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Charadrius dubius

Charadrius dubius

Il Corriere piccolo (Charadrius dubius Scopoli, 1786) è un uccello appartenente alla famglia dei Charadriidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Phylum Chordata, Subphylum Vertebrata, Classe Aves, Sottoclasse Neognathae, Superordine Neornithes, Ordine Charadriiformes, Famiglia Charadriidae e quindi al Genere Charadrius ed alla Specie C. dubius.
All’interno di questa specie si riconoscono tre sottospecie, che sono:
– Charadrius dubius dubius Scopoli, 1786;
– Charadrius dubius curonicus Gmelin, 1789;
– Charadrius dubius jerdoni (Legge, 1880).

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Corriere piccolo è un uccello migratore con un areale di nidificazione molto ampio; si va dalle coste atlantiche dell’Europa all’Africa settentrionale, fino all’Estremo Oriente e al Giappone, tendenzialmente al di sotto del 60° parallelo.
In Europa la specie è nidificante mentre lo svernamento avviene a sud del Sahara, dal Senegal al Golfo di Guinea, fino alla Somalia e al Niger, lago Chad, Valle del Nilo e Sudan.
Piccoli contingenti svernanti si ritrovano anche in alcuni siti del Mediterraneo, tra cui l’Italia, dove poche decine di coppie sono censite con regolarità nelle due isole maggiori.
La popolazione mondiale è stimata essere di alcune centinaia di migliaia di individui.
Il suo habitat di nidificazione è vicino a corsi d’acqua o laghi, su terreni sabbiosi o sassosi con poca vegetazione, generalmente a bassa quota, ma occasionalmente anche fino a 2000 m. Si può trovare anche in ambienti simili creati dall’uomo, come le cave di ghiaia.

Descrizione –
Il Corriere piccolo ha una lunghezza di 15-18 cm, per un’apertura alare fino a 35 cm e si riconosce soprattutto perché il capo ha un complicato disegno bianco e nero evidente soprattutto nel maschio adulto in piumaggio estivo.
È presente un dimorfismo sessuale tra i due sessi dove il maschio, in abito nuziale, ha le parti superiori prevalentemente marroni con un caratteristico disegno bianco e nero sul capo e una banda pettorale nera, più stretta al centro e contrastante con la gola e le parti inferiori completamente bianche; l’occhio è circondato da un anello perioculare giallo, le zampe sono rosa carnicino. La femmina in abito nuziale è molto simile al maschio, ma ha le parti nere più sbiadite e sfumate.
Nel periodo invernale sia i giovani che gli adulti sono simili ed hanno una livrea completamente bianca e marrone con qualche sfumatura di nero sul capo e sulla banda pettorale. In tutti gli abiti il becco è prevalentemente nero con un po’ di arancio alla base della mandibola inferiore; il becco è, inoltre, corto e scuro e le zampe sono rosate e non particolarmente lunghe.
La banda alare è sempre sottilissima e difficile da notare.
Il suo verso più comune è un “piu”, spesso ripetuto molte volte in caso di allarme.

Biologia –
Il Charadrius dubius nidifica in buche scavate, poco profonde, nel terreno sabbioso.
Il periodo di nidificazione avviene tra aprile e giugno, poi migra verso le aree di svernamento, dove arriverà entro il mese di settembre.
La migrazione inversa avviene invece nel periodo di marzo e questo uccello si sposta generalmente da solo o in piccoli gruppi da non più di 10 individui, e anche durante la nidificazione difficilmente forma colonie.

Ruolo Ecologico –
Il Corriere piccolo vive in habitat dove sono presenti formazioni sassose o ghiaia, per cui predilige greti e isolotti di corsi d’acqua, laghi, stagni, lagune costiere, saline. Negli ultimi tempi si è osservato che ha iniziato a colonizzare ambienti artificiali con caratteristiche simili agli habitat naturali: sottofondi di inerti per costruzioni, cave di sabbia o ghiaia.
Il corriere piccolo si alimenta soprattutto di insetti (specialmente le larve), piccoli crostacei, molluschi e vermi.
È un uccello di indole vivace e possiede un volo rapido e basso con battiti d’ala regolari. Sul terreno, corre celermente e compie arresti improvvisi per raccogliere il cibo.
Secondo la lista rossa della IUCN la specie è considerata a rischio minimo. La principale minaccia per questa specie è la frammentazione e la perdita di habitat, dovuta ad esempio alla regimazione o all’inquinamento dei corsi d’acqua.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– C.Battisti, D. Taffon, F. Giucca, 2008. Atlante degli uccelli nidificanti, Gangemi Editore, Roma.
– L. Svensson, K.Mullarney, D. Zetterstrom, 1999. Guida agli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente, Harper Collins Editore, Regno Unito.



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