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Chlorella pyrenoidosa

Chlorella pyrenoidosa

La clorella pirenoidosa (Chlorella pyrenoidosa Chick, 1903) è una specie di alghe verdi che cresce in acqua dolce.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Chlorophyta, Classe Trebouxiophyceae, OrdineChlorellales, Famiglia Chlorellaceae e quindi al Genere Chlorella ed alla Specie C. pyrenoidosa.

Etimologia –
Il termine Chlorella proviene dal greco χλώρος, chlōros khlōros, che significa verde, e dal suffisso diminutivo latino ella, che significa piccolo.
L’epiteto specifico pyrenoidosa si riferisce alla presenza di un pirenoide prominente all’interno del cloroplasto di clorella.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Chlorella pyrenoidosa è un’alga presente in tutto il mondo dove cresce nelle acque dolci.

Descrizione –
La Chlorella pyrenoidosa è un’alga unicellulare avente forma sferica, di circa 2-10 μm di diametro ed è senza flagelli.
Contiene i pigmenti fotosintetici verdi clorofilla-a e -b nel suo cloroplasto.

Coltivazione –
Quest’alga, in condizioni ideali si moltiplica rapidamente, richiedendo solo anidride carbonica, acqua, luce solare e una piccola quantità di minerali per riprodursi.

Usi e Tradizioni –
I biochimico e fisiologo cellulare tedesco Otto Heinrich Warburg, insignito del Premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina nel 1931, per le sue ricerche sulla respirazione cellulare, studiò anche la fotosintesi nella clorella. Inoltre nel 1961, Melvin Calvin dell’Università della California, ricevette il Premio Nobel per la Chimica per le sue ricerche sui percorsi di assimilazione dell’anidride carbonica nelle piante che utilizzavano la clorella.
La clorella è stata considerata una fonte di cibo ed energia perché la sua efficienza fotosintetica può raggiungere l’8%, che supera quella di altre colture altamente efficienti come la canna da zucchero.
La clorella pirenoidosa è stata usata in medicina come agente chelante, ad esempio per estrarre diossine e composti diossina-simili dal corpo.
I possibili usi medicinali includono:
– fibromialgia;
– ipertensione;
– colite ulcerosa
inoltre è sta utilizzata nella medicina tradizionale cinese.
Boraas (1983) ha riportato una mutazione in una popolazione di Chlorella pyrenoidosa conservata nel suo laboratorio come scorta alimentare per una popolazione di flagellati. A causa di un malfunzionamento del suo equipaggiamento, alcuni flagellati sono entrati nella vasca della Chlorella. Ciò ha causato una mutazione da unicellulare a multicellulare.
Inoltre sono state portate avanti delle ricerche, in un progetto scientifico di David e John Watkins della Fairborn High School, per l’uso della clorella pirenoidosa per supportare la generazione di ossigeno da utilizzare nelle missioni spaziali. Questo fu riportato nell’edizione del 31 gennaio 1959 del Fairborn Daily Herald e il progetto vinse un primo posto alla fiera della scienza dell’Ohio State a Columbus Ohio quell’anno. I fratelli avevano 14 e 13 anni all’epoca e basavano parte del loro lavoro sulle informazioni della Fondazione Kettering.
Infatti nel 1961, questa alga è stata utilizzata in uno studio, dalla Boeing, per verificare la fattibilità dell’uso di alghe per fornire ossigeno nelle missioni spaziali.

Modalità di Preparazione –
Quest’alga viene preparata in prodotti soprattutto per l’alimentazione vegana, come integratore alimentare, oltre che per gli usi già descritti in medicina.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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