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Come coltivare la camomilla in maniera biologica

Come coltivare la camomilla in maniera biologica

Per coltivare la camomilla (Matricaria chamomilla L.) bisogna sapere che questa pianta predilige terreni ben esposti al sole e protetti dai venti. Cresce nei terreni con pH tra 7 ed 8, anche su terreni a calcarei e moderatamente salini, a condizione che non siano troppo aridi ma, al contempo, senza alcun ristagno. Acqua eccessiva ed umidità sono contrari ad una buona fioritura della pianta. Inoltre preferisce i climi temperati, con inverni miti.
Per la propagazione della camomilla comune si può effettuare la semina in pieno campo; i quantitativi di seme possono oscillare dai 4 ai 7 Kg di seme per ettaro di terreno. L’epoca di semina della camomilla può essere effettuata in un lasso di tempo molto lungo. In funzione del clima la sua semina può andare da luglio a febbraio ed i semi germinano solo quando si è raggiunta una determinata umidità del suolo.

Quindi se si semina nel periodo estivi dovrete irrigare obbligatoriamente. Vista la natura dei semi questi non hanno bisogni di interramento, per questo motivo va preparato attentamente il letto di semina con una lavorazione di rifinitura e successivamente effettuare la rullatura con un rullo leggero. Per le colture da reddito (e su estensioni più consistenti) è meglio effettuare la semina prima dell’inizio della primavera in modo da consentire l’inizio del ciclo biologico quando le condizioni climatiche iniziano a mitigarsi e da sfruttare in pieno la disponibilità idrica naturale. Per piccole coltivazioni si può effettuare l’irrigazione avendo cura però di non bagnare i fiori.
Per quanto riguarda la concimazione può essere tranquillamente trascurata; l’unico accorgimento è quello di operare prima della semina la procedura della falsa semina per evitare una eccessiva crescita di erbe infestanti che andrebbero in competizione con la pianta.
La fioritura della pianta avviene, in relazione all’andamento stagionale, a partire dal mese di maggio e per un buon lasso di tempo lungo il periodo estivo. La pianta viene utilizzata per i fiori che vanno raccolti all’inizio della fioritura, quando i capolini non sono ancora ben schiusi e sono ancora di un bel colore bianco. Si consiglia di effettuare la raccolta in giornate asciutte e (possibilmente all’imbrunire) quando le piante sono ben asciutte e prive di rugiada per non compromettere la successiva essiccazione.
Se dovete destinare il prodotto per la distillazione per ottenere oli essenziali, si utilizza il prodotto fresco o appena appassito e viene raccolta in genere tutta la pianta intera (foglie, fusto, fiori) in quanto nel processo industriale non ci sono macchine in grado di raccogliere solo i capolini (il peso dei capolini è di 1/4 dell’intera pianta). In considerazione del fatto che la fioritura della camomilla non è mai contemporanea, si dovranno fare più raccolte nell’arco della stagione di fioritura. Comunque sia i capolini vanno essiccati rapidamente in un luogo asciutto, buio e ventilato per evitare la formazione delle muffe e l’annerimento della pianta con conseguente perdita delle sue caratteristiche. La conservazione va effettuata in recipienti di vetro al riparo dalla luce con un utilizzo da fare entro l’anno.
La pianta di camomilla non presenta particolari problemi, è infatti una pianta molto rustica.




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