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Megachile centuncularis

Megachile centuncularis

Il Megachile delle rose (Megachile centuncularis Linnaeus, 1758) è un insetto imenottero appartenente alla famiglia dei Megachilidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Sottoregno Eumetazoa,
Ramo Bilateria,
Phylum Arthropoda,
Subphylum Tracheata,
Superclasse Hexapoda,
Classe Insecta,
Sottoclasse Pterygota,
Coorte Endopterygota,
Superordine Oligoneoptera,
Sezione Hymenopteroidea,
Ordine Hymenoptera,
Sottordine Apocrita,
Sezione Aculeata,
Superfamiglia Apoidea,
Famiglia Megachilidae,
Sottofamiglia Megachilinae,
Tribù Megachilini,
Genere Megachile,
Specie M. centuncularis.
Sono sinonimi i termini:
– Apis fastosus Harris 1776;
– Megachile parvula Lepeletier 1841;
– Megachile infragilis Cresson 1878;
– Megachile rufiventris Schenck 1851;
– Megachile appia Infermiera 1903;
– Megachile leoni Titus 1906.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Megachile delle rose è un insetto fitofago che vive su varie piante tra cui, spesso, rovo, cardo e rose.
Il suo habitat è quello dei giardini, sia rurali che urbani, che forniscono cibo adatto per questa specie.

Morfologia –
Gli adulti del Megachile centuncularis si riconoscono per le medie dimensioni (10-13 mm), di colore nerastro, con il corpo rivestito di una peluria grigiastra con sfumature rossastre che sono abbondanti sul capo, sul torace ed in zona uro-sternale.

Attitudine e Ciclo biologico –
Il Megachile centuncularis svolge, di norma, una generazione annua e sverna come larva matura all’interno delle celle costruite; in primavera, con l’innalzarsi delle temperature, la larva si trasforma in pupa.
Le larve, che vengono nutrite con il miele, sono poste in nidi costruiti nelle cavità del terreno o in altri anfratti.
Gli adulti per fuoruscire si aprono un varco con le robuste mandibole. I maschi sfarfallano dopo 18-20 giorni dall’impupamento e le femmine qualche giorno dopo. Quest’ultime sono dotate di una struttura di raccolta del polline, formata da frange di peli (scopa), posta sotto l’addome; esse si accoppiano solo una volta e costruiscono 2-3 celle al giorno ove depongono un singolo uovo.
Questo imenottero è una specie alquanto comune che, se in presenza di popolazioni numerose, può interessare economicamente, ove presente, la coltivazione delle Rose in quanto la femmina “taglia”, con le proprie mandibole, in modo caratteristico, regolare e netto i margini fogliari, asportando tipiche porzioni semicircolari di lembo che utilizza per costruire le pareti delle cellette dei sui nidi.
I nidi sono generalmente costruiti all’interno di grandi tane nel legno, cavità in vecchi muri e occasionalmente anche nel terreno. Il Megachile centuncularis utilizza 6-14 pezzi di foglie circolari per corpo cellulare con 6-7 dischi che formano il coperchio di ciascuna cellula. Vengono utilizzate, a tale scopo, foglie di frassino, betulla, caprifoglio, ippocastano, lillà e rosa.
A seguito di ciò le foglie rimangono esteticamente deturpate da questi tagli semicircolari ai bordi. Le larve, che vengono nutrite con il miele, sono poste in nidi costruiti nelle cavità del terreno o in altri anfratti. L’insetto ed i danni si possono osservare in piena estate, fra giugno ed agosto. Va infine ricordato che la specie considerata può danneggiare altre piante oltre alla Rosa, e che esistono altre specie di Megachile con comportamento analogo.

Ruolo Ecologico –
I danni arrecati dal Megachile centuncularis sono generalmente di scarsa importanza, per cui, considerato anche il ruolo ecologico dell’insetto, in quanto gli adulti esercitano attività impollinatrice, non vengono generalmente attivati mezzi di controllo diretti per combatterlo.
Inoltre questo insetto, se non vengono utilizzati prodotti di sintesi, viene controllatao anche da un piccola vespa parassita che è il Coelioxys inermis (Kirby 1802) e che abita le regioni paleartiche.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Russo G., 1976. Entomologia Agraria. Parte Speciale. Liguori Editore, Napoli.
– Tremblay E., 1997. Entomologia applicata. Liguori Editore, Napoli.




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