Un Mondo Ecosostenibile
MappePianeta Terra

Mappa Geografica dell’Algeria

Mappa Geografica dell’Algeria

L’Algeria che, ufficialmente, è la Repubblica Algerina Democratica e Popolare, è uno stato dell’Africa del nord, appartenente al Maghreb, che per gran parte del territorio è attraversata dal deserto del Sahara.
La capitale dell’Algeria è Algeri, che nel 2011 contava 3.415.811 abitanti; è sita al nord dello Stato.
L’Algeria è il più grande stato del continente africano, il più grande stato del mondo arabo nonché il decimo Stato più esteso della Terra.
I confini dell’Algeria sono rappresentati a nord con il mar Mediterraneo, a nord est con la Tunisia, a est con la Libia, a sud est con il Niger, la Mauritania, il Mali e ad ovest con il Marocco.
Costituzionalmente, l’Algeria è definita come un paese (nell’ordine) musulmano, arabo e berbero.
La zona più abitata e più vitale del paese è il Maghreb, che rappresenta un settimo del territorio nazionale. Nel Maghreb confluiscono due sistemi di rilievi e pieghe, formatisi in due fasi dell’orogenesi alpina: l’Atlante Telliano e l’Atlante sahariano.
L’Atlante Sahariano, più antico del Tell (Paleozoico), ha subito fenomeni erosivi più significativi e ha rilievi minori. Le brevi catene di Ksour, Amour, Ouled Nayl non oltrepassano i 2000 m di altezza, con eccezione dei massicci dell’Aurès (2328 m) e dell’Ahaggar (3000 m). All’interno si trova una successione di altopiani che variano in altezza fra i 600 e i 1200 m; più estesi a ovest, a est si uniscono alle catene del Tell per proseguire verso la Tunisia. Geomorfologicamente, l’Atlante Sahariano è caratterizzato da uno zoccolo archeozoico di rocce cristalline (predominanti micascisti e gneiss).
L’importante degradazione meteorica subita dalla regione, e la conseguente frammentazione delle rocce superficiali, hanno portato a una morfologia desertica fra le più peculiari del mondo, con superfici rocciose erose dal vento (Hamad di Tademait) alternate ad aree sabbiose (Grande Erg Occidentale e Orientale) e ciottolose.
Per quanto riguarda l’idrografia, quella algerina, come quella di gran parte dell’Africa mediterranea, è molto povera e limitata alla zona costiera. Gli unici fiumi a corso perenne sono quelli che da sud sfociano nel Mediterraneo e cioè: il Tafna e il Soummam, che raggiungono però modeste lunghezze.
La carenza di acqua e la desertificazione sono tra i maggiori limiti di questa nazione anche se in Algeria è in corso un programma di difesa contro il deserto che prevede la creazione di una barriera di cipressi e pini, lunga 1500 km e larga 20 km.

Per quanto riguarda il clima questo, pur appartenendo all’area climatica mediterranea, il Maghreb è caratterizzato da questo tipo di clima solo sulla fascia costiera.
Si va pertanto dai 18 °C medi di Algeri ai 47 °C presso l’alto Chelif. Le precipitazioni sono in gran parte determinate dall’interazione fra le masse d’aria oceaniche, umide, e quelle secche continentali, di provenienza sahariana. Anche queste oscillano con valori notevoli, passando dal versante esterno del Tell, dove in alcune zone cadono fino a 1000 millimetri annui, per scendere ai 300-440 negli altopiani fino a precipitazioni inferiori ai 10 mm annui nelle parti desertiche.
Queste caratteristiche climatiche ed orografiche determinano una flora ed una fauna che varia da quella tipicamente mediterranea a quella xerofila ed arida del Sahara.

Flora –
La vegetazione naturale è rappresentata nel Tell dalla tipica macchia mediterranea, dagli agrumi e dagli ulivi; nelle parti più elevate e climaticamente favorite si estendono foreste la cui superficie è stata ridotta dall’opera dell’uomo in cerca di legname per i vari usi e di nuove terre da coltivare. Prevalgono le specie arboree a fogliame persistente, più capaci di conservare l’umidità acquisita nella stagione piovosa; dove invece le precipitazioni sono insufficienti a mantenere specie arboree, prevalgono arbusti e cespugli, in una formazione vegetale detta «boscaglia di giuggioli».
La steppa è caratterizzata da piante, erbacee e legnose, raccolte a macchie più o meno fitte; secondo la natura del suolo prevale l’alfa (Stipa tenacissima), l’artemisia (Artemisia herba alba), o il drinn (Aristida pungens) nelle zone sabbiose.
Caratteristica del deserto, che occupa l’85% del territorio algerino, è l’assenza totale di vegetazione in vaste estensioni. Nessuna pianta permanente, infatti, per quanto possa ingegnarsi a difendersi contro l’aridità, può sopravvivere nei lunghi intervalli fra una precipitazione e l’altra; l’erba cresciuta subito dopo la pioggia resiste in vita soltanto pochi giorni. La vegetazione permanente è condizionata dalla presenza di acque sotterranee e si sviluppa unicamente nelle oasi o nel letto dei fiumi donde le piante spingono in profondità lunghissime radici.

Fauna –
Il Tell, che presenta clima e flora di tipo mediterraneo, non ospita specie animali diverse da quelle, selvagge o domestiche, presenti nei Paesi dell’Europa meridionale; nella regione steppica vivono gazzelle, ammotraghi, otarde e, almeno sino a tempi recenti, gli struzzi. Alcune specie animali, come gli elefanti, presenti in tempi storici nel territorio dell’attuale Algeria, sono scomparse del tutto. L’elemento animale tipico del Sahara, il dromedario, non è affatto autoctono, come si potrebbe pensare, ma è stato importato nei primi secoli dell’era cristiana e fatto oggetto di allevamento in considerazione delle sue caratteristiche particolarmente idonee alla vita del deserto nel quale è compagno indispensabile per l’uomo.

Guido Bissanti




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *