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Come si coltiva l’Uva spina

Come si coltiva l’Uva spina

L’uva spina (Ribes uva-crispa L.) è una specie arbustiva da frutto della famiglia delle Grossulariaceae.
L’Uva spina rientra tra i frutti di bosco.
Il terreno ottimale per l’Uva Spina è quello di medio impasto, profondo, ricco di sostanza organica ma con determinati accorgimenti ed in zone in cui i terreni sono argillosi e un po’ calcarei, possiamo comunque provare, avendo cura di arieggiare il terreno e di dotarlo di sufficiente sostanza organica. Teniamo conto che il pH ottimale per questa pianta è intorno a 6,5, con alta umidità e in generale acqua abbondante. Soprattutto non deve mai mancare nel periodo della fioritura e in quello in cui il frutto si ingrossa fino a maturazione.

Tecniche colturali –
Per quanto riguarda la concimazione, deve essere abbondante e gradisce aggiunte di fosforo e potassio. Man mano che le piante crescono vanno ben sostenute e legate ai sistemi che abbiamo approntato per impalcarle.
Gradisce le posizioni soleggiate oppure una condizione di mezz’ombra. Per quanto riguarda la concimazione, al momento dell’impianto è bene utilizzare del buon composto organico maturo e ben dotato di tutti gli elementi.
Per la dotazione d’acqua si ricorda che è bene irrigare soprattutto nel periodo che precede la fioritura e nella fase di ingrossamento dei frutti.
La tecnica della potatura deve esser fatta soprattutto per il rinnovo della vegetazione e per adeguare la pianta al sistema di allevamento.

Avversità e patologie –
L’Uva spina, tra le avversità teme particolarmente l’Oidio o Mal Bianco e, tra le avversità,teme, soprattutto in fioritura, il vento.
La maggior parte delle varietà sono sensibili all’oidio, specie quelle a frutto rosso. Quasi tutte le varietà di uva spina sono sensibili allo zolfo (polvere e bagnabile). Il prodotto produce sulla pianta un’azione fitotossica che provoca l’arresto della vegetazione e la cascola delle foglie. Per combattere l’oidio devono essere usati prodotti antioidici specifici sintetici.
In riferimento alla sensibilità al vento si consiglia di riparare le piante utilizzando dei frangivento vivi (piante ad alto fusto ad esempio) o morti (cannicciati). Inoltre bisogna tenere conto che un problema che affligge tutte le piante di Uva Spina e non solo la rossa, è la sensibilità allo zolfo che arriva anche a provocare l’arresto della vegetazione e il danneggiamento delle foglie.
Inoltre le foglie vengono spesso attaccate da una ‘ruggine del pino’ (Cronartium ribicola) che è un fungo che trova nelle foglie di ribes un ospite alterno prima di poter diffondersi sul pino che è il suo ospite abituale.
In riferimento alla temperatura si ricorda che sopporta le temperature rigide invernali.
La propagazione del Ribes uva-crispa può avvenire per talea di ceppaia, rincalzando le piante madri accestite nell’autunno e prelevando nella primavera i fusti radicati.

Cultivar –
Le cultivar Europee, che derivano da Ribes uva-crispa, sono piu’ sensibili all’oidio e meno rustiche di quelle americane.
Vi sono numerose cultivar disponibili e tutte di provenienza straniera, ma che si adattano bene alle nostre condizioni.
– Uva spina: Careless (inglese, con grosse bacche verdi); Poorman (statunitense, con frutti rossi, non molto grandi, adatta alla raccolta meccanica per l’industria dei frutti sciroppati); White Smith (inglese, con bacche giallognole); Winham Industry (inglese, con frutti grossi, oblunghi, di colore violaceo); Leveller ( inglese, con frutti grossi, gialli); Pax (varietà senza spine, di medio vigore, frutto medio-grosso di buon sapore; è resistente all’oidio).
– Ibridi ribes nero x uva spina (caratterizzati da taglia media ed assenza di spine, i frutti hanno un sapore migliore rispetto al ribes nero): Josta (olandese, molto vigorosa, con bacche violacee, di media grossezza); Jostine (molto vigorosa e produttiva); Jogranda (meno vigorosa, con grosse bacche attraenti).




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