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Ononis spinosa

Ononis spinosa

L’ Ononide spinosa (Ononis spinosa L.) è un piccolo arbusto spinoso appartenente alla famiglia delle Fabaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Rosidae,
Ordine Fabales,
Famiglia Fabaceae,
Sottofamiglia Faboideae,
Tribù Trifolieae,
Genere Ononis,
Specie O. spinosa.
Sono sinonimi i termini:
– Ononis antiquorum L.;
– Ononis arvensis L.;
– Ononis austriaca Beck;
– Ononis campestris Coste;
– Ononis campestris Koch & Ziz;
– Ononis diacantha Rchb.;
– Ononis foetens All.;
– Ononis hircina Jacq.;
– Ononis intermedia auct.;
– Ononis leiosperma Boiss.;
– Ononis procurrens Benth.;
– Ononis pseudohircina Schur;
– Ononis repens antiquorum (L.) Greuter;
– Ononis repens arvensis (L.) Greuter;
– Ononis repens australis Sirj.;
– Ononis repens leiosperma (Boiss.) Greuter;
– Ononis repens masquillierii (Bertol.) Greuter;
– Ononis repens spinosa Greuter;
– Ononis repens spinosiformis (Simonk.) Greuter;
– Ononis semihircina Simonk.;
– Ononis spinescens Ledeb.;
– Ononis spinosa L. subsp. spinosa;
– Ononis spinosiformis Simonk.;
– Ononis vulgaris Rouy p.p..
Questa specie presenta una certa variabilità genetica con alcune sottospecie.
In Italia sono presenti 5 sottospecie:
– Ononis spinosa L. subsp. antiquorum (L.) Arcang.;
– Ononis spinosa subsp. arvensis (L.) Greuter & Burdet;
– Ononis spinosa subsp. austriaca (Beck) Gams;
– Ononis spinosa subsp. procurrens (Wallr.) Briq.;
– Ononis spinosa L. subsp. spinosa

Etimologia –
Il termine Ononis proviene dal greco ὄνος ónos asino: pianta buona per gli asini.
L’epiteto specifico spinosa viene da spina spina: in quanto specie spinosa, coperte di spine.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Ononis spinosa è una specie euro mediterranea con areale centrato sulle coste mediterranee. La pianta è largamente diffusa in Europa ma si trova anche in Asia minore e in nord Africa.
In Italia si trova in prati aridi o incolti e ai margini dei sentieri con una distribuzione altitudinale che va dal piano a circa 1300 m s.l.m.
Il suo habitat è quello dei prati e pascoli aridi, lungo i bordi delle strade e dei campi, sulle dune di sabbia. Questa pianta si trova principalmente in terreni argillosi o calcarei in aree sufficientemente soleggiate. Contribuisce al miglioramento del suolo nei terreni poveri e sabbiosi poiché fissa l’azoto atmosferico.

Descrizione –
L’ Ononis spinosa è un piccolo arbusto spinoso perenne, eretto, con il fusto spesso lignificato alla base ed alto fino a 60-70 cm.
Il fusto è ispido, ramificato e lanuginoso e quasi sempre spinoso.
Le foglie sono piccole, verde scuro, ovali o trilobate, con stipole fogliari dentate alla base. I fiori sono rosa intenso e bianco, profumati, con le ali più corte della chiglia uncinata e il calice solitamente più corto del baccello.
Il frutto è un legume peloso, lungo come il calice. La superficie del frutto è ghiandolosa e pelosa. Al suo interno vi trovano posto da uno a quattro semi tondeggianti dal colore scuro.

Coltivazione –
L’Ononis spinosa è una pianta che veniva raccolta, soprattutto nel passato, allo stato naturale per l’uso locale come medicinale e occasionalmente come alimento.
La pianta predilige principalmente terreni sassosi e asciutti in formazioni solitarie o meno in prati, bordi di campi, boscaglia e talvolta argini di fiumi; cresce su terreno argilloso e calcareo.
È una pianta moderatamente resistente al freddo, in grado di tollerare temperature fino a circa -20 °C quando è completamente dormiente.
Per la sua coltivazione si tenga conto che preferisce una posizione soleggiata in un terreno ben drenato con pH da neutro a alcalino.
Questa specie ha una relazione simbiotica con alcuni batteri del suolo, questi batteri formano noduli sulle radici e fissano l’azoto atmosferico. Parte di questo azoto viene utilizzato dalla pianta in crescita, ma alcuni possono essere utilizzati anche da altre piante che crescono nelle vicinanze.
La propagazione può avvenire per seme cha va scarificato o pre immerso per 24 ore in acqua tiepida. Si può seminare direttamente in pieno campo verso metà primavera o in semenzai e poi trapiantato.
La propagazione può avvenire anche per divisione appena prima dell’inizio della nuova crescita in primavera.
Le divisioni più grandi possono essere piantate direttamente nelle loro posizioni permanenti. Si è visto che è meglio rinvasare le divisioni più piccole e farle crescere in zona leggermente ombreggiata per poi trapiantarle in tarda primavera o all’inizio dell’estate.
Un ulteriore metodo di propagazione può essere per talea nel periodo di settembre.

Usi e Tradizioni –
Ononis spinosa viene chiamata con i nomi comuni di Ononide spinosa, Bonaga, Stancabue, Fermabove, Medica spinosa, Bulinaca ed altri nomi locali.
Ha un uso storico in vari Paesi.
Nella Russia medievale, veniva utilizzata per la produzione di acciaio Bulat. Sebbene il processo originale sia andato perduto, è noto che prevedeva l’immersione dell’arma finita in una vasca contenente un liquido speciale di cui faceva parte l’estratto di questa pianta (il nome della pianta in russo, stalnik, riflette il suo ruolo storico).
Inoltre nella medicina erboristica tradizionale russa era usata come anodina, antiflogistica, aperiente, coagulante e diuretica.
Un decotto di ononide veniva usato per l’eczema e altri problemi della pelle, emorroidi, costipazione cronica e infezioni dell’ano.
Le radici di questa pianta sono un ingrediente di miscele di erbe che vengono utilizzate per l’uso come diuretico e antidiabetico.
A volte viene coltivata come pianta ornamentale nei giardini.
L’intera pianta è piacevolmente profumata quando viene calpestata o triturata.
Se ne fa anche un uso commestibile e vengono consumati i giovani germogli cotti.
Le radici vengono masticate per il loro sapore di liquirizia.
I fiori vengono usati come decorazione sulle insalate.
Nell’uso medicinale della Ononis spinosa vengono utilizzate le radici, le foglie e i fiori che sono antibatterici, antimicotici, antitosse, antivirali, aperitivi, citotossici, diuretici e litotripici.
La radice contiene un olio fisso antidiuretico e un olio essenziale diuretico. Se è richiesta l’azione diuretica allora la radice deve essere infusa e non decotta o l’olio essenziale sarà fatto evaporare.
Un’infusione viene utilizzata nel trattamento dell’idropisia, dell’infiammazione della vescica e dei reni, dei calcoli renali e dei reumatismi.
La pianta viene utilizzata esternamente per aiutare nella guarigione delle ferite e per curare la gotta, l’eczema e altri disturbi cronici della pelle.
Dalla corteccia si ricava una miscela per la tosse.
Le radici contengono il glicoside ononina che agisce come un blando diuretico.
La pianta contiene tra l’altro: glucosi isoflavonici, saponina, ononina, onocerina, biocanina, mentolo, tannino, acido citrico.
Tra gli altri usi, anticamente si usavo le giovani estremità di questa pianta per ricavare tinture di vari colori (verde, giallo ma anche il rosso).

Modalità di Preparazione –
Della Ononis spinosa si utilizzano, come visto, varie parti della pianta.
Le radici vengono utilizzate occasionalmente; vengono raccolte in autunno, tagliate a fette e asciugate con cura per un uso successivo.
I giovani germogli sono più comunemente usati, freschi o essiccati e possono essere raccolti per tutta l’estate.
Le giovani foglie, ancora in formazione di giovani getti, possono essere usare nelle insalate con un sapore che si avvicina a quello delle fave.
Vengono usati anche i fiori.
Secondo alcune fonti va utilizzata con parsimonia per una presunta tossicità.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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