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Come si riproduce la Cipolla

Come si riproduce la Cipolla

La cipolla (Allium cepa L.) è una pianta bulbosa della famiglia delle Liliaceae che vive sotto terra ed è formata da foglie modificate, che presentano un’epidermide (protezione).
Questa pianta è originaria, probabilmente, degli altipiani del Turchestan e dell’Afghanistan (Asia occidentale). La sua coltivazione è molto antica e risale agli Egizi nel IV millennio a.C.; oggi è coltivata in tutto il mondo.
In Italia le regioni maggiormente interessate a questa coltura sono l’Emilia-Romagna, la Campania, la Sicilia e la Puglia.
Dal punto di vista agronomico è una pianta erbacea biennale il cui ciclo di vita, in coltivazione, viene interrotto a un anno al fine di destinarla al consumo. Ha radici superficiali, con foglie che si ingrossano nella porzione basale dando la parte commestibile. Forma un lungo stelo fiorale che porta un’infiorescenza a ombrello con fiori di colore bianco-giallastro. Il frutto è una capsula.
La cipolla viene utilizzata principalmente come alimento e condimento, ma è anche adoperata a scopo terapeutico per le proprietà che gli sono riconosciute sia dalla scienza e dalle tradizioni della medicina popolare.

Riproduzione –
La tecnica di riproduzione della cipolla può avvenire sia per semi che per bulbi.
Nella tecnica di semina, i cui semi possono essere conservati anche da coltivazioni precedenti, il periodo ottimale per effettuarla è quello primaverile. Dopo la semina, che può avvenire anche in contenitori di polistirolo, le giovani piantine, appena avranno raggiunto una grandezza sufficiente, andranno trapiantate.
La semina può essere effettuata anche in semenzaio durante il periodo estivo o invernale se si vogliono ottenere delle cipolle da consumare fresche.
Di norma si seminano con una densità di circa cinquanta-cento piantine per metro quadrato per le coltivazioni non industriali e per consumo fresco.
Nella riproduzione per bulbi, si parta da bulbi acquistati in commercio, e questa tecnica permette di ottenere cipolle di forma più regolare in minor tempo, è molto adatta per coltivazioni ristrette.
Si consideri che se si procede con la raccolta del seme a fine ciclo produttivo per la risemina successiva le piantine che si origineranno avranno una certa variabilità per via del meccanismo di riproduzione.
Se si vogliono invece avere piantagioni uniformi si parte da piantagione tramite bulbi, i quali avranno, ovviamente, le stesse caratteristiche della pianta madre.
Per i dettagli della tecnica di coltivazione si rimanda alla seguente scheda.




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