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Phyllocnistis citrella

Phyllocnistis citrella

La minatrice serpentina degli agrumi (Phyllocnistis citrella Stainton, 1856) è un lepidottero della famiglia Gracillariidae giunto in Italia nel 1994.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Sottoregno Eumetazoa, Superphylum Protostomia, Phylum Arthropoda, Subphylum Tracheata, Superclasse Hexapoda, Classe Insecta, Sottoclasse Pterygota, Coorte Endopterygota, Superordine, Oligoneoptera, Sezione Panorpoidea, Ordine Lepidoptera, Sottordine Glossata, Infraordine Heteroneura, Divisione Ditrysia, Superfamiglia Gracillarioidea, Famiglia Gracillariidae, Sottofamiglia Phyllocnistinae e quindi al Genere Phyllocnistis ed alla Specie P. citrella.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Phyllocnistis citrella è un insetto con origini nel Sud-Est asiatico. Successivamente si è diffusa in Australia ed in Africa e nel 1993, contemporaneamente, in Florida ed in Spagna. Il suo primo rilevamento in Italia si è avuto nel 1994 prima in Sardegna e successivamente in Calabria ed in Sicilia ed in tutte le aree agrumicole.

Morfologia –
Allo stato adulto la Phyllocnistis citrella è una farfallina con apertura alare di 4 mm, con ali anteriori bianco-argentee, frangiate, sottili bande scure trasversali ed una piccola macchia nera all’apice. La larva è invece di colore giallo-verdognolo che a maturità misura 3 mm di lunghezza, endofita e con ciclo ipermetamorfico; abbiamo così larve di I e di II tipo. La crisalide è caratterizzata da una lunghezza di 2-2,5 mm, colore marrone, che grazie ad uno sclerite anteriore lacera lo strato epidermico della mina fogliare, per permettere lo sfarfallamento dell’adulto. Le uova di questo insetto sono ialine e lenticolari.

Attitudine e Ciclo biologico –
La Phyllocnistis citrella è un piccolo lepidottero minatore che si insedia sia sulle foglie giovani che sui germogli e, più raramente, sui frutti. La loro presenza comporta pertanto disseccamenti, necrosi ed accartocciamenti e conseguente perdita fogliare. Gli adulti sono attivi soprattutto durante le ore notturne. L’insetto sverna nella forma di larva o crisalide all’interno di gallerie scavate dalle larve. Le femmine depongono in corrispondenza della nervatura mediana delle foglie, su ambedue i lati, un numero variabile di uova isolate da 7 a 108. Dopo pochi giorni le larve di I tipo penetrano nell’epidermide della foglia scavando mine serpentiformi del diametro inferiore a 1 mm. Dopo la prima metamorfosi le larve di II tipo fuoriescono dalle mine e formano un ricovero, in cui si incrisalidano, ottenuto dal ripiegamento del lembo fogliare e la tessitura di fili sericei; le farfalline adulte verranno fuori in circa una settimana. Il ciclo biologico di questi lepidotteri può comprendere da 5 a 13 generazioni, in funzione delle condizioni di umidità e temperatura, con i primi attacchi intorno alla metà di giugno, se la temperatura è già sopra i 12 °C. questo lepidottero ha alcuni antagonisti naturali, quali i predatori: Crisope e Tripidi ed alcuni parassitoidi, quali: Pnigalio agraules, Ageniaspis citricola, Cirrospilus pictue, Semielacher petiolatus, Citrostichus phyllocnistoides Narayanan e Quadrastichus sp.. per le tecniche di contenimento e lotta a questo insetto si può consultare la seguente scheda.

Ruolo Ecologico –
La Phyllocnistis citrella è diffusa oramai in tutti i continenti e vive su tutte le specie del genere Citrus e può interessare anche piante appartenenti ad altre famiglie: Oleaceae, Loranthaceae, Lauraceae, Leguminose, Salicaceae e Tiliaceae. Il piccolo lepidottero arreca danni tramite le larve che, all’interno delle foglie, scavano mine sottoepidermiche sinuose, ripiegate su se stesse. Queste gallerie si possono distinguere perché, oltre all’andamento a serpentina (da cui il nome volgare) hanno una linea scura centrale, che sono gli escrementi lasciati dalle larve, e da un colore argenteo dovuto all’aria contenuta all’interno. Le foglie attaccate si deformano ripiegandosi dal bordo verso pagina inferiore. Anche sui frutti si hanno attività delle larve che provocano incisioni più o meno vistose e con maggiore danno sul limone.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Russo G., 1976. Entomologia Agraria. Parte Speciale. Liguori Editore, Napoli.
– Tremblay E., 1997. Entomologia applicata. Liguori Editore, Napoli.




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