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Drimys winteri

Drimys winteri

La cannella magellanica o canelo (Drimys winteri J.R.Forst. & G.Forst.) è una specie arbustiva sempreverde appartenente alla famiglia delle Winteraceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Ordine Magnoliales,
Famiglia Winteraceae,
Genere Drimys,
Specie D. winteri.
Sono sinonimi i termini:
– Drimys aromatica Murray. non (R.Br.) Muell.;
– Drimys chilensis DC.;
– Drimys granatensis Mutis ex Lf;
– Drimys punctata Lam.
– Wintera aromatica Murray. non (R.Br.) Muell..

Etimologia –
Il termine Drimys proviene dal greco δριμύς drimýs acre, piccante, pungente, aspro, amaro: per la corteccia amara.
L’epiteto specifico winteri, secondo alcuni, è stato attribuito in onore dell’ammiraglio sir William Winter (~1521-1589), uno dei finanziatori della Circumnavigazione del Globo (1577-1580) comandata da Francis Drake che gli diede un campione della corteccia di questo albero; secondo altri autori è stato dedicato al capitano John Winter, comandante della nave Elizabeth partecipe della Circumnavigazione di F. Drake, che si procurò una scorta di corteccia di questo albero, portandola in Inghilterra nel 1579.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Drimys winteri è una pianta nativa delle foreste temperate valdiviane del Cile e dell’Argentina, è molto comune nelle foreste sempreverdi costiere, ed è particolarmente diffuso anche nella Terra del Fuoco.
Il suo habitat naturale è quello di albero dominante nei siti di pianura umida della Terra del Fuoco, al di sotto di 1.200 m, tra la latitudine 32 ° sud e Capo Horn, che si trova a latitudine 56°, dove tollera temperature fino a -20 °C. Lo troviamo nei siti paludosi lungo ruscelli e corsi d’acqua in terreni ricchi.

Descrizione –
La Drimys winteri è un arbusto sempreverde che cresce fino ad un’altezza massima di 12 m e con una circonferenza di circa 3 m, quasi mai in forma singola.
Il legno è molto poroso e poco resistente da giovane, è molto leggero quando si secca, mentre la corteccia, liscia e spessa circa 2,5 cm, è verdastra all’esterno e rossa all’interno, nonché estremamente piccante (caratteristica comune anche al frutto).
Le foglie sono lanceolate, di un verde lucido nella parte superiore, più chiare inferiormente, e possono misurare fino a 20 cm.
I fiori sono bianchi con il centro giallo, simili alle margherite, e comprendono un gran numero di petali e stami. È una specie è ermafrodita (ha organi sia maschili che femminili).
Il frutto consiste in una piccola bacca bluastra.

Coltivazione –
La cannella magellanica è una pianta sempreverde ed in fiore da gennaio a giugno. Predilige il terreno umido ed in zona ombreggiata. La pianta può tollerare forti venti ma non di natura marittima.
Dal punto di vista pedologico richiede un terreno privo di calcare mentre tollera terreni gessosi.
Questa pianta di solito inizia a fiorire quando raggiunge un’altezza di circa 30 cm.
È una specie polimorfica, con i fiori che hanno un delicato profumo di gelsomino, mentre la corteccia ha un potente odore aromatico.
La propagazione può avvenire per seme che va seminato non appena è maturo in autunno in serra. Le piante vanno pi trapiantate in tarda primavera o all’inizio dell’estate, dopo le ultime gelate previste.
La propagazione può avvenire anche per talea di legno semimaturo, di 10 – 15 cm, nel periodo di luglio – agosto in serra. La percentuale di attecchimento si aggira intorno al 60%. Si possono preparare anche talee di legno maturo dell’anno in corso con una base di legno più vecchio, nel periodo di novembre in serra fredda.

Usi e Tradizioni –
Questa pianta, oltre all’interesse botanico, per le sue antiche origini, è una pianta ornamentale affascinante.
La Drymis winteri, secondo l’accurata descrizione di Lucas Bridges, che visse nella Terra del Fuoco per quarant’anni, aveva molti nomi comuni: “corteccia di Winter”, “canelo” (nome spagnolo, dove però significa anche cannella) e “ushcuta” (nome yamana).
Quando negli anni 1577-1580 Sir Francis Drake navigò per il mondo, delle quattro navi che accompagnano la sua, la Golden Hind, l’unica che riuscì a oltrepassare con successo Capo Horn, vi era la Elizabeth, il cui capitano era John Winter. Le due navi furono separate durante una tempesta. Probabilmente a bordo della nave di John Winter c’erano degli uomini malati, così il capitano andò con una barca verso terra per cercare alcune erbe medicinali. Tornò con una scorta di corteccia di Drimys; così, per secoli, prima che venisse scoperta la vitamina C, la corteccia di questa pianta è stata considerata un ottimo rimedio per lo scorbuto. Era tanto efficace, infatti , che James Cook e il suo equipaggio utilizzarono tisane di D. winteri durante il loro viaggio nel Sud del Pacifico per non ammalarsi. Il naturalista che li accompagnò nell’esplorazione, Johann Reinhold Forster, fu il primo a descrivere e nominare ufficialmente D. winteri.
Per le tribù indigene indiane del Sud America questa pianta era un simbolo di pace un po’ come un ramo d’ulivo era usato in Grecia.
La corteccia aromatica e pungente, in polvere è utilizzata come sostituto del pepe in Brasile, Cile e Argentina. È ricca di vitamina C.
La corteccia è un’erba tonica amara pungente che allevia l’indigestione. È antiscorbutica, aromatica, febbrifuga, cutanea, stimolante e gastrica.
La corteccia, oltre alla vitamina C, contiene materia resinosa e lo 0,64% di olio essenziale aromatico.
Il legno non è durevole, pesante (affonda nell’acqua), e viene utilizzato per interni di case, scatole, strumenti musicali, mobili. ecc.; inoltre brucia male ed emana un fumo dall’odore pungente.
Gli indigeni Yaghan usavano il legno degli alberi più giovani, particolarmente dritti e sottili, per le loro lance e i loro arpioni.
Questa pianta è solitamente coltivato come pianta ornamentale nelle zone dove il clima è sufficientemente umido e freddo. Viene apprezzata grazie al colore rosso-marrone della sua corteccia, per le foglie di un verde brillante e per i suoi grappoli di fiori profumati. È una pianta molto resistente, infatti i campioni portati dalle foreste del sud della Terra del Fuoco e piantati nelle Isole Fær Øer crescono senza problemi. Altri esemplari sono stati piantati nella parte nord della costa ovest degli Stati Uniti. Questa pianta ha guadagnato l’Award of Garden Merit dalla Royal Horticultural Society.

Modalità di Preparazione –
Dalla corteccia della Drimys winteri si ottiene un infuso che viene utilizzato nel trattamento di indigestione, coliche, forfora e scorbuto. È anche usata come parassiticida.
La corteccia va raccolta in autunno e in inverno e viene essiccata per un uso successivo.
La corteccia è spessa e piccante, tanto che a volte è usata come un sostituto del pepe in Argentina e Cile.
La linfa di questa pianta, inoltre, può provocare gravi infiammazioni se viene a contatto con gli occhi.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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