Un Mondo Ecosostenibile
PesciSpecie Animali

Thunnus alalunga

Thunnus alalunga

L’alalunga o tonno bianco (Thunnus alalunga Bonnaterre, 1788) è un pesce osseo appartenente alla famiglia degli Scombridae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Phylum Chordata,
Classe Actinopterygii,
Ordine Perciformes,
Famiglia Scombridae,
Genere Thunnus,
Specie T. alalunga.
Sono sinonimi i seguenti termini:
– Albacora alalonga;
– Germo alalonga;
– Germo alalunga;
– Germo germo;
– Germo germon;
– Germo germon steadi;
– Orcynus alalonga;
– Orcynus alatunga;
– Orcynus germo;
– Orcynus germon;
– Orcynus pacificus;
– Scomber alalunga;
– Scomber alalunga;
– Scomber alatunga;
– Scomber albicans;
– Scomber germo;
– Scomber germo;
– Scomber germon;
– Thunnus alalonga;
– Thunnus alalunga;
– Thunnus germo;
– Thunnus pacificus;
– Thynnus alalonga;
– Thynnus alalunga;
– Thynnus pacificus.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’alalunga è un pesce diffuso nel mar Mediterraneo e nelle acque calde di tutti gli oceani; sulle coste europee si incontra raramente più a nord del golfo di Biscaglia. È una specie cosmopolita delle acque tropicali e temperate.
È comune nei mari italiani, ma solo in certe località che possono comunque variare di anno in anno. La sua presenza è particolarmente massiccia attorno alle isole Eolie, mentre è rara nell’Adriatico.
Nel Mediterraneo è presente lungo tutte le coste italiane e davanti alle coste egiziane, turche e greche.
Il suo habitat marino è quasi sempre di alto mare ed è raro sotto costa. Effettua migrazioni verso nord nella stagione calda, durante la quale si trattiene leggermente meno al largo.

Descrizione –
L’alalunga è un pesce molto affine al tonno rosso, ma inferiore di grandezza che raggiunge un 1,30 metri di lunghezza per 25 kg di peso, ma le dimensioni sono in genere inferiori di circa la metà in quanto ha un peso medio di 7-8 kg, anche se nell’oceano Atlantico raggiunge i 30 kg.
Si riconosce per avere il corpo fusiforme, panciuto nell’adulto, ricoperto di squame piccole. Il corsaletto, che ha squame più grandi, si estende fino a metà della lunghezza. La linea laterale, poco marcata, ha circa 210 squame. Ai lati del peduncolo caudale (molto strtetto) vi è una carena robusta fra due piccole carene alla base dei lobi della caudale. La testa e l’occhio sono grandi.
La bocca è ampia e arriva all’altezza del centro dell’occhio, le mascelle (quasi uguali) sono dotate di una fila di dentini acuminati. Altri dentini si trovano sul vomere e sui palatini.
Le pinne dorsali sono due. La prima ha 11-14 raggi spinosi, di cui i primi 3 molto più alti, ed è abbastanza estesa. La seconda (12-16 raggi) è quasi contigua alla prima e ha una forma triangolare con lobo anteriore appuntito; è corta ed è seguita da 7-9 pinnule. La pinna anale (11-16 raggi) è opposta alla seconda dorsale ed è simile nella forma e nell’estensione; è seguita da 7-10 pinnule. La caudale è molto ampia, semilunare e a lobi molto stretti. Le ventrali sono piccole. Le pettorali, lunghissime, possono arrivare fino all’altezza della seconda pinnula dorsale e sono protette, nel margine superiore, da una carena poco evidente.
Ha una colorazione dorsale azzurro nero acciaio, quella ventrale biancastra. Le pinnule dorsali e una o due di quelle post anali hanno una zona centrale giallo cromo. Le altre pinnule sono grigiastre. Il margine posteriore della caudale è percorso da una sottile linea bianca.

Biologia –
L’alalunga è un pesce che si riproduce in estate; le uova e le larve sono pelagiche e molto simili a quelle del tonno.
Questo pesce è pelagico e veloce migratore ed ama le acque profonde, che non abbandona quasi mai, se non in fase di riproduzione.

Ruolo Ecologico –
Il Thunnus alalunga si nutre in genere di pesci, come le sardine, le acciughe, le alacce e i pesci volanti, nonché cefalopodi e crostacei planctonici.
È un pesce gregario che vive in grossi banchi.
Si pesca con le reti da circuizione e con apposite reti da posta per la cattura di scombridi (palamitare), o si cattura all’amo con la tecnica della traina. Questa specie viene attratta spruzzando acqua a pioggia dietro la poppa della barca. La carne è bianco rosea e non rossa; da alcuni viene preferita a quella del tonno rosso, perché più magra; inoltre è soda e saporita. La carne si vende fresca e in conserva.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Louisy P., 2016. Guida all’identificazione dei pesci marini d’Europa e del Mediterraneo. Il Castello Editore, Milano.
– Nikiforos G., 2008. Fauna del Mediterraneo. Giunti Editore, Firenze.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *