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Come si propaga il Dragoncello

Come si propaga il Dragoncello

Il dragoncello o estragone (Artemisia dracunculus, L.) è una pianta perenne, aromatica e amara della famiglia delle Asteracee. Questa pianta è originaria dell’Europa Orientale e della Siberia del Sud.
Il dragoncello viene coltivato anche in Italia e di rado possiamo trovarlo allo stato selvatico.
Il dragoncello, per essere coltivato, deve trovare, preferibilmente, luoghi soleggiati e terreni fertili e sabbiosi. Inoltre in commercio esistono molte varietà alcune delle quali prive totalmente di profumo.
Il dragoncello è una pianta perenne che si consiglia di coltivarla per tre o quattro anni, facendola poi ruotare.

Propagazione –
Questa pianta produce raramente semi fertili e quindi può essere riprodotta solo per divisione dei cespi e per talea.
Se si è in possesso di semi fertili si può seminare sia nel periodo primaverile che in quello autunnale.
Per evitare però che la propagazione per seme non abbia gli effetti desiderati, per la scarsa fertilità dei semi si consiglia di effettuare la moltiplicazione adottando la tecnica della riproduzione per rizoma o per talea.
In questo caso le percentuali di attecchimento sono maggiori.
In queste due tecniche bisogna adottare delle distanze tra le piante di 40/50 cm, in quanto questa pianta aromatica ha radici particolarmente ramificate a cui occorre lasciare spazio nella loro espansione.
Se si è impianto invece su singoli contenitori o su bancali si può poi effettuare il trapianto nella tarda primavera, tra aprile e maggio, preoccupandosi di lavorare il terreno in profondità perché possa attecchire con successo.
Per i dettagli della tecnica di coltivazione si rimanda alla seguente scheda.




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