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Mappa geografica della Nuova Zelanda

Mappa geografica della Nuova Zelanda

La Nuova Zelanda è uno stato insulare dell’Oceania, posto nell’oceano Pacifico meridionale, formato da due isole principali, l’Isola del Nord e l’Isola del Sud, e da numerose isole minori come l’Isola Stewart e le isole Chatham.
La Nuova Zelanda ha una popolazione di 5.149.000 di abitanti (al 2021) e ha come capitale Wellington, con una popolazione di 493.400 abitanti (al 2011).
La Nuova Zelanda è separata dall’Australia dal mar di Tasman la separa dall’Australia, che è situata circa 2000 km a nord-ovest.

Geografia –
La Nuova Zelanda si presenta con una forma lunga e stretta che si estende per oltre 1600 km sul suo asse nord-nord-est; in entrambe le isole la costa occidentale non dista più di 400 km da quella orientale. Le due isole sono separate dallo stretto di Cook che è un braccio di mare di 22 km nel punto più vicino.
La Nuova Zelanda è un arcipelago formato dalle due grandi isole e da molte altre minori, in gran parte disabitate: l’Isola Stewart, la terza per estensione, più le cosiddette Isole esterne, ovverosia 9 arcipelaghi minori, 5 dei quali (a loro volta chiamati Isole sub-antartiche neozelandesi) sono state dichiarate Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
Dal punto di vista morfologico entrambe le isole sono attraversate da catene montuose. L’Isola del Sud dalle Alpi meridionali e l’Isola del Nord da catene di minore altezza. Il Monte Cook (o Aoraki in lingua māori, che significa “che trapassa le nubi”) con i suoi 3.754 m è la vetta più alta del paese ed è situata al centro delle Alpi neozelandesi. La Nuova Zelanda è ancora ricca di molti vulcani attivi ed è una zona con un rischio sismico molto elevato. La costa la cui lunghezza complessiva è 15134 km è frastagliata nell’Isola del Nord mentre in quella del sud si presenta più regolare.
Dal punto di vista idrografico la Nuova Zelanda è attraversata da numerosi corsi d’acqua che nascono dai rilievi, che sono però per la maggior parte molto brevi e discontinui, difficili da navigare: infatti sono frequentemente interposti, nel corso del fiume, laghi (spesso di origine vulcanica come il Lago Taupo) e cascate.

Clima –
La Nuova Zelanda è situata ad una Latitudine australe che va da 34 a 47°, che corrisponde all’incirca a quella dell’Italia, nell’emisfero boreale.
La presenza nel mezzo dell’Oceano rende il clima diverso da quello italiano. Le piogge sono più intense e frequenti, poiché essendo un’isola risulta naturalmente più esposta a venti oceanici e precipitazioni. In generale, comunque, il clima è temperato e marittimo, con temperature raramente minori di 0 °C e maggiori di 30 °C. La minima temperatura registrata in Nuova Zelanda fu di −21,6 °C (a Otago), mentre la massima fu di 42,4 °C (a Rangiora). Fra le maggiori città, Christchurch è la più asciutta, con solo 640 mm di acqua all’anno. Auckland, la città più piovosa, ne riceve invece quasi il doppio. Auckland, Wellington e Christchurch ricevono comunque una media di oltre 2 000 ore di sole all’anno. La parte meridionale dell’isola del Sud ha un clima più fresco e perturbato, con circa 1 400 – 1 600 ore di sole, mentre la parte settentrionale dell’isola del Sud è la parte più soleggiata e riceve circa 2 400 – 2 500 ore di sole all’anno.

Flora-
In Nuova Zelanda circa il 30% del territorio è protetto da Parchi.
Nell’isola del nord le principali forme arboree sono di tipo felci forme. Molto diffuse anche le acacie, in particolare le mimose. Per proteggere il paese dalla fragilità del suo ecosistema così particolare e irripetibile al mondo, viene attuato un controllo molto forte alla dogana, che adempie al suo compito con grande rigidità, e con gli anni sono stati istituite delle zone a tutela degli animali e della vegetazione dove non è possibile toccare nulla né modificare il paesaggio in nessun modo. La Nuova Zelanda conta infatti un altissimo numero di parchi nazionali, istituiti a partire dal 1887, che al loro interno offrono ai turisti la contemplazione delle meraviglie che racchiudono attraverso i tanti percorsi di trekking, pensati e organizzati proprio per regalare gli scorci migliori e le vedute più spettacolari.
Inoltre la Nuova Zelanda possiede moltissimi parchi forestali, riserve marine e parchi storici e di conservazione che sono in grado di dare una visione a trecentosessanta gradi delle attrazioni culturali e naturali del paese, unico al mondo per il rispetto e la coscienza ecologica che ha sviluppato nel corso degli anni dopo i disastri sfiorati nei secoli scorsi o alcune estinzioni di fauna peculiare causate dalla leggerezza dell’uomo. La rarità e la singolarità che si trovano in questo luogo di alcune specie di animali, soprattutto di uccelli, sono qualcosa di eccezionale che va assolutamente preservato.

Fauna –
Anche la fauna della Nuova Zelanda è, per certi versi unica, anche per via del suo relativo isolamento.
L’animale simbolo della Nuova Zelanda è il kiwi, un uccello preistorico notturno, senza ali, e con un caratteristico becco che utilizza per cercare cibo nel terreno. L’evoluzione ha portato quest’animale a ridursi di dimensioni, diventando grande circa quanto un gatto; tuttavia non sono diminuite le dimensioni delle sue uova che quindi appaiono sproporzionate rispetto al corpo.
In Nuova Zelanda non vi sono comunque specie endemiche di mammiferi. Gli unici mammiferi trovati dai primi māori furono alcuni pipistrelli provenienti probabilmente dall’Australia. I coloni provenienti dall’Australia introdussero una specie di opossum per sfruttarne in termini commerciali la pregiata pelliccia. Tuttavia, il vorace opossum ha sconvolto l’equilibrio faunistico del Paese, causando anche l’estinzione di oltre 1300 specie di uccelli e lo stesso kiwi è a rischio, poiché l’opossum ne attacca gli adulti e ne divora le uova. I neozelandesi sono freneticamente attivi nel tentativo di estirpare gli oltre 70 milioni di esemplari di opossum, prima che comprometta ulteriormente l’ecosistema locale. Per questa ragione ogni iniziativa che preveda l’eliminazione fisica degli opossum, viene etichettata in Nuova Zelanda come “ecologica”. Huberia brounii è una specie endemica di formica, tipica della Nuova Zelanda, di difficile osservazione e pertanto poco conosciuta.
Inoltre in questo Paese sono stati introdotte dall’uomo diversi animali alloctoni; tra queste ricordiamo la vespa comune (Vespula vulgaris Linnaeus, 1758), che si è naturalizzata ed è diventata una specie invasiva. A causa degli inverni miti, alcune colonie di Vespula vulgaris superano l’inverno, dando vita a sciami piuttosto numerosi e nidi molto grandi e pericolosi.

Guido Bissanti




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