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Papilio machaon

Papilio machaon

Il macaone o farfalla a coda di rondine (Papilio machaon L. 1758) è un lepidottero appartenente alla famiglia dei Papilionidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Sottoregno Eumetazoa, Superphylum Protostomia, Phylum Arthropoda, Subphylum Tracheata, Superclasse Hexapoda, Classe Insecta, Sottoclasse Pterygota, Coorte Endopterygota, Superordine Oligoneoptera, Sezione Panorpoidea, Ordine Lepidoptera, Sottordine Glossata, Infraordine Heteroneura, Divisione Ditrysia, Superfamiglia Papilionoidea, Famiglia Papilionidae, Sottofamiglia Papilioninae, Tribù Papilionini e quindi al Genere Papilio ed alla Specie P. machaon.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Papilio machaon è una specie abbastanza comune che si può incontrare in tutta la regione paleartica in Europa e in Asia nonché in tutto il Nord America e che si adatta ad una grande varietà di habitat, tra cui la tundra sub-artica del Canada, praterie, foreste e canyon aridi nel sud degli Stati Uniti; prati da sfalcio, banchine delle strade, argini dei fiumi e pascoli subalpini in Europa e degli habitat semi-coltivati nell’area del Mediterraneo.
Nelle regioni temperate è presente, oltre che in una grande varietà di habitat, ad ogni altitudine, dalle pianure erbose fino alle cime delle montagne oltre i 3.000 m. Alcuni esemplari, inoltre, sono stati osservati nelle aree artiche e subartiche.
La capacità di adattamento si estende anche alle piante nutrici, che variano nei diversi continenti; tra queste ricordiamo: Ombrellifere (Apiacee) come Dacus carota, Phoeniculum vulgare (finocchio) e Rutacee Ruta graveolens.

Morfologia –
Il macaone è una farfalla di grandi dimensioni, con un’apertura alare di 65-86 mm, con ali giallo crema con venature e macchie nere.
Le ali posteriori di entrambi i sessi hanno un paio di code sporgenti. Nell’area anale è presente un’evidente macchia rossa, contornata di nero e spolverature di azzurro scuro intenso. La regione postdiscale presenta una larga fascia nera, con macchie azzurro scuro ,sfumate e quasi circolari. Il rovescio delle ali riprende lo stesso disegno della pagina superiore con I colori più attenuati.
Il bruco è verde con fasce nere punteggiate da macchie giallo-arancio, possiede un particolare organo estroflettibile (osmeterium), usato a scopo difensivo. In seguito a 3 o 4 mute il bruco diventa maturo, acquisendo la colorazione suddetta ed una lunghezza massima di 6 cm, dopodiché si impupa formando la crisalide.
La colorazione del bruco cambia, come detto, apparendo all’occhio disattento una semplice deiezione di uccello. Questo tipo di mimetismo è una particolare strategia definita come criptismo, nella quale l’individuo assume forme e colore dell’ambiente o di parte di esso. In questo caso il bruco non si nasconde ma crea un’illusione al possibile predatore.
Le uova di questa farfalla vengono generalmente deposte sulla pianta nutrice, sono di piccole dimensioni e di colore giallo-arancio. Con il progressivo sviluppo della larva, le uova cambiano colore assumendo una colorazione nera poco prima dell’uscita della larva.

Attitudine e Ciclo biologico –
Il ciclo biologico di questo lepidottero inizia con la deposizione delle uova sulle piante nutrici di cui i bruchi si nutrono; tra queste piante abbiamo ad esempio il finocchio e la carota, ma non raramente anche il prezzemolo o la ruta.
Il macaone, come tutte le farfalle subisce diverse metamorfosi per diventare adulta: le uova si schiudono in 8-10 giorni lasciando fuoriuscire le larve, chiamate anche “bruchi”, che in circa 6-7 settimane si trasformano in pupe. Questa fase è la più variabile e può durare da 2 a 24 settimane.
Nei giorni precedenti l’impupamento, il bruco si nutre in maniera abbondante e vorace della pianta nutrice producendo un elevato quantitativo di escrementi di colore verde scuro e dalla forma sferica. Ad un certo punto il bruco smette di nutrirsi e, insieme ai suoi escrementi espelle un liquido semitrasparente di colore verde. Questo è l’evento che precede la successiva metamorfosi in crisalide, fase in cui il bruco aumenta la sua motilità con lo scopo di ricercare il punto più adatto per impuparsi. Una volta trovato, il bruco si lega al supporto (es. ramo, stelo, ma anche superfici inerti) tessendo un reticolo di seta a livello dell’estremità inferiore del corpo. Inoltre, tesse una sorta di cintura che permette di sostenere anche la parte superiore del corpo al supporto. A questo punto, nel giro di 24-48 ore, il bruco riduce il suo volume ed effettua l’ultima muta, trasformandosi da bruco a crisalide. La crisalide può assumere una colorazione che va dal verde al bruno per poi divenire progressivamente trasparente, lasciando intravedere il colore delle ali della farfalla.
Dopo essere emersa dalla pupa, la farfalla adulta vive di solito molto poco, circa un paio di settimane, giusto il tempo di riprodursi e dare inizio a un nuovo ciclo.
Gli sfarfallamenti avvengono in primavera ed estate, ma a seconda della latitudine sono stati osservati adulti anche ad ottobre appartenenti ad una terza generazione.
Solitamente, la stagione degli accoppiamenti cade fra maggio e luglio. Nella fase di bruco, la farfalla macaone si nutre prima delle foglie della pianta ospite e poi, quando cresce, dei fiori. Da adulta, invece, mangia il nettare, caratteristica che ne fa un importante insetto impollinatore.

Ruolo Ecologico –
Papilio machaon è una farfalla cosmopolita che vive soprattutto su Ombrellifere (Apiacee) come Dacus carota, Phoeniculum vulgare (finocchio) e Rutacee Ruta graveolens. Una volta divenuta farfalla adulta, questa si nutre di nettare di diversi fiori o da frutta in fermentazione, svolgendo così un importante ruolo come insetto impollinatore.
Questi lepidottero si possono incontrare soprattutto nelle campagne o in collina dall’inizio della primavera (periodo in cui le crisalidi sfarfallano), fino ad autunno inoltrato.
Farfalla particolarmente elegante ed agile nel volo; il maschio è anche difensore del proprio territorio; se vi capitasse di vederne due che volteggiano vicini in audaci acrobazie, probabilmente uno sta cercando di cacciare l’altro.
Inoltre se disturbati, estroflettono da dietro la testa un paio di ghiandole a forma di corno (osmeterium), che emettono un odore repellente provocato dall’acido butirrico che tiene lontani i predatori.
Inoltre, come per altri lepidotteri, anche il Macaone presenta il tipico comportamento da butterfly hilltopping, ovvero cerca di volare sopra il punto più alto del terreno in cui si trova (dominio), dove competono per l’attenzione delle femmine di passaggio.
Se viene allevata, è una delle poche farfalle amichevoli che si posano volentieri sulla propria mano. Purtroppo negli ultimi anni a causa dell’inquinamento atmosferico e della riduzione del verde spontaneo ha di molto ridotto la presenza di questo bel esemplare ma ponendo anche solo una pianta di finocchio sul balcone o in giardino, si crea un sito di posa per le uova in più, favorendo il possibile ripopolamento della specie.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Russo G., 1976. Entomologia Agraria. Parte Speciale. Liguori Editore, Napoli.
– Tremblay E., 1997. Entomologia applicata. Liguori Editore, Napoli.



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