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Otidea onotica

Otidea onotica

L’ Orecchio di lepre (Otidea onotica (Pers.) Fuckel, 1870) è un fungo ascomicete appartenente alla famiglia delle Pyronemataceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Fungi, Divisione Ascomycota, Sottodivisione Pezizomycotina, Classe Pezizomycetes, Ordine Pezizales, Famiglia Pyronemataceae e quindi al Genere Otidea ed alla Specie O. onotica.
Sono sinonimi i termini: Peziza onotica Pers. e Scodellina onotica (Pers.) Gray.

Etimologia –
Il termine Otidea proviene dal greco οὖς, ωτόϛ oús, otós orecchio e da εἷδος eídos sembianza, aspetto: per il carpoforo che assomiglia ad un orecchio. L’epiteto specifico onotica deriva dal greco ὄνος ónos asino e da οὖς, ωτόϛ oús, otós orecchio: che ricorda quindi un orecchio d’asino.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Orecchio di lepre è un fungo saprofita, spesso gregario, che cresce nei boschi soprattutto di latifoglie. Fruttifica nel periodo che va dall’estate all’autunno.

Riconoscimento –
L’ Otidea onotica si riconosce per un carpoforo delle dimensioni di 2–6 x 3–10 cm, a forma di orecchio di coniglio, con colorazione giallo ocra e leggermente pruinoso sulla parete esterna.
Il gambo è alquanto breve e di colore bianco. La carne è bianca, sottile, senza alcun odore e sapore particolari.
Al microscopio si notano delle spore di 12-14 x 6-7 µm, lisce ellissoidali, mono o bi guttulate, bianche in massa. Gli aschi sono tetrasporici, 200 x 11 µm.
Di questo fungo vengono individuate alcune varietà come: Otidea onotica var. brevispora W.Y. Zhuang (2006), Otidea onotica var. ochracea Fr. ed Otidea onotica var. onotica (Pers.) Fuckel (1870).

Coltivazione –
L’ Otidea onotica non è un fungo coltivato.

Usi e Tradizioni –
Questo fungo, nelle diverse varietà, conosciute come orecchie di lepre, è privo d’interesse alimentare, comunque se fossero casualmente consumati sarebbero responsabili della temibile sindrome giromitrica.
Sono comunque esemplari molto belli in quanto si prestano in maniera eccellente a fotografie micologiche, la più appariscente ha colori giallastri e maculature rossastre.

Modalità di Preparazione –
Anche se per alcuni autori viene considerato un fungo commestibile ma di scarso valore alimentare, per le motivazioni suddette se ne sconsiglia la raccolta e qualunque uso culinario.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Cetto B., 2008. I funghi dal vero, Saturnia, Trento.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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