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Alpinia galanga

Alpinia galanga

La Galanga maggiore (Alpinia galanga (L.) Willd.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Sottoregno Tracheobionta, Superdivisione Spermatophyta, Divisione Magnoliophyta, Classe Liliopsida, Sottoclasse Zingiberidae, Ordine Zingiberales, Famiglia Zingiberaceae e quindi al Genere Alpinia ed alla Specie A. galanga.
È sinonimo il termine:
– Marantha galanga L..

Etimologia –
Il termine Alpinia del genere è stato dedicato al botanico pre-linneiano Prospero Alpinio (1553-1617), direttore dell’Orto Botanico di Padova.
L’epiteto specifico galanga proviene dal latino medievale galanga, a sua volta derivato dall’arabo khalanǧān o persiano qulanjan persiano, che a sua volta potrebbe essere un adattamento del gao liang jiang cinese. I suoi nomi in India derivano dalla stessa radice, tra cui kulanja in sanscrito, kulanjan in hindi e kholinjan in urdu.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La galanga è una specie originaria del sud-est asiatico in un areale che va dall’isola di Giava in Indonesia alla Cina e Formosa. Questa pianta viene coltivata in vari Paesi asiatici, tra cui Giappone, Vietnam, ed altri.

Descrizione –
L’ Alpinia galanga è una pianta erbacea, che può raggiungere i 2 metri di altezza, che si sviluppa da un rizoma simile a quello dello zenzero.
Questa pianta è caratterizzata da foglie di grandi dimensioni, fino a 60 cm di lunghezza per 15 cm di larghezza, dalla forma lanceolata, apice appuntito e margini lisci; sono lucide, rigide e di colore verde intenso, da erette con il passare del tempo tendono ad assumere un portamento arcuato a causa del loro peso.
I fiori sono riuniti in vistose infiorescenze a pannocchie portate da lunghi steli cilindrici che spuntano tra le foglie. Ogni infiorescenza è formata da brattee di colore rosa o rosso a seconda della varietà e della cultivar. Durante il periodo della fioritura dalle brattee sbocciano piccoli fiori bianchi o bianco crema che persistono sulla pianta per circa 20 giorni.
Sia le foglie che i fiori dell’Alpinia galanga emanano un gradevole profumo di zenzero.
La fioritura avviene nel periodo di primavera.
I frutti sono capsule cerose tondeggianti contenenti piccoli semi scuri simili agli arilli dell’uva.

Coltivazione –
L’Alpinia è una pianta tropicale che può essere coltivata in appartamento o nei giardini delle regioni con clima invernale mite soprattutto nell’Italia meridionale e insulare.
È una pianta che ha bisogno di clima umido e temperature calde.
Per i dettagli della tecnica di coltivazione si rimanda alla seguente pagina.

Usi e Tradizioni –
La Galanga è una pianta che era conosciuta già nell’antico Egitto, e impiegata per fumigazioni. Venne introdotta in Europa nel medioevo ma, al di fuori del sudest asiatico, è andata col tempo in disuso.
Inoltre era nota, come pianta medicinale, ai medici greci ed arabi dai quali veniva impiegata come componente di numerosi composti medicamentosi.
Questa pianta venne introdotta dal botanico italiano Prospero Alpino, professore di botanica all’Università di Padova nel primo decennio del 1600, nel giardino botanico di Padova, contribuendo così alla sua diffusione.
Questa pianta viene utilizzata per il suo rizoma che è particolarmente carnoso e aromatico, molto somigliante allo zenzero.
In Oriente le varie specie di Galanga sono ampiamente utilizzate in cucina.
La Galanga maggiore è ricca di olio essenziale ricco di alpha-bergamotene, beta-bisabolene, eugenialcetato e di flavonoidi come la galangina.
La pianta possiede proprietà antinfiammatorie, antireumatiche, immunostimolanti, antiallergiche, eupeptiche, carminative, espettoranti, antimicrobiche, antifungine, vermifughe.
Non sono state rilevate controindicazioni, ma per principio precauzionale se ne sconsiglia l’uso durante la gravidanza e l’allattamento. Può invece manifestare interazione con alcuni farmaci immunosoppressori, diminuendone l’efficacia.
Nella medicina ayurvedica il dosaggio giornaliero indicato è di 1-3 grammi di polvere o di 50-100 ml di decotto.
Nel sudest asiatico si prepara un tonico con succo di limetta e galanga grattugiata. È usata nella medicina orientale come rimedio per il catarro e altri problemi respiratori. I frutti sono impiegati nella medicina tradizionale cinese.
Dal 1777 è uno degli ingredienti dell’amaro Petrus.
Nei rizomi dell’Alpinia galanga sono presenti: 0,04% di olio essenziale (nella droga fresca), in cui sono stati trovati cinnamato di metile 48%, cineolo 20-30%, canfora e un terpene (probabilmente d-pinene). Sono contenuti, inoltre: flavonoli, galangina ed un olio noto come galangolo, che a seguito della distillazione frazionata produce cineolo (che ha proprietà medicinali), pinene ed eugenolo, tra gli altri.

Modalità di Preparazione –
La Galanga maggiore, oltre che per scopi farmaceutici e terapeutici, viene impiegata soprattutto in gastronomia come spezia per insaporire le pietanze, in particolare nella cucina tailandese e indonesiana, il suo rizoma ha un odore pungente e un gusto dolce. È uno degli ingredienti base delle zuppe thailandesi tom yam e tom kha kai.
Inoltre nel medioevo veniva utilizzata, insieme ad altre spezie, per la preparazione dell’Ippocrasso, un vino liquoroso speziato, molto apprezzato sia dal popolo che dagli aristocratici del tempo.
Dal rizoma di questa pianta si possono preparare, inoltre, degli estratti e delle tinture.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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