Un Mondo Ecosostenibile
ArboreeSpecie Vegetali

Larix kaempferi

Larix kaempferi

Il Larice del Giappone (Larix kaempferi (Lamb.) Carrière) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Pinaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Pinophyta, Classe Pinopsida, Ordine Pinales, Famiglia Pinaceae e quindi al Genere Larix ed alla Specie L. kaempferi.

Etimologia –
Il termine Larix deriva dal nome latino del larice, assonante con il termine greco λᾶρός láros gradevole, riferito all’aroma. L’epiteto specifico kaempferi è stato adottato in onore del botanico Engelbert Kaempfer (1651-1716).

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Larix kaempferi è una pianta originaria del Giappone (Isola di Honshu), dove la si ritrova in ampie formazioni boschive miste insieme a conifere e latifoglie (querce, faggi, betulle). Al limite della vegetazione diventa spesso una pianta nana, dall’aspetto molto attraente.

Descrizione –
Il Larice del Giappone è una specie arborea che può raggiungere i 35 – 40 m di altezza, con portamento diritto e chioma piramidale di colore verde azzurrognola, con palchi orizzontali regolari. Il tronco presenta una scorza bruno-rossastra con placche grigiastre e le foglie sono aghi teneri e appiattiti, di colore verde intenso sopra e argentato sotto. I coni maschili sono gialli e globosi di circa 1 cm di diametro, mentre quelli femminili sono più grandi, eretti, rosso-viola prima della fecondazione e di forma ovoidale. Il frutto è un cono globoso, di colore bruno a maturità e con squame arrotondate. Le pigne sono persistenti sui rami per diversi anni dopo la disseminazione.

Coltivazione –
Il Larix kaempferi cresce bene nei terreni abbastanza leggeri e profondi ma riesce a vegetare anche su terreni più compatti, mentre non tollera inquinamento e terreni gessosi. Ha bisogno di terreni con sufficiente umidità sia del suolo che dell’aria per tutta la stagione, perché non sopporta le siccità estive. È una pianta che ha bisogno di un’esposizione al sole, anche mezz’ombra, oltre che ben ventilato. Le cultivar di questa pianta vengono propagate per innesto ma si riproduce facilmente anche per semina. I semi vanno interrati in autunno e devono attraversare almeno un mese di temperature rigide (vernalizzazione) per germinare nella primavera successiva.

Usi e Tradizioni –
Il Larix kaempferi fu scoperto dal botanico inglese Charles Maries. È una specie introdotta e diffusa perché resistente al cancro del larice. La particolarità di questo albero è che è molto elastico, e può assumere forme molto strane. Il Larice del Giappone si è diffuso in Europa dall’Ottocento soprattutto come pianta ornamentale. Begli anni trascorsi, fino al ’60, è stato impiegato in Italia in rimboschimenti sulle Alpi e sugli Appennini, anche ibridandolo con il larice europeo.
Il larice giapponese ricopre un ruolo importante nelle piantagioni forestali in Giappone, soprattutto nell’area centrale e settentrionale (a nord di Hokkaidō ), ed anche ampiamente nel nord Europa, in particolare in Irlanda e Gran Bretagna. Questa pianta ha un legno duro e resistente, utilizzato in generale per lavori di costruzione. Le parti più piccole dei rami di larice sono ampiamente utilizzati per la scherma.

Modalità di Preparazione –
Il Larix kaempferi non ha altri particolari utilizzi per scopi alimentari o terapeutici.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *