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Rosavina

Rosavina

La rosavina, il cui termine nella nomenclatura ufficiale IUPAC è: (2S,3R,4S,5S,6R)-2-{[(2E)-3-fenilprop-2-en-1-il]ossi}-6-({[(2S,3R,4S,5S)- 3,4,5-triidrossiossan-2-il]ossi}metil)ossano-3,4,5-triolo.
La rosavina ha formula molecolare o bruta: C20H28O10.
Dal punto di vista chimico la rosavina è un glicoside dell’ Alcol cinnamilico.
La rosavina, in natura, si trova nella pianta Rhodiola rosea (Rhodiola rosea L., 1753).
Si pensa che questa sostanza, insieme al salidroside, sia uno dei composti responsabili dell’azione antidepressiva e ansiolitica di questa pianta.
Questa sostanza è contenuta in vari formulati, soprattutto della medicina tradizionale russa, scandinava e cinese a base di Rhodiola rosea, propagandata per i suoi effetti positivi sulla vitalità fisica e cognitiva.

Infatti, nelle prove preliminari, la Rhodiola rosea, che ha interessanti contenuti di rosavina, si è dimostrata neuro-protettiva e coinvolta nell’aumento della longevità (quest’ultimo aspetto non è stato successivamente confermato sull’organismo dei mammiferi).
Si può dire che, per le sue proprietà, dopo il ginseng, la Rhodiola rosea è probabilmente la seconda pianta adattogena più diffusa e utilizzata al mondo.

Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.




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