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Asio otus

Asio otus

Il gufo comune (Asio otus (Linnaeus, 1758)) è un uccello rapace appartenente alla famiglia degli Strigidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Sottoregno Eumetazoa,
Superphylum Deuterostomia,
Phylum Chordata,
Subphylum Vertebrata,
Superclasse Tetrapoda,
Classe Aves,
Ordine Strigiformes,
Famiglia Strigidae,
Genere Asio,
Specie A. otus.
Sono sinonimi i termini:
– Asio wilsonianus Lesson, 1830;
– Otus wilsonianus Lesson, 1830;
– Strix otus Linnaeus, 1758.
Si riconoscono, inoltre, tre sottospecie che sono:
– A. o. otus Linnaeus, 1758;
– A. o. canariensis Madarász, 1901;
– A. o. wilsonianus Lesson, 1830.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Gufo comune è un uccello rapace diffuso in Eurasia, Africa del Nord e America settentrionale.
In Italia è presente la sottospecie Asio otus otus sedentaria e nidificante nelle zone boscose pianeggianti e montane (fino a 1800-1900 metri di quota) del nord, del centro e più raramente del centro-sud (soprattutto lungo le Alpi e gli Appennini).
Alcune popolazioni settentrionali migrano durante l’inverno verso sud (Messico, Egitto, India) ritornando nella loro abituale zona di diffusione la primavera successiva.
Il suo habitat è principalmente nei boschi e nelle foreste di conifere.

Descrizione –
Il gufo comune è un uccello rapace con una lunghezza totale di 34-37 cm, un’apertura alare di 88-100 cm e con un peso di 220-280 grammi per i maschi e 250-370 grammi per le femmine; con un dimorfismo sessuale poco evidente e la femmina normalmente più grande del maschio.
Questo animale si presenta con un corpo slanciato, di media lunghezza, con piumaggio superiormente fulvo, marrone e grigiastro, striato di scuro, inferiormente bruno-giallastro con striature brune; grigio nei giovani esemplari.
Ha dei caratteristici ciuffi sulle orecchie, semplici piume che non incidono sul funzionamento dell’apparato uditivo, peraltro finissimo.
Il becco è breve, adunco, grigio o nerastro con cera rosata.
La testa è relativamente grande, con due ciuffi di piume erigibili e dischi facciali (scuri nei giovani).
Gli occhi sono grandi, posti anteriormente, con iride giallo-arancio.
Le ali sono lunghe, larghe e arrotondate.
La coda è relativamente breve, arrotondata, fulvo-brunastra con striature trasversali scure.
Le zampe sono di media lunghezza, totalmente piumate, fulvicce, con artigli nero-grigiastri.
Il volo è battuto, intervallato da planate e silenzioso.

Biologia –
Nell’ Asio otus il periodo di riproduzione va da marzo a luglio. Questo volatile nidifica normalmente in nidi di altri uccelli o nel nido di uno scoiattolo. Se non trova nidi di questo genere depone le uova sul suolo, sotto un albero o un arbusto.
La femmina vi depone 3-10 (4-5) uova bianche.
Il periodo di incubazione dura circa 27-28 giorni, con una sola covata all’anno e più raramente due. In questo periodo e fino a dopo la schiusa, la femmina viene nutrita dal maschio.
La sua prole è nidicola e i piccoli lasciano il nido dopo 3-4 settimane.
In questa specie l’età massima registrata in libertà è 28 anni.

Ruolo Ecologico –
Il gufo comune è l’unico rapace notturno che in inverno si aggrega in dormitori, selezionando posatoi su alberi, sovente anche in aree urbane.
Nel periodo che va da dicembre a febbraio, trascorre le proprie giornate sullo stesso albero dal quale poi s’invola la sera, per andare a caccia.
Gli individui presenti in un dormitorio sono originari del territorio circostante ma una parte di questi arriva anche da soggetti svernanti che arrivano anche da altre nazioni. All’inizio della primavera si disperdono, abbandonando il dormitorio per accoppiarsi e nidificare.
Per questo motivo il sistema migliore per censire i gufi comuni svernanti consiste proprio nel ritrovare un dormitorio e contare gli animali presenti.
L’ Asio otus caccia una grande varietà di piccoli animali, quali topi, toporagni (Sorex araneus), talpe (Talpa europaea), scoiattoli, pipistrelli, ratti, uccelli e insetti. Durante il giorno dorme nelle cavità degli alberi o in vecchi ruderi, perfettamente mimetizzato dal piumaggio.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– C.Battisti, D. Taffon, F. Giucca, 2008. Atlante degli uccelli nidificanti, Gangemi Editore, Roma.
– L. Svensson, K.Mullarney, D. Zetterstrom, 1999. Guida agli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente, Harper Collins Editore, Regno Unito.



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