Un Mondo Ecosostenibile
Specie AnimaliUccelli

Burhinus oedicnemus

Burhinus oedicnemus

L’occhione comune (Burhinus oedicnemus, Linnaeus 1758) è un uccello appartenente alla famiglia dei Burhinidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Phylum Chordata,
Subphylum Vertebrata,
Classe Aves,
Ordine Charadriiformes,
Famiglia Burhinidae,
Genere Burhinus,
Specie B. oedicnemus.
All’interno della specie si riconoscono cinque sottospecie, anche se alcuni autori ne identificano fino a dieci:
– B. oedicnemus. oedicnemus (Linnaeus, 1758) – Presente in Europa occidentale, meridionale ai Balcani, Ucraina e Caucaso;
– B. oedicnemus. distinto (Bannerman, 1914) – Presente nelle isole Canarie occidentali;
– B. oedicnemus. insularum (Sassi, 1908) – Specie presente nelle isole Canarie orientali;
– B. oedicnemus. saharae (Reichenow, 1894) – Diffusa nel nord Africa e le isole del Mediterraneo fino all’Iraq e all’Iran;
– B. oedicnemus. harterti Vaurie, 1963 – Presente dal Kazakistan occidentale al Pakistan e all’India nord-occidentale.
Il Burhinus indicus era precedentemente considerato una sottospecie del Burhinus oedicnemus.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’occhione comune, con le sue sottospecie è presente in Europa, Asia sud America ed Africa. Questa specie si riproduce in Asia, Europa e Nord-Africa, mentre passa l’inverno nell’Africa australe con l’eccezione di alcune zone in cui è stanziale.
In Italia nidifica in varie regioni, in habitat costituiti da spazi aperti e collinari. Nidifica sul suolo, per lo più nei greti dei fiumi o torrenti asciutti, con ciottoli.
Nonostante sia classificata come trampoliere, questa specie preferisce habitat aperti e asciutti con terreno spoglio.

Descrizione –
Il Burhinus oedicnemus è un uccello delle dimensioni di 42-45 cm di lunghezza con un’apertura alare di 76-88 cm che non presenta dimorfismo sessuale e con corporatura massiccia.
Si riconoscono per avere le parti superiori, il capo, il petto e la parte altra dell’addome di colore fulvo sabbia fortemente screziato di nerastro.
Le ali superiormente nella parte basale hanno lo stesso colore e sono attraversate da una banda bianca, mentre nella parte estrema sono di colore nere con delle macchie bianche posizionate in alcuni punti; ad ali chiuse si nota facilmente la banda bianca orizzontale che attraversa metà dell’ala.
La parte inferiore delle ali è prevalentemente biancastra e così pure la restante parte dell’addome e del ventre, mentre il sottocoda è di un arancio tenue.
Sono presenti, sopra e sotto l’occhio, due evidenti strie bianche e una stria nerastra lo attraversa anche inferiormente. Un’altra stria nerastra parte dalla base inferiore del becco e arriva in basso alla parte alta del collo.
Il becco è di colore giallo alla base e nerastro all’estremità.
Le zampe hanno colorazione giallo poco vivace e il grande occhio è giallo.
I giovani sono del tutto simili agli adulti ma con tutte le strie, macchie e macchiettature meno evidenti e più sfumate.
Le uova sono color cuoio pallido e sono variamente macchiate, striate o macchiate di grigio marrone o viola.
In volo si riconosce per avere un disegno caratteristico e cioè con ali arcuate con disegni bianche sulle primarie nere.
Nelle ore serali, dopo che il sole è quasi tramontato, si può ascoltare il suo caratteristico verso “turlip”.

Biologia –
Il Burhinus oedicnemus, a seconda della latitudine nidifica tra la fine di marzo sino ad inizio settembre e, probabilmente, si riproduce per la prima volta quando ha tre anni.
Normalmente viene allevata una sola covata ogni anno, ma viene deposta una covata sostitutiva dopo la perdita di uova o di piccoli piccoli.
Le uova vengono deposte a intervalli di due giorni in una concavità in piena terra, utilizzando diversi ambienti quali greti di fiumi, incolti, pascoli, seminativi, ecc. e talvolta tra le pietre.
La covata è normalmente composta da 2 uova che sono in media di 54 mm × 38 mm.
Entrambi i sessi incubano le uova a partire dalla deposizione dell’ultimo uovo. Le uova si schiudono dopo 24-26 giorni.
I piccoli lasciano il nido dopo poche ore e dopo la schiusa e vengono accuditi da entrambi i genitori per 36–42 giorni o anche più in funzione dell’areale.
L’età massima registrata per questi volatili si aggira intorno a 22 anni.

Ruolo Ecologico –
L’occhione comune è un uccello in gran parte notturno e la sua alimentazione è costituita da insetti e altri piccoli invertebrati e occasionalmente piccoli rettili, rane e roditori e si alimenta in aree coltivate aperte e zone steppiche in genere. Anche il piumaggio risulta piuttosto mimetico, rendendolo praticamente invisibile quando si trova al suolo.
Questa specie, in Italia, è protetta ai sensi della legge 157 dell’11 febbraio 1992.
A livello globale, sebbene venga classificato dall’IUCN come meno preoccupante, alcune popolazioni stanno mostrando un calo dovuto alle pratiche agricole più intensiva. Ad esempio, la popolazione francese è diminuita del 26% in 14 anni.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– C.Battisti, D. Taffon, F. Giucca, 2008. Atlante degli uccelli nidificanti, Gangemi Editore, Roma.
– L. Svensson, K.Mullarney, D. Zetterstrom, 1999. Guida agli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente, Harper Collins Editore, Regno Unito.
Fonte foto: https://www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1359921&l=it




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *