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Salvinorina A

Salvinorina A

La salvinorina A, il cui termine nella nomenclatura ufficiale IUPAC è: metil-(2S,4aR,6aR,7R,9S,10aS,10bR)-9-(acetilossi)-2-(furan-3-il)-6a,10b-dimetil-4,10-diossododecaidro-2H-benzo[f]isocromene-7-carbossilato è un diterpenoide neoclerodano con formula bruta o molecolare: C23H28O8.
Dal punto di vista fisico è solubile in solventi organici come etanolo o acetone, meno nell’acqua.
Questa molecola è prodotta in natura esclusivamente nella Salvia divinorum (Salvia divinorum Epling & Játiva, 1962).
La salvinorina A è una molecola con effetti allucinogeni dissociativi e psichedelici.
Per la mancanza di atomi di azoto la salvinorina A non rientra nella categoria degli alcaloidi, a differenza di tutti gli altri psichedelici naturali (come bufotenina, mescalina, psilocibina ecc.) e a molti psichedelici semi-sintetici (come LSD).
Ad oggi, sebbene sia possibile la sua sintesi in laboratorio, rimane meno dispendioso estrarla dalla pianta.
Dal punto di vista biochimico la salvinorina A è un agonista dei recettori κ-oppioidi e, di recente, si è scoperta una sua moderata affinità per alcuni sottotipi di recettori della dopamina, diversamente dagli altri psichedelici, la cui azione è mediata soprattutto dalle loro proprietà agoniste nei confronti dei recettori 5-HT2A della serotonina.
Questa sostanza risulta psicoattiva a dosi di appena 200µg, per cui è il più potente allucinogeno naturale conosciuto.

La salvinorina A non manifesta una particolare tossicità neanche a dosi elevate sebbene il rischio di un’esperienza caratterizzata da profondo terrore e disforia sia presente ad ogni assunzione. Queste crisi, chiamate in gergo bad trip, sono di carattere quasi sempre temporaneo. Se l’individuo presentava già patologie psichiche latenti, si corre il rischio di una slatentizzazione (cioè del manifestarsi di stati anche patologici latenti).
L’uso di questa sostanza è stato ben presto regolamentato in vari Stati.
È stata l’Australia la prima nazione al mondo ad aver vietato l’uso della Salvia divinorum e la salvinorina A, con una legge entrata in vigore il 1º giugno 2002.
In Spagna, nel 2004 il Ministero della Salute ha decretato illegale la vendita di Salvia divinorum o estratti contenenti salvinorina A, mentre non viene menzionata alcuna regolamentazione per l’uso o il possesso.
Nel Paesi Bassi la vendita, l’acquisto e il possesso di Salvia divinorum o estratti contenenti salvinorina A non sono soggette a limitazioni, reperibili in qualunque smart shop sul territorio olandese.
In Estonia, Norvegia, Islanda è Finlandia ne è autorizzato l’uso terapeutico sotto prescrizione medica.
In Italia negli anni precedetni al 2005, negli smart shop venivano regolarmente venduti sia estratti di salvinorina A che foglie secche della pianta stessa. Dal 2005 il Ministero della Salute, nella Gazzetta Ufficiale N. 54 del 7 marzo 2005, ha aggiunto la pianta e il suo principio attivo (salvinorina A) nella lista delle sostanze vietate, in seguito alle valutazioni dell’Istituto Superiore della Sanità.

Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.



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