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Codonopsis pilosula

Codonopsis pilosula

La Dang shen o Ginseng dei poveri (Codonopsis pilosula Franch.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Campanulaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Sottoregno Tracheobionta, Superdivisione Spermatophyta, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Sottoclasse Asteridae, Ordine Campanulales, Famiglia Campanulaceae e quindi al Genere Codonopsis ed alla Specie pilo sula.
Di questa specie si riconoscono tre sottospecie, che sono:
– Codonopsis pilosula subsp. handeliana;
– Codonopsis pilosula subsp. pilosula;
– Codonopsis pilosula subsp. tangshen.

Etimologia –
Il termine Codonopsis proviene dall’unione delle due parole codon, dal greco κώδων códon campana, e opsis dal greco antico ὄψις ópsis, aspetto, apparenza.
L’epiteto specifico pilo sula proviene dal diminutivo di pilosus: pelosino, pelosetto, non molto peloso.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Dang shen è una pianta perenne originaria dell’Asia.
La pianta è presente nel nord-est dell’Asia e in Corea dove cresce nelle macchie arbustive dense, all’ombra di alberi ai bordi della foresta, terreni alluvionali.

Descrizione –
La Codonopsis pilosula si riconosce per la produzione di fusti gemellari, lunghi fino a 2 m. Da questi si dipartono rami laterali con foglie disposte alternativamente e piccoli rametti con foglie disposte in modo opposto.
Le foglie hanno forma ovata sono, lunghe fino a 7,3 cm e sono solitamente ricoperte di peli corti.
I fiori sono solitari e sono portati sulle punte dei rami. Questi hanno forma di campana e sono lunghi circa 2 cm; sono di colore giallo-verde con macchie viola all’interno.
I frutti sono delle capsule lunghe fino a 2,4 cm.

Coltivazione –
La Dang shen è una pianta che si può coltivarla anche seminando all’aperto nel periodo che va Marzo ad Aprile.
La temperatura ottimale di germinazione va da 15 – 18 °C ed il tempo di germinazione può oscillare da un minimo di 7 ad un massimo di – 42 giorni.
Si tratta di una pianta che si adatta a vegetare nelle più disparate condizioni, ma ama i terreni fertili e limosi, sia al sole sia in mezz’ombra. È, inoltre, adatta a formare gruppi o macchie all’interno di bordi misti di campagna oppure per formare coperture non troppo ampie sotto alberi o arbusti.
Per quanto riguarda gli apporti nutritivi si consiglia fi fertilizzare moderatamente in primavera con concime organico a lenta cessione. Per formare macchie appariscenti si consiglia di piantarle almeno una pianta ogni 40-50 cm e irrigare in abbondanza nel periodo estivo o nei momenti asciutti.
Per il suo uso viene raccolta in autunno da piante spontanee o da piante di almeno tre anni se coltivate. Le radici, lavate, vengono ordinatamente legate con uno spago e fatte parzialmente essiccare al sole. Durante l’essiccazione vengono manualmente stropicciate o trattate tra due assi per tenere insieme i tessuti interni. Questo trattamento serve per compattare la droga una volta essiccata per meglio conservarla.

Usi e Tradizioni –
Le radici di questa pianta sono utilizzate nella medicina tradizionale cinese. Hanno la forma di carota o cilindriche (a volte ramificate e fino a 30 cm di lunghezza per 3 cm di larghezza). Queste sono un costituente della Radix Codonopsis, una miscela utilizzata in erboristeria.
L’uso medicinale tradizionale del dang shen ha ispirato studi medici che studiano le capacità della radice di trattare le condizioni cardiovascolari, polmonari e digestive. La ricerca sull’effetto dell’estratto di Condonopsis pilosula sulle ulcere gastriche nei ratti ha mostrato una riduzione della produzione di acido gastrico e la gravità delle ulcere indotte da stress.
L’azione della Codonopsis pilosula nel sostenere il tono energetico di colui che la assume, è più graduale rispetto al ginseng, ma persistente nel tempo.
La Codonopsis pilosula è una pianta molto importante nella fitoterapia tradizionale cinese. In tale disciplina ci si basa però su un proprio metodo e su presupposti scientifici diversi da quelli applicati in epoca moderna. Pertanto ai fini della comprensione delle descrizioni classiche della Codonopsis pilosula occorre aver conoscenza del metodo e dei criteri adottati.
In tale scienza il sapore è importante per comprendere le indicazioni di un rimedio. Pertanto il medico antico procedeva alla preparazione del medicinali, anche dopo aver assaggiato la sostanza di partenza. Il sapore della Codonopsis pilosula è dolce.
Nella medicina cinese la Codonopsis pilosula svolge una azione primaria sulle orbite funzionali milza pancreas e funzionale polmone.
Le orbite funzionali nel loro complesso sono dodici. Esse sono attribuite ognuna ad una fase evolutiva secondo l’apposita convenzione di valore. L’orbita funzionale milza pancreas ha una relazione con la fase evolutiva terra. La relazione con l’orbita funzionale polmone è da attribuire invece alla fase evolutiva metallo.
Le indicazioni della tradizione cinese sono generalmente abbastanza conformi dalle conoscenze di farmacologia, botanica e fitoterapia. Tuttavia il metodo cognitivo è diverso e consente una maggiore comprensione del rimedio. Inoltre le informazioni derivante dallo studio dei classici in relazione ad un rimedio consentono meglio la integrazione corretta con i trattamenti in agopuntura.
Per quanto riguarda la Codonopsis pilosula sono descritte le seguenti indicazioni:
– vuoto della orbita funzionale polmone;
– carenza del Qi;
– vuoto della orbita funzionale milza pancreas;
Nella ricettazione tradizionale a sostegno del Qi spesso il rimedio è associato all’Astragalo.
Per quanto riguarda le controindicazioni, la tradizione riferisce di non utilizzare la Codonopsis pilosula in caso di:
– yang epatico che batte in alto;
– calor humoris.
La Codonopsis pilosula è stata studiata anche secondo le tecniche moderne oltre che dalla Medicina tradizionale Cinse.
La farmacologia per descrivere l’azione di una pianta medicinale, ne esamina le singole componenti chimiche. Questa procedura consente l’ attribuzione precisa di una azione medicinale. Inoltre dal momento che molte sostanze sono già conosciute, l’analisi delle componenti consente di comprendere meglio il rimedio. Il rimedio negli ultimi decenni è stato sottoposto a studi chimici che hanno consentito di identificare i suoi componenti principali. Questa analisi consente meglio di comprendere come funziona la somministrazione in terapia.
La Codonopsis pilosula contiene: polisaccaridi e zuccheri (inulina, amido, glucosio, fruttosio), saponine (tangshenosidi), amminoacidi, alcaloide (perlolirina), composti azotati (colina, acido nicotinico), triterpeni (acetato di tarasserile, tarasserolo, friedelina), steroli e i loro glicosidi, atractilenolidi, oroxilina, olio volatile e minerali in tracce.
Nella Codonopsis non sono state isolate le saponine del ginseng.
L’impiego di questa pianta nella moderna farmacologia sta dando molti risultati e molti studi ne stanno validando le seguenti indicazioni. Generalmente impiegato come sostituto del ginseng per le sue proprietà analoghe. Tra le principali vanno considerate:
– Stimolante del sistema nervoso centrale;
– Aumento della resistenza;
– Attività adattogena fisica e mentale;
– Attività antinfiammatoria;
– Immunomodulante;
– Antidiabetico;
– Epatoprotettivo soprattutto nelle steatosi da alcolici;
– Antidiarroico;
– Azione protettiva nei confronti delle radiazioni da terapia;
– Antiastenico;
– Antiasmatico.
Per quanto riguarda le controindicazioni si raccomanda precauzione in pazienti che fanno terapia con aspirina, anticoagulanti (warfarin, eparina), antiaggreganti piastrinici e farmaci antinfiammatori non steroidei (ibuprofene, naprossene). Bisogna, inoltre, porre cautela nell’uso concomitante a rimedi lassativi o prodotti antiacido o antireflusso.
La Dang shen rallenta la peristalsi intestinale, è quindi da valutare l’assunzione contemporanea di altri farmaci per via orale.
Inoltre si consiglia di non usarla in gravidanza e allattamento per mancanza di studi adeguati. Sconsigliato anche durante cure per la fertilità. Nessuno studio riguardo l’impiego sicuro nei bambini, pertanto se ne sconsiglia l’uso. Eventuali interazioni con piante riguardano i lassativi e gli antiacidi, il ginkgo biloba e la palma nana.

Modalità di Preparazione –
Di questa pianta si utilizzano anche in funzione della metodologia medica cinese o tradizionale sia i fiori, le radici che l’intera pianta.
Di questa pianta sono presenti in commercio alcuni preparati già pronti specialmente in estratti secchi in tavolette o compresse.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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