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Come si pota il Corniolo

Come si pota il Corniolo

Il corniolo (Cornus mas L., 1753) è un albero da frutto, spesso spontaneo, della famiglia delle Cornaceae; è una specie originaria dell’Europa meridionale ed il suo areale si estende fino al mar Nero. In Italia è presente su tutto il territorio tranne che nelle isole.
Si tratta di un piccolo albero alto dai due ai sei metri, massimo 8 metri, che per poter produrre meglio, come tutte le specie da frutto ha bisogno di particolari interventi di potatura, anche se non eccessivi.
Le cultivar presenti in Italia sono sopratutto: “Golden Glory”, “Variegata”, “Aurea” ed “Elegant”.
Il corniolo è una pianta che anche senza particolari interventi tende a mantenere una forma armonica.
Gli interventi di potatura, comunque, vanno effettuati in due momenti, con la potatura principale da effettuarsi nel periodo di dormienza, e la secondaria, per stimolare nuovi getti, durante la stagione di ripresa vegetativa.

Potatura Principale –
La potatura principale consiste nella rimozione dei rami durante l’inverno o, al massimo, all’inizio della primavera, assicurandosi che i rami siano ancora in fase di dormienza; infatti intervenire durante la tarda primavera o in estate, dopo che l’albero comincia a crescere attivamente, può creare nuovi, non da gli effetti desiderati e può essere vettore di infezioni ed attacchi di insetti.
Durante il periodo freddo, preferibilmente a fine febbraio, vanno rimossi i rami secchi o malati, in modo da preparare la forma della pianta a nuove espansioni di nuovi rami. Per di più la rimozione dei rami secchi è un sistema per allontanare patogeni presenti nella parti secche. A tal proposito si consiglia di allontanare le risultanze della pota o di bruciarle.
È opportuno sia che si recidano rami sani che quelli infetti, adoperare cesoie ed arnesi sterilizzati senza averli ripuliti prima di passare ad una nuova pianta. purtroppo è una pratica più disattesa di quel che si pensi. È utile immergere le parti interessate taglienti degli arnesi in una soluzione composta di una parte di candeggina e di tre parti d’acqua per sterilizzarle. Durante questa fase della potatura bisogna, inoltre, recidere gli steli vecchi e sottili. L’intervento va fatto soprattutto per alcune varietà di Corniolo, particolarmente i tipi arbustivi, che sono apprezzati per la corteccia colorata che cresce sui nuovi steli. Nel caso quindi che si è scelta la forma arbustiva e non quello impalcata ad albero, gli steli che crescono direttamente dalla radice vanno rinnovati man mano che hanno prodotto. Nel caso che invece si è scelta la forma ad albero questi vanno sostituiti più progressivamente considerando che la potatura va eseguita leggermente ogni anno per non creare scompensi tra attività vegetativa ed attività produttiva.
Soprattutto se si è scelta la forma ad albero, con una chioma armoniosa, (che può essere anche a vaso) bisogna intervenire all’interno per creare un arieggiamento utile alla maggiore respirazione della pianta ma anche allo spazio necessario per i getti che cresceranno nella parte interna.
Inoltre vanno tolti tutti i rami che crescono sotto il punto di innesto se la varietà che state coltivando è stata innestata.

Potatura Secondaria –
La potatura secondaria va effettuata normalmente, se la prima è stata eseguita bene, nel periodo dei primi del mese di giugno. Questa potatura consiste nel recidere i boccioli dei fiori all’estremità di ogni ramo per reindirizzare l’energia a favore di quelle laterali del ramo. In questo modo si favorisce lo sviluppo di boccioli multipli, portando a un assetto più ricco di fiori. Questi boccioli possono essere tagliati con cesoie o “staccati” con le mani.
Questa operazione non va eseguita, ovviamente durante la stagione di dormienza perché in questo modo si scompensa l’equilibrio ormonale della pianta senza reindirizzare l’energia. Al contrario non va effettuata troppo tardi nel mese di giugno perché così facendo la pianta non accumulerà abbastanza energia per nuovi germogli e gemme per l’anno successivo.




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