sessuali.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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