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Amanita spissa

Amanita spissa

L’Amanita spissa (Amanita spissa (Fr.) P. Kumm., 1871) è un fungo basidiomicete simbionte della famiglia delle Amanitaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Fungi, Divisione Basidiomycota, Classe Basidiomycetes, Ordine Agaricales, Famiglia Amanitaceae e quindi al Genere Amanita ed alla Specie A. spissa.
Sono sinonimi i termini: Amanita excelsa var. spissa (Fr.) Neville & Poumarat 2004, Amanita cinerea, Amanita ampia, Agaricus spissus.

Etimologia –
Il termine Amanita deriva dal nome del monte Amanos della Turchia asiatica o dal greco ἀμᾱνῖται amanítai, appellativo dato dagli antichi Greci ai funghi in genere. L’epiteto specifico spissa proviene da spesso, per la sua taglia massiccia.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Amanita spissa è un fungo che cresce nei boschi di latifoglie e di conifere, in estate-autunno, in particolare su terreni acidi.

Riconoscimento –
Si riconosce dall’avere un cappello di 6–12 cm di diametro, prima emisferico, poi convesso e infine appianato, carnoso, glabro, leggermente vischioso con tempo umido, con cuticola ricoperta da verruche bianche o bianco-grigiastre, talvolta assenti, disposte disordinatamente; il margine non è striato, spesso appendi colato e di colorazione grigiastra uniforme. Le lamelle sono di colore bianco, fitte, sottili, attenuate al gambo o decorrenti con un dente, intercalate da lamellule. Il gambo è di 10-16 x 1,4-3,5 cm, di colorazione biancastra, grosso, attenuato all’apice, striato sopra l’anello, squamoso, terminante in un bulbo napiforme con cercini concentrici di scagliette, prima pieno poi bambagioso. L’anello, anch’esso biancastro è ampio, consistente, striato nella pagina superiore, situato nella zona mediana o sopramediana del gambo. La volva, di colorazione biancastra è friabile, frammentata in placche irregolari e poco distinguibile dal bulbo basale radicante del gambo. La carne di questo fungo è di colore bianco immutabile e consistente, con odore insignificante, leggermente sgradevole e sapore dolce. All’analisi microscopica si notano delle spore bianche in massa, ellissoidali o subovoidali, 8,4-9 x 5,5-7,2 µm, amiloidi, ialine. I basidi sono tetrasporici, clavati 50-55 x 9-10 µm.

Coltivazione –
Fungo su cui non sembra essere stato tentato alcun tipo di coltivazione anche per la sua commestibilità di scarso valore, da consumarsi dopo cottura e con gusto poco gradevole.

Usi e Tradizioni –
La raccolta dell’Amanita spissa è fortemente sconsigliata in quanto è un fungo che può essere consumato solo dopo cottura ed, inoltre, ha un gusto poco gradevole ed è facilmente confondibile con la velenosissima Amanita pantherina.
Questo fungo può essere infatti conuso, sia con l’Amanita pantherina, da cui si distingue per le verruche grigiastre, per la diversa forma della volva, per il margine liscio del cappello e per le spore amiloidi, che con l’Amanita franchetii che ha sul cappello verruche giallastre, è più scura ed ha una taglia meno robusta.
Si tratta di un’entità assai discussa in quanto alcuni autori la considerano una specie tassonomicamente autonoma per un insieme di caratteristiche peculiari che presenta e non una semplice varietà. Presenta molte analogie con altre entità quali: Amanita excelsa var. excelsa (Fr. : Fr.) Bertill. ed Amanita valida Bertill. e diffuse somiglianze con altri taxa appartenenti allo stesso Genere.

Modalità di Preparazione –
Per le motivazioni suddette, pur se commestibile dopo attenta cottura se ne sconsiglia la raccolta.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Cetto B., 2008. I funghi dal vero, Saturnia, Trento.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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