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Come si coltiva il Faggio

Come si coltiva il Faggio

Il faggio (Fagus sylvatica L., 1753) è un albero della famiglia delle Fagacee di origine europea e presente nel continente dalla Svezia meridionale ai monti della Sicilia e della Gran Bretagna alla Russia sudorientale.
Le strutture riproduttive del faggio sono delle infiorescenze unisessuali: quelle maschili in glomeruli pendenti dotati ciascuno di un lungo peduncolo, quelle femminili erette consistenti di 1-2 fiori circondati da 4 brattee superiori larghe e da numerose brattee inferiori lineari.

Coltivazione –
La coltivazione del faggio è possibile in ambienti con abbondanti precipitazioni ed elevata umidità.
Questa pianta cresce bene in suoli con buon drenaggio ed assenza da fenomeni di ristagno d’acqua nel terreno. Anche se è una specie che cresce bene in montagna sopporta male sia il freddo intenso che la siccità prolungata.
Dal punto di vista pedologico è una pianta che si adatta a suoli non molto acidi e in presenza di humus e può crescere sia su rocce carbonatiche che silicee; in condizioni difficili predilige invece un substrato carbonatico-dolomitico.
Inoltre, per la sua coltivazione vanno scelte aree con discreta ventilazione ma non eccessivamente asciutte. Per questo motivo non va coltivata in valli profonde e nemmeno alla cima di sommità asciutte. Le aree dove la coltivazione del faggio è favorita sono quelle zone di montagna in cui si addensano le nubi e le nebbie.
Per quanto riguarda la moltiplicazione spesso si ricorre alla propagazione per innesto a spacco, nel periodo di marzo o a giugno per innesto a occhio o per approssimazione.
Nel governo di una faggeta questi vengono trattati sia a ceduo che a fustaia.
Di fatto il governo a ceduo è in progressivo disuso, con la conseguente conversione ad alto fusto. In base alla qualità della fustaia si possono applicare diversi tipi di taglio:
– tagli saltuari per i popolamenti più scadenti;
– tagli successivi a gruppi per i popolamenti buoni con struttura disetanea;
– tagli successivi uniformi con turno di 100 – 120 anni per popolamenti in eccellenti condizioni in struttura coetanea.
La massa a fine turno di una faggeta può arrivare anche a 700 metri cubi ad ettaro.

Usi –
Il faggio è una pianta utilizzata anche per il suo legno che è piuttosto leggero e non della migliore qualità, anche perché facilmente aggredibile dai tarli; tuttavia è largamente impiegato (specialmente in passato) in lavori di costruzione e di falegnameria.
Questa pianta è molto impiegata, a scopo ornamentale, nei parchi e nei giardini.
Tra le varietà di maggiore interesse ornamentale ricordiamo:
– il Fagus sylvatica var. pendula (con lunghi rami ricadenti);
– il Fagus sylvatica var. purpurea (con foglie rosso-vinoso);
– il Fagus sylvatica var. asplenifolia (dalle caratteristiche foglie profondamente incise).




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