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Acido ferulico

Acido ferulico

L’acido ferulico, il cui termine nella nomenclatura ufficiale IUPAC è: acido 3-(4-idrossi-3-metossifenil)prop-2E-enoico è un acido carbossilico con formula bruta o molecolare: C10H10O4.
L’acido ferulico prende il nome dalle Ferule che sono un genere di piante erbacee perenni appartenenti alla famiglia delle Apiaceae (Ombrellifere) e presente in abbondanza in natura nelle piante di avena, grano, riso, ed altre graminacee, oltre che nei carciofi, nel caffè ed in alcuni tipi di frutta come le mele, le arance e l’ananas ed altre erbe officinali cinesi quali Angelica sinensis, Cimicifuga heracleifolia, Lignsticum chuangxiong.
L’acido ferulico è un derivato dell’acido trans-cinnamico in grado di inibire l’espressione e/o l’attività di enzimi citotossici inducibili quali l’ossido nitrico sintasi, caspasi, ciclo ossigenasi-2.
Per questo motivo l’acido ferulico è stato proposto per il trattamento di diverse patologie correlate all’età come i disturbi neurodegenerativi , cardiovascolari, diabete e cancro. Tuttavia, gli abbondanti dati sperimentali in vitro devono essere confermati dalla sperimentazione clinica.

Tra le proprietà principale di questo composto si sottolinea quindi la sua capacità di inibire l’enzima animale xantina ossidasi, gli ha fatto trovare impiego negli studi di laboratorio per delucidare vari aspetti del metabolismo dell’acido urico e malattie ad esso associate, quali la gotta. Alcuni ricercatori avrebbero avanzato l’ipotesi (non confermata) che il consumo di cibi contenenti una elevata concentrazione di acido ferulico (come quelli sopraccitati) potrebbe essere utile nel prevenire la comparsa della gotta in soggetti predisposti.
Inoltre per la sua capacità di interferire anche con l’enzima 5-lipossigenasi (5-LOX), è stato inizialmente usato negli studi di biochimica ed immunologia per comprendere il metabolismo della branca dell’acido arachidonico che porta alla sintesi dei leucotrieni. Questi derivati biologici sono dei potenti mediatori di alcuni reazioni infiammatorie ed hanno una parte attiva nella sintomatologia dell’asma bronchiale.
Sulla base di queste ricerche è stato possibile sintetizzare dei derivati molto più potenti che sono risultati davvero efficaci nel controllo delle crisi asmatiche.

Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.



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