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Come si coltiva il Platano comune

Come si coltiva il Platano comune

Il Platano comune o Platano ibrido o spagnolo o londinese (Platanus acerifolia L., 1753), di cui è sinonimo anche (Platanus × hispanica (Mill. ex Münchh., 1770) è un ibrido tra il Platanus orientalis ed il Platanus occidentalis.
La specie si è formata da una ibridazione del XVII secolo tra il P. orientalis ed il P. occidentalis, piantati uno in prossimità dell’altro.
Secondo alcuni autori quuesta ibridazione ebbe origine in Spagna, mentre secondo altri sarebbe avvenuta nei Vauxhall Gardens di Londra dove John Tradescant il Giovane scoprì la pianta a metà del XVII secolo.
Comunque sia si ritiene che fosse presente in Gran Bretagna già dal 1663 e prima del 1670 era coltivato all’orto botanico di Oxford.
Questa pianta possiede fiori che sono riuniti in racemi e l’impollinazione è anemofila; la fioritura avviene ad aprile – maggio.
I frutti sono sferici, portati su peduncoli molto lunghi e riuniti in racemi. Questi maturano in autunno e si disgregano in inverno; gli acheni si allontanano dalla pianta per mezzo del vento (anemocoria) grazie a dei ciuffi che li sostengono.

Coltivazione –
Il Platano comune è una pianta particolarmente resistente sia all’inquinamento che alla compressione delle radici, motivo per cui è divenuto particolarmente popolare nelle grandi città inglesi di epoca vittoriana. Tollera infatti molto meglio il freddo rispetto al P. orientalis ed è molto meno suscettibile all’antracnosi rispetto al P. occidentalis.
Inoltre la pianta è anche resistente al vento, pur presentando delle problematiche nella sua piantumazione in città: i peli di cui sono ricoperti i frutti possono risultare irritanti se inalati e possono esacerbare difficoltà respiratorie per le persone con asma. Le foglie inoltre sono particolarmente resistenti e possono impiegare anche un anno intero a marcire al suolo.

La pianta predilige esposizioni soleggiate, anche se si sviluppano senza problemi in qualsiasi condizione; crescono anche all’ombra completa. È, inoltre, una pianta resistente al freddo.
Per il suo impianto bisogna scegliere aree con buona disponibilità di spazio ed, inoltre, sapere che predilige terreni profondi e fertili, freschi e ben drenati, anche se si adatta a tutti i terreni anche fortemente calcarei.
Per quanto riguarda gli apporti idrici, solitamente la pianta si accontenta delle piogge, anche se è bene annaffiare gli esemplari molto giovani nei mesi più caldi e siccitosi dell’anno, per fare in modo che essi possano svilupparsi correttamente.
Per la moltiplicazione si possono praticare delle talee in autunno, mentre in primavera è possibile propagare il platano comune per seme. È comunque possibile prelevare anche i polloni basali che si sviluppano in gran numero; per i primi anni le piccole piantine sono spesso soggette a numerose malattie, è quindi bene irrorarle con fungicidi ad ampio spettro per evitarne l’insorgenza.
La pianta ha anche un’alta resistenza al ristagno idrico e sopporta bene anche gli interventi di potatura.

Usi –
Il Platanus acerifolia è molto rustico e resiste bene alle potature, motivo per cui ha sostituito gli altri platani per scopi ornamentali. Viene usato anche in falegnameria per oggetti torniti, mobili e oggetti comuni.
Viene spesso utilizzato in ambiente agricolo lungo i fossati per siepi da ceduo. Coltivato come pianta da ombra in città lungo i viali e nelle piazze. Anche per alberature stradali. In parchi e giardini come esemplare isolato, a gruppi o per creare zone a bosco.




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