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Mappa geografica del Venezuela

Mappa geografica del Venezuela

Il Venezuela è una repubblica federale situata nel nord dell’America Meridionale, con capitale Caracas che fa parte dell’America Latina.
Il Venezuela è una regione subito a nord dell’equatore, ed è considerato come uno dei paesi con la maggiore diversità ecologica nel mondo. Questa regione fu abitata già in epoca precolombiana da gruppi tribali amerindi come caribe e araba e fu toccata da Cristoforo Colombo nel suo terzo viaggio nel 1498. Successivamente venne inglobata nel vasto impero sudamericano spagnolo nel sedicesimo secolo, anche se il clima limitò fortemente l’entità della colonizzazione. Fu il primo stato latinoamericano a emanciparsi dalla Corona spagnola, proclamando formalmente il 5 luglio 1811 la propria indipendenza, che divenne effettiva solo nel 1821.
Il Venezuela si estende su una superficie terrestre totale di 916.445 km², comprensiva della cross continentale, dell’isola di Margarita e delle Dipendenze federali venezuelane. Il punto più a nord del territorio venezuelano è rappresentato dall’isola di Aves. Il Paese esercita la sovranità su 860.000 km² di superficie marina sotto il concetto Zona economica esclusiva. La popolazione del Venezuela è di 31.775.371 abitanti in gran parte meticci nati dall’incrocio delle etnie indigene sia con bianchi di origine generalmente ispanica sia con creoli e africani. Sono presenti nel Paese anche molti europei (spagnoli, italiani e portoghesi in particolare) e loro discendenti, mentre gli indigeni allo stato puro e gli asiatici rappresentano una parte trascurabile della popolazione. La multi etnicità del Venezuela ha fortemente influenzato sia la sua vita sociale e culturale sia l’arte.
La lingua ufficiale è lo spagnolo.
Il Venezuela è caratterizzato da un clima tropicale, contraddistinto da una stagione piovosa, (da maggio a ottobre) e una secca (da novembre ad aprile). Le precipitazioni vanno vanno dai 300–400 mm (o ancor meno) di alcune zone della fascia costiera dello Stato Falcón agli oltre 2000 millimetri di alcune zone dell’Amazzonia venezuelana, a Sud del paese. La zona è molto calda ma spesso mitigata dall’altitudine; si va dalle temperature medie annue, pari a 22 °C circa, di Caracas, che è a quasi 1000 metri s.l.m., ai 6-7 °C inferiori a Maracaibo, che invece si trova sul livello del mare. Le temperature minime più estreme si hanno ovviamente sulle Ande.

Dal punto di vista geografico il Venezuela si può dividere in tre diverse zone:
– la parte a nord è caratterizzata da una zona montuosa costituita da catene appartenenti al massiccio andino, proseguimenti della Cordigliera Orientale colombiana dai quali si dipartono due sistemi montuosi, la Sierra de Perijá che delimita il confine tra Colombia e Venezuela e la Cordigliera di Mérida che si insinua nel paese a sud e a est del lago di Maracaibo e di cui il Pico de Bolivar (5.007 m s.l.m.) rappresenta il punto più elevato. Tra i due sistemi montuosi si trova l’altopiano di Zulia. La Cordigliera di Mérida prosegue seguendo la linea della costa (e assumendo appunto il nome di Cordigliera della Costa) che in questo tratto è scoscesa e impervia, di fronte si trovano numerose isole, la più grande è la Isla de Margarita. Nel tratto più orientale, in corrispondenza del delta dell’Orinoco, la costa si fa bassa e paludosa.
– nella zona centrale del Paese troviamo estese pianure erbose, chiamate Los llanos, che coprono circa un terzo del territorio del paese. Si tratta di un’area con un’altitudine ridotta (inferiore ai 600 m s.l.m.) che durante la stagione delle piogge subisce ampi allagamenti da parte dei fiumi che l’attraversano.
– infine la parte meridionale del Venezuela, che è quella che si sviluppa a sud del fiume Orinoco, caratterizzata da un altopiano chiamato massiccio della Guyana, che è geologicamente uno degli ambienti più antichi dell’intero continente. Interessante in questa zona è l’altopiano chiamato Gran Sabana, nel corso dei millenni l’arenaria che lo compone è stata erosa e sono rimaste vallate e formazioni rocciose chiamate Tepuis caratterizzate da flora e fauna particolari, l’isolamento ha infatti permesso lo sviluppo di specie endemiche. In quest’area si trovano alcune fra le cascate più alte del mondo, come ad esempio il Salto Kukenam e il Salto Angel (979 m) che è una delle attrattive principali del Parco Nazionale di Canaima ed è stato incluso nella lista del patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO.
Per quanto riguarda i corsi d’acqua il principale fiume è l’Orinoco, che si sviluppa per 2.574 km di cui circa 1.500 sono navigabili. Questo fiume nasce al confine tra il Venezuela ed il Brasile. Un terzo circa delle acque dell’Orinoco confluisce nel Rio delle Amazzoni.
Un altro fiume degno di nota è il Río Caroní, caratterizzato da un corso molto rapido e sfruttato per la produzione di energia elettrica. Nasce negli altopiani della Guyana e sfocia nell’Orinoco nei pressi di Ciudad Guayana.
Nella parte nord-occidentale del paese si trova il lago di Maracaibo, il più grande lago dell’America meridionale, residuo di un antico golfo sul mar dei Caraibi.
Il Venezuela ha molte isole appartenenti alle Isole Sottovento delle Piccole Antille; si tratta di circa 300 piccole isole, appartenenti per lo più allo Stato di Nueva Esparta e alle Dipendenze Federali, di cui la più grande e popolosa è Margarita mentre tra gli altri è Los Roques l’arcipelago più popolato.
Come detto, il Venezuela è caratterizzato da un ecosistema nolto vasto e con grande biodiversità. La vegetazione diffusa nelle zone tropicali del Paese è molto varia: si va dalla foresta pluviale del bacino del Maracaibo alle praterie del llanos. Le aree più secche, povere di piogge, abbondano di piante xerofile, mente la zona sub-tropicale, detta tierra templada, era originariamente ricoperta di foreste lussureggianti, ma oggi costituisce la principale regione agricola del Venezuela. La pianta nazionale del Venzuela è il “Flor de Mayo”.
La fauna del Venezuela è piuttosto abbondante, grazie all’isolamento dalle aree abitate di cui essi godono.
Le foreste sono popolate di tapiri, bradipi, formichieri e una gran varietà di scimmie.
Le aree montagnose sono ricche di puma, pipistrelli, cervi e marguay, mentre, le foreste tropicali vantano numerosi uccelli tropicali quali il cacique, civette, aironi, uccelli parasole, pipra, rupicola e varie specie di pappagalli. Il Venezuela ospita, inoltre, oltre 32 specie di aquila diverse.
Numerose sono le specie di rettili, tra i quali: serpenti a sonagli, serpenti corallo, anaconda e boa; i fiumi sono ricchi di coccodrilli e le spiagge di tartarughe
La varietà di fauna marina che popola l’arcipelago di Los Roques non ha eguali al mondo e costituisce un vero tesoro per chi si occupa di immersioni
L’animale simbolo del Venezuela ed emblema del Paese è il turpial.

Guido Bissanti




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