Un Mondo Ecosostenibile
Guide PratichePrincipi Attivi

Baicaleina

Baicaleina

La baicaleina, il cui termine nella nomenclatura ufficiale IUPAC è: 5,6,7-triidrossi-2-fenil-cromen-4-one è un flavone di origine naturale avente formula bruta o molecolare: C15H10O5.
La baicaleina che ha il nome alternativo di 5,6,7-triidrossiflavone è stata isolata la prima volta dalle radici di due piante: Scutellaria baicalensis Georgi e Scutellaria lateriflora L.
La baicaleina comunque è presente in altre specie tra cui: Oroxylum indicum (L.) Benth. ex Kurz e Plantago major L., 1753.
La baicaleina è presente nello Sho-Saiko-To, un integratore a base di erbe cinese che si ritiene possa migliorare la salute del fegato.
La baicaleina, insieme alla sua analoga baicalina, è un modulatore allosterico positivo del sito benzodiazepinico e/o un sito non benzodiazepinico del Recettore GABA A.
Visualizza la selettività dei sottotipi per i recettori GABA A contenenti subunità α2 e α3.
In tal senso la baicaleina mostra effetti ansiolitici nei topi senza incidenza di sedazione o miorilassamento. Inoltre si ritiene che la baicaleina, insieme ad altri flavonoidi, possa essere alla base degli effetti ansiolitici di S. baicalensis e S. lateriflora.
Inoltre la baicaleina è anche un antagonista del recettore degli estrogeni o un antiestrogeno.
Studi su questo flavonoide hanno dimostrato che inibisce alcuni tipi di lipossigenasi e agisce come un agente antinfiammatorio.

La baicaleina possiede inoltre effetti antiproliferativi sulla proliferazione indotta dall’ET-1 della proliferazione delle cellule muscolari lisce dell’arteria polmonare attraverso l’inibizione dell’espressione del canale TRPC1.
Ulteriori ricerche sugli animali hanno attribuito alla baicaleina possibili effetti antidepressivi.
Inoltre la baicaleina è un inibitore del CYP2C9 che è un enzima del sistema del citocromo P450 che metabolizza i farmaci nel corpo.
La baicaleina ha altresì dimostrato di inibire la formazione di biofilm di Staphylococcus aureus e il sistema di rilevamento del quorum in vitro.
Infine, in vitro, ha mostrato efficacia contro tutte le forme di Borrelia burgdorferi e Borrelia garinii.

Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *