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Basilico contro mosche, zanzare e moscerini

Basilico contro mosche, zanzare e moscerini

L’uso degli estratti delle piante o direttamente delle stesse è conosciuto da tempo memorabile per tenere lontani alcuni insetti o parassiti fastidiosi.
È il caso del basilico il cui odore molto amato dall’ essere umano, è invece insopportabile per mosche, zanzare e moscerini.
Uno studio del 1989 sull’olio essenziale del basilico mostra che la pianta ha proprietà fungicide e repellenti per gli insetti. Uno studio simile del 2009 conferma che gli estratti dalla pianta sono molto tossici per le zanzare.
Queste proprietà sono contenute dai componenti presenti nell’olio essenziale di basilico.
Negli oli essenziali, a seconda della varietà e della stagione di coltivazione, sono stati trovati e analizzati 29 costituenti differenti, tra cui ricordiamo:
– linalolo, tra il 56,7–60,6%;
– epi-α-cadinolo (8,6–11,4%);
– α-bergamotene (7,4–9,2%);
– γ-cadinene (3,3–5,4%);
– germacrene D (1,1–3,3%);
– canfora (1,1–3,1%).
Oltre all’eugenolo, il basilico contiene metileugenolo ed estragolo (23–88% negli oli essenziali), sostanze che si sono rivelate cancerogene su ratti e topi.
Per tenere lontani questi insetti possiamo avere in terrazzo o in giardino alcune piante di basilico il cui odore infastidisce soprattutto questi insetti ma anche gli afidi.

Se invece vogliamo utilizzare direttamente l’olio essenziale di basilico, diffondendolo nell’ambiente, fungerà da repellente per insetti, dimostrandosi un rimedio molto efficace contro le zanzare e per prevenire morsi e punture di insetti fastidiosi.
Per ottenere l’olio essenziale di basilico si può mettere in atto un metodo molto semplice che è quello della distillazione in corrente di vapore.
Questo metodo, tra l’altro, è il più comune di estrazione degli oli essenziali da legno, corteccia, resina e foglie. La distillazione si avvale delle capacità estrattive del vapore e, a volte, della pressione per estrarre la parte aromatica dal materiale erbaceo.
La pianta scelta per l’estrazione viene posta su una reticella sopra all’acqua in ebollizione, oppure un flusso di vapore surriscaldato viene incanalato in modo che passi attraverso la pianta.
Quando il vapore passa attraverso la pianta i componenti volatili vengono trascinati via, si condensano in una serpentina e precipitano sotto forma di acqua distillata e componenti volatili. Questa miscela viene raccolta in un imbuto separatore.
L’acqua distillata, che è più pesante, si dispone sul fondo del recipiente mentre gli oli essenziali, che sono più leggeri, rimangono sulla superficie.
A questo punto, si apre una valvola e gli oli essenziali vengono separati dall’acqua.
L’olio essenziale così ottenuto, essendo parecchie volte più concentrato, rispetto a quello contenuto nella pianta è un fortissimo repellente per questi insetti particolarmente fastidiosi; inoltre è un metodo naturale che non fa male all’uomo e non danneggia l’ecosistema.




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